Ambiente: ok al Piano di Azione 2011-2013 dell'Emilia-Romagna

Ambiente - foto di Graham HornDopo aver ricevuto, nelle scorse settimane, l'approvazione della Commissione Ambiente e Territorio, il Piano di azione ambientale 2011-2013, ieri, ha ottenuto il via libera anche dall'Assemblea legislativa. Sono a disposizione oltre 23 milioni di euro per interventi che potranno partire già da questo mese di luglio.

Rifiuti, acqua, aria e biodiversità al centro delle azioni a carattere provinciale contemplate nel Piano, presentato dalla Regione con Delibera del 20 giugno 2011.

Dei 23,6 milioni di euro disponibili, 6,3 milioni saranno programmati direttamente dalla Regione, mentre la quota più rilevante, pari a 17,3 milioni è stata ripartita a livello provinciale, nel rispetto di vari criteri peculiari delle differenti zone, per cofinanziare, in collaborazione con gli Enti locali, interventi specifici sui territori:

  • Piacenza: 1.688.580;
  • Parma: 2.119.817;
  • Reggio Emilia: 1.865.231;
  • Modena: 2.216.802;
  • Bologna: 2.935.532;
  • Ferrara: 1.846.181;
  • Ravenna: 1.648.747;
  • Forlì-Cesena: 1.778.637;
  • Rimini: 1.219.241.

Tali interventi saranno proposti dalla singole Province e confluiranno in 9 intese provinciali la cui approvazione è prevista già nelle prossime settimane.

L’assessore regionale all’ambiente e alla riqualificazione urbana, Sabrina Freda, ha dichiarato che "si tratta di risorse disponibili da subito per interventi che potranno partire, laddove Province e Comuni siano pronti, già da questo mese di luglio, per centrare obiettivi coerenti con le strategie di salvaguardia dell’ambiente e di crescita sostenibile di questa Regione e con quanto ci viene chiesto dall’Europa".

AGGIORNAMENTO 26.04.2012

Nell’ambito del Piano di azione ambientale 2011-2013, la Regione ha annunciato l'approvazione di una delibera da parte della Giunta, che stanzia 7,6 milioni di euro per finanziare un pacchetto di azioni su tutto il territorio emiliano-romagnolo. Le risorse verranno rese disponibili nei prossimi mesi attraverso singoli bandi rivolti ai Comuni con l'obiettivo di proseguire l'opera di rimozione dell'amianto negli edifici pubblici a partire dalle scuole, di costruire piste ciclabili e potenziare la mobilità elettrica, di recuperare aree urbane degradate.