Sisma 2016: aggiornati il contributo parametrico per la ricostruzione e la Piattaforma GEDISI

Foto di karolina grabowska da pexelsDa oggi la Piattaforma GEDISI, che permette di gestire le pratiche per la richiesta di contributi ricostruzione sisma 2016, si arricchisce di nuove funzionalità. Un adeguamento che deriva dalla pubblicazione, la scorsa settimana, dell’Ordinanza di aggiornamento dei costi parametrici.

Sisma 2016: i contributi CDA, SAE e MAPRE 2025

A partire da oggi, 24 marzo, è infatti attivo l’adeguamento della procedura informatica di richiesta di contributo (R.C.R) sulla Piattaforma telematica GE.DI.SI. “Tale adeguamento - spiegano dagli uffici del Commissario al sisma - prevede la fruibilità per gli utenti della nuova versione del foglio di calcolo di supporto ai professionisti, attraverso i quali sarà possibile avvalersi delle disposizioni di maggior favore previste dall’Ordinanza commissariale 222/2025”.

E’ questa, dunque, l’ultima novità legata ai contributi per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto 2016, che arriva a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’Ordinanza n. 222 del 30 gennaio 2025, ampiamente anticipata nelle settimane passate dal Commissario al sisma, Guido Castelli.

A metà febbraio, Castelli - durante un incontro con Associazioni e Comitati - aveva spiegato la ratio dell’intervento. “Abbiamo lavorato insieme alle Regioni, agli Usr e a tutte le associazioni di categoria, per raggiungere una soluzione adeguata alle necessità della ricostruzione privata, che non deve e non può arrestarsi con la complessa, seppur doverosa, fine dello strumento del Superbonus 110”. 

L'aumento del contributo parametrico per la ricostruzione sisma

L’obiettivo dell’Ordinanza 222/2025 è, dunque, quello di evitare ripercussioni sui cantieri della ricostruzione dopo la fine della stagione del Superbonus. L’Ordinanza 222 - pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 63 del 17 marzo 2025 - dispone infatti l'aumento del contributo parametrico al fine di assicurare analoghi livelli di aiuto alla ricostruzione, dopo la fine delle agevolazioni legate all’uso combinato di Superbonus e contributi per la ricostruzione.

Fino a pochi mesi fa, infatti, “il Superbonus era stato in grado di coprire circa il 20% della quota parte non coperta dal contributo sisma”. Adesso, “l’insieme di maggiorazioni del costo parametrico in Ordinanza, in alcune circostanze, raggiunge allo stesso modo un aumento che va dal 15 al 20%”, spiegano dagli Uffici del Commissario. In questo modo l’operazione ha l'obiettivo “di rivalutare le maggiorazioni per i casi più complessi, a seconda della tipologia di cantiere, di intervento e di zona sismica”.

Gli aumenti previsti nell’ordinanza “sono frutto di un approfondito studio della situazione esistente, e riflettono le reali necessità della cantierizzazione, tenendo in conto tante variabili che in questi anni abbiamo conosciuto e affrontato. Specialmente per quanto riguarda i cosiddetti danni gravi che richiedono un intervento di demolizione e ricostruzione”, aveva spiegato Castelli qualche settimana fa.

Le novità toccano anzitutto la tabella 6 “Costi parametrici riferiti ai livelli operativi della Tabella 5” dell’Allegato 5 “Soglie di danno, gradi di vulnerabilità, livelli operativi e costi parametrici per i danni gravi di edifici a destinazione prevalentemente abitativa” del Testo unico della ricostruzione privata. In breve, come emerge dalle slides, per gli edifici con stato di danno pari a L1, L2 e L3 il costo parametrico aumenta del 3%, che diventa il 5% per gli edifici con L4.

Le differenze emergono, confrontando i nuovi massimali con quelli previsti dalla versione originaria contenuta nel Testo unico per la ricostruzione privata.

Le modifiche intervengono anche sulla Tabella 7 “Incrementi dei costi parametrici” sempre dell’Allegato 5. Ad esempio, sempre con riferimento agli edifici con L4 che conseguono, nel caso di ricostruzione totale, la classe energetica A a seguito di interventi di efficientamento energetico, è previsto un aumento del 2% della percentuale dell’incremento per tali interventi, che passa infatti dal 10% al 12%.

Nel caso di cantieri disagiati per cause (diverse dalle distanze minime) di oggettiva difficoltà di impostazione e di raggiungimento del cantiere, l’incremento può essere riconosciuto fino al limite del 10%, cumulabile con l’incremento sempre del 10%, per quelli ubicati nei Comuni maggiormente colpiti.

A queste maggiorazioni si affianca, poi, l’introduzione di nuovi incrementi del 10% per la realizzazione di strutture portanti in legno nel caso di demolizione con ricostruzione di edifici con stato di danno L4. Tale maggiorazione, però, non è cumulabile con quella prevista per i solai in legno.

Prevista poi una maggiorazione del 20% nel caso di progettazione volontaria di strutture alberghiere in classe d’uso IV di cui al paragrafo 2.4.2 delle vigenti Norme Tecniche per le costruzioni (D.M. 17 gennaio 2018), e anche nel caso di convitti, collegi e studentati.

A questi si aggiungono poi tutta una serie di altri incrementi che riguardano, ad esempio, gli interventi di ricostruzione su immobili costruiti dopo il 1945 in ambito paesaggistico, equiparandolo a quanto già previsto per le ricostruzioni di immobili ante 1945, oppure gli interventi unitari con livello di sicurezza uniforme che hanno base volontaria, solo per citarne alcuni.

Consulta il testo dell'Ordinanza 222/2025 - GURI 63 del 17.03.2025

Consulta le slides del 10.02.2025

Per maggiori informazioni, consulta il Testo unico per la ricostruzione privata

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