Bonus Natale 2024, a chi spetta e come richiedere il contributo di 100 euro

Bonus Natale 100 euro - Foto di micheile henderson su UnsplashIn conseguenza all'ampliamento della platea di beneficiari introdotta dal decreto legge per la riapertura dei termini del concordato preventivo biennale (DL n. 167/2024), l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato le nuove istruzioni per ottenere il bonus Natale di 100 euro, che sarà erogato con la tredicesima. Ecco le regole definitive per ottenere l'indennità una tantum.

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Introdotto dal decreto Omnibus (DL n. 113/2024), il bonus Natale consiste in un contributo fino a 100 euro destinato ai lavoratori dipendenti, in presenza di determinati requisiti, che arriverà direttamente in tredicesima.

Questo sussidio è stato rafforzato dal decreto legge per la riapertura dei termini del concordato preventivo biennale (DL n. 165/2024), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 novembre, che ha allargato notevolmente la platea dei beneficiari a cui spetta l’indennità aggiuntiva.

Un ulteriore tassello al mosaico delle regole per la fruizione dell'aiuto è stato aggiunto dall’Agenzia delle Entrate che, con la circolare n. 22/E del 19 novembre 2024, ha fornito le indicazioni sulle modalità per ottenere l'indennità una tantum alla luce del rinnovato perimetro dell’agevolazione fiscale.

Bonus Natale di 100 euro: cos'è, quali sono i requisiti e a chi spetta? 

Il bonus di 100 euro che arriverà a Natale rappresenta una misura selettiva: si tratta di un contributo una tantum che spetta solo in presenza di specifici requisiti.

Con le regole previste in prima battuta dal DL Omnibus, chiarite anche in nella circolare 19/E/2024 dall'Agenzia delle entrate, l’aiuto era stato destinato inizialmente a coloro che hanno un reddito complessivo non superiore a 28mila euro e in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere un coniuge non separato e almeno un figlio o una figlia, entrambi a carico, oppure almeno un figlio esclusivamente a carico senza essere sposati o essendo separati;
  • avere capienza fiscale, ovvero il valore dell’imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati), percepiti dal lavoratore, superiore a quello delle detrazioni spettanti.

Queste condizioni sono state riviste dal DL Concordato bis. Nel dettaglio, la nuova formulazione della norma prevede il riconoscimento dell’indennità ai lavoratori con almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato, che sia fiscalmente a carico. Come ha spiegato nei giorni scorsi il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, "viene di fatto eliminato il requisito di avere il coniuge a carico" e dunque "passeremo da poco più di un milione di contribuenti ad oltre quattro milioni e mezzo".

Lo stesso decreto-legge introduce due ulteriori precisazioni in merito ai requisiti di accesso al bonus Natale 2024. In primis, viene sottolineato il divieto di cumulo: nel dettaglio, l'indennità non spetta al lavoratore dipendente coniugato o convivente il cui coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, benefici dello stesso sussidio. Inoltre, si stabilisce che il codice fiscale da inserire nella richiesta in cui si cui attesta di avere diritto all'aiuto debba essere del coniuge o del convivente e dei figli, mentre nella precedente versione era indicato solo il codice fiscale del coniuge e dei figli.

"Si tratta di una ulteriore spinta per i consumi natalizi, un aiuto in più ai lavoratori e ai contribuenti in un momento particolare dell’anno, quando le spese familiari tendono ad aumentare", ha aggiunto il viceministro Leo. E poi: "Un’ulteriore azione del governo a sostegno dei lavoratori. Questo intervento si affianca infatti ad altre agevolazioni già messe in atto, come la riduzione dell’Irpef e del cuneo fiscale, per sostenere le famiglie e promuovere una maggiore crescita economica".

In conseguenza delle novità introdotte dal DL n. 167/2024, l’Agenzia delle Entrate ha definito, con la circolare n. 22/E/2024, i dettagli relativi al bonus Natale in virtù dell'ampliamento della platea di riferimento. In particolare, ferme restando le istruzioni fornite con i provvedimenti precedenti del Fisco, si fornisce una panoramica sui requisiti per richiedere il beneficio, con un focus sulla definizione di 'figlio a carico' e sul divieto di cumulo dell'aiuto, ma anche chiarimenti in merito alle modalità di richiesta ed esempi pratici di riferimento.  

Bonus Natale 2024: come richiederlo?

A proposito delle modalità di erogazione del sussidio, è importante sottolineare che il bonus Natale arriverà direttamente in busta paga con la tredicesima, ma non sarà corrisposto in maniera automatica.

Per ottenere l'indennità, infatti, il lavoratore dipendente deve presentare al datore di lavoro una richiesta scritta in cui attesta di possedere i requisiti di reddito e familiari previsti dalla norma. Il sostituto d’imposta riconoscerà il contributo ai dipendenti per poi recuperarlo in compensazione a partire dal giorno successivo all’erogazione in busta paga.

Nella circolare n. 22/E/2024 dell'Agenzia viene specificato che i dipendenti che hanno già fatto richiesta al sostituto d’imposta non devono presentare una nuova autocertificazione, tranne nel caso in cui, nel rispetto delle nuove regole, sia necessario comunicare il codice fiscale del convivente, e dichiarare che quest’ultimo non sia beneficiario del bonus.

In ogni caso nella dichiarazione dei redditi si tireranno le somme e l’indennità sarà corrisposta anche a chi non l’avrà ricevuta dal suo datore di lavoro, pur avendone diritto.

Per i lavoratori del pubblico, NoiPa ha predisposto una funzionalità self service che consente di fare domanda in pochi clic entro il 22 novembre, accedendo nell'area personale del sito dedicato. I dipendenti del comparto sanitario devono invece presentare un'apposita dichiarazione al proprio datore di lavoro secondo le indicazioni fornite da ciascuna Azienda sanitaria. 

Alla luce di questo meccanismo, l'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 54/2024, ha istituito i codici tributo collegati al bonus Natale. Nel dettaglio, i datori di lavoro potranno indicare la sequenza "1703" nel modello F24 per utilizzare in compensazione gli importi maturati erogando l’indennità ai lavoratori e alle lavoratrici. Il riferimento utile per gli Enti pubblici da inserire nel modello F24, invece, è "174E". In entrambi i casi, il codice tributo dovrà essere indicato nella sezione "Erario" in corrispondenza delle somme inserite nella colonna "importi a credito compensati" e dovrà essere specificato per esteso l’anno in cui il bonus è stato riconosciuto in busta paga.

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