Decreto Caivano in Gazzetta ufficiale: fondi per Agenda Sud e asili nido PNRR
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Caivano (decreto-legge n. 123/2023) il piano Agenda Sud del Ministero dell'Istruzione trova i suoi primi finanziamenti. L'obiettivo è mobilitare per la riduzione dei divari territoriali nel mondo della scuola un totale di 265,5 milioni di euro.
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Il decreto-legge n. 123 del 15 settembre 2023 introduce una serie di "misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale", tra cui novità in materia di Daspo Urbano, foglio di via obbligatorio, misure di contrasto alle 'baby gang', ammonimento e processo penale a carico di imputati minorenni e istituti penali per minorenni.
Al provvedimento si deve però anche lo sblocco dei finanziamenti per Agenda Sud, come annunciato lo scorso 31 agosto in coincidenza con la visita del ministro Valditara, insieme alla premier Giorgia Meloni e ai ministri Piantedosi e Abodi, a Caivano. Il comune del napoletano, tristemente al centro della cronaca degli ultimi mesi per le violenze di gruppo subite da due minori, è anche protagonista di uno dei progetti pilota previsti dal piano per il superamento dei divari territoriali in ambito scolastico, l'innalzamento delle competenze e la lotta all'abbandono precoce.
Il testo del dl Caivano, in vigore dal 16 settembre, dovrà ora essere convertito in legge dal Parlamento entro i prossimi 60 giorni, quindi entro metà novembre.
Che cos'è Agenda Sud
Presentato a inizio giugno a Catanzaro, presso la Cittadella della Regione Calabria, Agenda Sud è un progetto diretto a superare il divario territoriale tra Nord e Sud Italia in termini di pari opportunità di istruzione agli studenti e a contrastare la dispersione scolastica fin dalla scuola primaria attraverso interventi mirati sugli istituti del Mezzogiorno.
Tra le azioni previste – su un orizzonte biennale relativo agli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025 - rientrano la promozione della didattica innovativa e laboratoriale, l'allungamento e la flessibilità degli orari di apertura delle scuole, il potenziamento del tempo pieno e delle mense scolastiche, il rafforzamento dell’organico dei docenti nelle scuole secondarie di I e di II grado nelle materie di base (italiano, matematica e inglese), la formazione dei docenti su didattica orientativa, progettazione, utilizzo dei dati per migliorare gli esiti degli apprendimenti.
All'interno del piano si prevede poi l'attivazione di progetti speciali di offerta formativa e di progetti pilota, tra cui quello relativo a Caivano, che interesserà quattro istituti del primo ciclo (IC2 De Gasperi, IC Cilea-Mameli, IC3 Parco Verde e IC Milani) e sarà finanziato specificamente con un milione di euro, cui si aggiungeranno altri 560mila euro per la lotta contro l’abbandono scolastico e i divari territoriali.
Inizialmente Agenda Sud doveva coinvolgere 150 istituti delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (50 Scuole primarie, 50 Secondarie di I grado e 50 di II grado), con l'idea di allargare poi la sperimentazione a ulteriori realtà.
Successivamente, il ministro Valditara, intervenendo al Meeting di CL a Rimini, ha parlato di 250 scuole - individuate dall'Invalsi sulla base di indicatori quali la dispersione scolastica, le assenze in corso d’anno, la fragilità negli apprendimenti, la fragilità del contesto economico sociale - in cui realizzare le azioni innovative previste da Agenda Sud.
Il comunicato rilasciato dal Ministero il 31 agosto, dopo la visita a Caivano e la firma del decreto che finanzia il Piano da parte del ministro, parla invece di 2mila scuole coinvolte.
Secondo le stime del Ministero, le risorse per Agenda Sud dovrebbero ammontare complessivamente a 265,5 milioni di euro. Il comunicato del MIM non specifica la fonte finanziaria che dovrà assicurare la copertura del Piano, ma trattandosi di Mezzogiorno è plausibile che le risorse siano a carico del Fondo di sviluppo e coesione (FSC).
Le risorse serviranno a finanziare:
- azioni di contrasto alla dispersione e riduzione dei divari negli apprendimenti;
- attività per il potenziamento delle competenze di base e trasversali;
- retribuzione delle ore aggiuntive al personale scolastico impegnato nell’attuazione dei progetti didattici;
- attività laboratoriali (sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza e al rispetto, ecc.) per l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico;
- progetti per l'pertura della scuola al territorio;
- prolungamento del tempo scuola al pomeriggio.
Particolare attenzione verrà riservata a 245 scuole (in cui rientrano le quattro scuole del primo ciclo di Caivano) individuate da Invalsi per cui sono previsti ulteriori interventi. In particolare:
- docenti aggiuntivi per le secondarie di I e II grado (per circa 4/5 docenti per ogni scuola);
- accompagnamento e supporto costante da parte del Ministero tramite Indire e Invalsi;
- formazione specifica dei docenti
- coinvolgimento delle famiglie
- didattica innovativa e laboratoriale
- potenziamento delle attività sportive.
I fondi deliberati per Agenda Sud si aggiungono agli investimenti autorizzati nell'ambito del PNRR per le scuole del Mezzogiorno, quantificati dal Ministero a giugno in 2,5 miliardi di euro.
Per approfondire: PON per la Scuola: sbloccati 95 milioni della programmazione 2014-2020
DL Caivano, via libera ai primi finanziamenti per le scuole
Con il DL Caivano si compie un primo passo nel percorso di realizzazione delle misure previste da Agenda Sud.
In particolare, il provvedimento ha incrementato di 12 milioni di euro per il 2023 il Fondo istituito dal decreto-legge n. 75/2023, con una dotazione iniziale di 50 milioni, per finanziare gli interventi nelle scuole individuate nell’ambito del piano Agenda Sud sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’Invalsi.
Il contributo extra, da ripartire tra gli uffici scolastici regionali con un decreto ad hoc del MIM, servirà a contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari territoriali e negli apprendimenti. Con queste risorse, infatti, le scuole statali del primo e del secondo ciclo di istruzione delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia saranno autorizzate ad attivare incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023.
Le stesse Regioni, inoltre, potranno fruire di un tesoretto pari a 25 milioni di euro a valere sulle risorse del Programma Operativo Complementare (POC) al PON "Per la Scuola 2014-2020" per realizzare un ventaglio di azioni mirate a:
- rafforzare le competenze di base degli studenti;
- promuovere misure di mobilità studentesca per esperienze fuori contesto di origine;
- favorire l’apprendimento in una pluralità di contesti attraverso modalità più flessibili dell’organizzazione scolastica e strategie didattiche innovative;
- sostenere il supporto socio-educativo.
Al fine di potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano Agenda Sud, il decreto-legge n. 123/2023 autorizza inoltre per l’anno scolastico 2023/2024 la spesa di 3,3 milioni di euro per l'anno in corso e 10 milioni per il prossimo anno.
Infine, il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa - stabilito dal CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2016-2018 - viene incrementato di 6 milioni di euro a decorrere dall’anno scolastico 2023/2024 al fine di:
- contenere e prevenire fenomeni di dispersione nelle istituzioni scolastiche in aree a forte rischio di abbandono, individuate sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’Invalsi, e ampliare l’offerta formativa delle stesse scuole mediante l’attivazione di progetti specifici, anche in ambito extracurricolare, con l’eventuale coinvolgimento degli attori sociali e istituzionali dei territori interessati;
- valorizzare la professionalità dei docenti delle istituzioni scolastiche di cui al punto precedente, che garantiscono l’interesse degli alunni e degli studenti alla continuità didattica.
PNRR, potenziamento del Piano asili nido fascia di età 0-2 anni
Il decreto legge Caivano promuove anche il rilancio di una delle misure più popolari del Recovery italiano: il Piano asili nido e scuole dell'infanzia.
Al fine di assicurare il rispetto del target originario di quasi 265mila nuovi posti, previsto dall’Investimento 1.1, Missione 4, Componente 1 del PNRR - il testo autorizza "un ulteriore piano per asili nido per l’incremento dei posti per la prima infanzia 0-2 anni".
Gli interventi saranno individuati con uno o più decreti del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, anche tenendo conto dei dati di copertura del servizio e della popolazione esistente in quella specifica fascia d’età.
Per realizzare questa misura potranno essere utilizzati i fondi non assegnati del PNRR per l'Investimento 1.1 (M4C1), le risorse non spese derivanti dalla legge n. 160/2019 e dal decreto-legge n. 36/2022 (convertito dalla legge n. 79/2022), nonché eventuali dotazioni che si dovessero rendere successivamente disponibili nella rimodulazione dei piani di investimento europei, ai fini del raggiungimento degli obiettivi.
Non saranno ammissibili, invece, le economie derivanti dalle integrazioni finanziarie del Fondo opere indifferibili.