DL Asset, le misure per gli investimenti privati
Dall’ampliamento delle tutele contro la delocalizzazione, all’uso della golden power, fino al sostegno all’attrazione di foreign direct investments, la legge di conversione del DL 104/2023 (il cosiddetto decreto Asset) prevede una serie di interventi volti a sostenere gli investimenti tutelando, però, la base industriale e occupazionale del nostro Paese.
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Lo fa in maniera chirurgica, agendo su normative e misure già esistenti che vengono però potenziate al fine di rispondere a crescenti esigenze di supporto al sistema produttivo nazionale sotto un triplice profilo: quello della tutela dell'occupazione e della base industriale italiana, quello della tutela del know how italiano nell'ambito di tecnologie critiche e infine dal punto di vista dell'attrattività dell’Italia per i capitali stranieri, in grado di generare posti di lavoro e aumentare la presenza del nostro Paese all’interno delle catene globali del valore, meglio se negli anelli di maggior valore aggiunto.
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Contrasto alla delocalizzazione
Per quanto concerne il primo punto, inerente alla delocalizzazione di imprese al di fuori dell'Italia, il decreto Asset interviene sulla normativa del 2018 contenente - tra le altre cose - anche misure per il contrasto alla delocalizzazione e di salvaguardia dei livelli occupazionali.
Lo fa estendendo il lasso temporale all’interno del quale l’impresa beneficiaria di una agevolazione pubblica è costretta a rimanere in Italia.
In caso di grandi imprese, il dL 104/2023 aumenta infatti da cinque a dieci anni la durata del periodo, successivo alla data di conclusione dell’iniziativa agevolata, durante il quale una eventuale delocalizzazione dell’attività interessata all’esterno dell’UE e dello Spazio economico europeo comporta la decadenza del beneficio e l’irrogazione di una sanzione pari ad un importo da due a quattro volte l’importo dell’aiuto fruito.
Golden power su tecnologie critiche anche per spostamenti infragruppo
Il secondo strumento di cui si serve il decreto Asset per salvaguardare gli asset produttivi italiani è quello della golden power.
Su questo fronte, infatti, il decreto ha previsto “che i poteri speciali del Governo (“golden power”) in ambiti strategici possano essere esercitati anche all’interno del medesimo gruppo nell’ipotesi di atti, operazioni e delibere aventi ad oggetto diritti di proprietà intellettuale afferenti all’intelligenza artificiale, alla produzione di semiconduttori, alla cybersicurezza, alle tecnologie aerospaziali, di stoccaggio dell’energia, quantistica e nucleare o di produzione alimentare, che riguardano uno o più soggetti esterni all’Unione Europea”, spiegano dal governo.
FDI: un Commissario per investimenti sopra 1 miliardo
Infine la legge di conversione del decreto 104/2023 interviene anche in materia di Foreign Direct Investments (FDI), al fine di aumentare il ranking dell’Italia come Paese in grado di attrarre investimenti esteri.
Per evitare infatti ritardi e intoppi lungo il cammino di approvazione e realizzazione di un investimento in Italia promosso da un soggetto estero, il dl Asset ha previsto la possibilità di nominare un commissario straordinario di Governo.
Più nello specifico questo Commissario straordinario potrà essere nominato solo per gli investimenti esteri pari ad almeno 1 miliardo di euro, riconosciuti di preminente interesse strategico nazionale dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT).
Data la complessità che in genere caratterizza questa tipologia di investimenti, il decreto Asset ha infatti introdotto la possibilità di nominare un commissario che, anche avvalendosi dell’Unità di missione attrazione sblocco degli investimenti, assicura il coordinamento e l’azione amministrativa necessaria per la tempestiva ed efficace realizzazione.
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