Ucraina: ok UE a quattro misure italiane a sostegno di imprese e lavoro
Nella stessa giornata Bruxelles dà luce verde a quattro misure a sostegno delle imprese italiane adottate nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina: due regimi di aiuto a favore di PMI e Midcap e due interventi, in forma di esonero contributivo, per sostenere le assunzioni di donne e giovani alleggerendo il costo del lavoro per le imprese.
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I regimi di aiuto sono stati approvati dalla Commissione europea nell'ambito del Quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 per sostenere misure in settori che sono fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Nel caso degli aiuti rivolti a PMI e Midcap non si tratta di nuove misure, ma della reintroduzione di due regimi italiani che a sua volta Bruxelles aveva approvato rispettivamente nel luglio e nel settembre 2022. Entrambe le misure sono scadute alla fine dello scorso anno ed ognuna tara 600 milioni di euro.
In entrambi i casi i regimi di aiuto mirano a sostenere le piccole e medie imprese e soggetti con meno di 1.500 addetti (Midcap) attivi in tutti i settori, con alcune eccezioni.
L'Italia ha notificato alla Commissione l'intenzione di reintrodurre i due regimi fino al 31 dicembre 2023, richiedendo però una serie di modifiche ai regimi originari. Tra queste, la previsione di massimali di aiuto più elevati (fino a 2 milioni di euro), in linea con il nuovo Quadro temporaneo di crisi e di transizione attualmente in vigore, e diversi criteri di ammissibilità. Il via libera della Commissione europea è arrivato il 19 giugno.
Gli altri due regimi di aiuto ad aver ottenuto, sempre il 19 giugno, il via libera della Commissione europea valgono circa 535 milioni di euro e servono a sostenere l'occupazione riducendo il costo del lavoro a carico delle imprese, sempre nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina.
Gli aiuti, rivolti alle imprese di tutte le dimensioni attive in tutti i settori, si concentrano in particolare sull'occupazione femminile e giovanile. In entrambi i casi, l'aiuto assume la forma di un'esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per i contratti di lavoro di donne e under 36, fino a un massimo di 8.000 euro per contratto di assunzione.
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