Arriva la cumulabilità tra i bonus efficienza energetica nazionali e regionali

Foto di Alexas FotosIl nuovo Decreto Bollette, approvato in via definitiva al Senato, ha disposto la cumulabilità tra alcune agevolazioni fiscali volte all'efficientamento energetico e i contributi regionali dedicati sempre agli stessi investimenti. In questo modo - in un momento in cui è venuto meno il superbonus al 110% - la nuova misura di fatto permette ad un cittadino che accede anche ad un contributo regionale di poter coprire l’intero ammontare della spesa sostenuta (nei limiti del 100%).

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All’interno di un set più ampio di misure volte a sostenere imprese, PA e cittadini ancora alle prese con il caro energia, la legge di conversione del DL 34/2023 interviene dunque anche sul fronte dell’efficienza energetica che - insieme alla produzione di energia da fonti alternative - rappresenta uno dei due grandi terreni su cui si gioca la partita della sicurezza energetica del Paese.

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DL Bollette e bonus efficienza energetica: ok alla cumulabilità tra incentivi nazionali e regionali

La misura in questione è quella prevista dall’articolo 7 del DL 34/2023 relativo alle agevolazioni fiscali in materia di interventi di risparmio energetico.

Modificata nel corso del passaggio in Parlamento, la misura in buona sostanza “autorizza il cumulo tra agevolazione fiscale e contributo regionale (o delle province autonome di Trento e Bolzano), se le norme che regolano quest’ultimo lo consentono. La somma dei due benefici, in ogni caso, non deve superare il 100% della spesa ammissibile all’agevolazione o al contributo”, spiegano dal Servizio Studi della Camera dei deputati.

Ai fini della determinazione dell'ammontare delle agevolazioni fiscali per interventi di risparmio energetico, dunque, l’articolo 7 permette d’ora in poi di “cumulare, nei limiti del 100% dell'ammontare della spesa ammissibile, la parte di spesa per la quale sia già stato concesso un contributo da Regioni e province autonome, a condizione che la normativa relativa allo stesso contributo lo consenta”.

A dettagliare in maniera precisa di quali bonus nazionali si stia parlando sono stati i parlamentari nel corso della conversione in legge del DL 34/2023. Nel corso dell’esame in sede referente, infatti, è stato specificato che rientrano in tale disciplina:

  • gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, previsti dall'articolo 16-bis del Testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917;
  • gli interventi di efficienza energetica, previsti dall'articolo 1, commi da 344 a 347, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
  • gli interventi rientranti nell’ecobonus, di cui all'articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90.

Come già accennato, quindi, la misura di fatto permette ai contribuenti che riescono ad accedere anche ad un qualche bonus regionale in materia di efficienza energetica, di poter coprire fino al 100% dell’intervento previsto. Un aiuto non da poco considerando che dal 2023 è iniziato il decalage dell’aliquota del superbonus (per il 2023 è al 90%, mentre il prossimo anno sarà al 70%). Anche se non si tratta più di un automatismo come quello del superbonus, infatti, il Decreto Bollette permette comunque di procedere con interventi di efficienza energetica con la possibilità - se la propria regione lo prevede - di coprire tutta la spesa facendo perno su più agevolazioni.

Vale la pena sottolineare, però, che non si tratta di una disposizione strutturale. La misura, infatti, per ora si applica solo con riferimento ai contributi istituiti alla data di entrata in vigore del presente decreto ed erogati negli anni 2023 e 2024.

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