Nuova Sabatini: saltano le risorse nel ddl Made in Italy
Nella prima bozza del disegno di legge Made in Italy era prevista anche una nuova iniezione di risorse per la Nuova Sabatini, l’incentivo per facilitare l’accesso al credito delle imprese e che sostiene gli investimenti in beni strumentali. Fondi però sfumati nell'ultima versione del disegno di legge.
Approvato dal Consiglio dei Ministri il 31 maggio, il disegno di legge che porta il nome del Ministero guidato da Adolfo Urso, il ddl Made in Italy è un provvedimento ad ampio spettro che contiene diverse misure a sostegno di alcune filiere italiane tipiche e tradizionali oltre ad azioni a supporto dell'internazionalizzazione e del contrasto alla contraffazione e all’Italian Sounding.
Nella prima bozza del disegno di legge tra le novità per le imprese figurava il rifinanziamento della Nuova Sabatini, un’agevolazione che le imprese italiane conoscono bene e che, negli anni, ha riscosso un crescente successo.
Cos’è la Nuova Sabatini
La Nuova Sabatini, lo ricordiamo, sostiene l’accesso al credito delle imprese e gli investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.
Nel dettaglio, la Nuova Sabatini è l’agevolazione rivolta alle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto, o l'acquisizione in leasing, di beni strumentali materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.
La Nuova Sabatini si rivolge alle PMI di tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, con l’unica eccezione delle imprese che si occupano di attività finanziarie e assicurative.
In particolare, a fronte della concessione di un finanziamento ordinario (bancario o in leasing) per la realizzazione di un programma di investimento, il Ministero dello Sviluppo economico concede un contributo parametrato agli interessi previsti dal finanziamento.
Per approfondire consulta la scheda di sintesi della Nuova Sabatini
Un’agevolazione che nel corso degli anni ha subito diversi aggiustamenti fino ad aprirsi quest'anno al green: la cosiddetta Nuova Sabatini Green prevede infatti fondi ad hoc nell'ambito della misura agevolativa per sostenere gli investimenti a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese.
Ora la Nuova Sabatini si prepara a una nuova iniezione di risorse.
Ddl Made in Italy: saltano i fondi per la Nuova Sabatini
La prima bozza del disegno di legge Made in Italy prevedeva un rifinanziamento per la Nuova Sabatini nel 2023 di 274 milioni per “assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese, e far fronte alle difficoltà connesse al progressivo incremento dei tassi di interesse”.
Fondi però spariti nell'ultima versione del provvedimento e cui non fa riferimento la nota ufficiale diramata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Insieme al rifinanziamento della Nuova Sabatini nell'ultima versione del Ddl Made in Italy sfumano anche l’innalzamento delle aliquote del Patent box e del Tax credit Ricerca e Sviluppo, presenti nelle prime bozze circolate.