Plafond da un miliardo per la partecipazione delle imprese agricole ai bandi PNRR
Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha firmato un protocollo di intesa con l'amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio, e con il presidente di Mps, Nicola Maione, per mettere a disposizione delle imprese agricole e agroalimentari finanziamenti a sostegno degli investimenti sostenuti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il punto sui bandi PNRR per l'agricoltura
Il protocollo di intesa tra Masaf e Banca Mps, siglato nella sede storica della Banca il 9 maggio, intende facilitare la partecipazione delle imprese del settore agrifood ai bandi del PNRR.
In generale, ha spiegato infatti Lollobrigida, il Ministero dell'Agricoltura intende sostenere lo sviluppo del comparto agroalimentare promuovendo la collaborazione con il settore bancario “per facilitare l'accesso al credito da parte delle imprese del settore”. Il plafond appena istituito, tuttavia, ha in particolare la missione di "sostenere e accompagnare le imprese nella partecipazione ai bandi emanati dal Masaf per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il Piano Nazionale Complementare (PNC)".
Il plafond da un miliardo, che rimarrà operativo fino al 31 dicembre 2026, coerentemente con le tempistiche del PNRR, è quindi dedicato alle aziende che presentano domanda di incentivo a valere sulle misure PNRR e PNC, che sono:
- Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, con una dotazione di 800 milioni di euro;
- Parco Agrisolare, con una dotazione di 1,5 miliardi di euro;
- Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare, con una dotazione di 500 milioni di euro;
- Investimenti nella resilienza dell'agro-sistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, con una dotazione di 880 milioni di euro;
- Contratti di filiera e di distretto, con una dotazione di 1,2 miliardi di euro (finanziati con risorse a valere sul Fondo per gli investimenti complementari al PNRR).
La linea di credito è quindi finalizzata principalmente al finanziamento di investimenti destinati alla valorizzazione e allo sviluppo delle filiere produttive italiane e dei distretti del cibo e ad investimenti destinati a favorire il ricambio generazionale in agricoltura, le reti d'impresa, la digitalizzazione e l'e-commerce. Punta, inoltre, a sostenere gli investimenti per la ricerca, la sperimentazione, l'innovazione tecnologica e la valorizzazione dei prodotti, oltre a quelli diretti al risparmio energetico, all'economia circolare e al benessere animale.
Banca MPS, nell'ambito della propria attività di supporto creditizio e finanziario alle imprese del comparto agricolo, si impegna a garantire una consulenza specialistica dedicata per facilitare l'accesso al credito, con l'obiettivo di individuare soluzioni mirate per creare network, sviluppare sinergie, individuare opportunità, stimolare il confronto ed elevare le competenze specialistiche, proponendo servizi finanziari su misura e un supporto strategico costante per orientare le aziende lungo percorsi di crescita legati alla sostenibilità produttiva ed economico-finanziaria e alla qualità.
Particolare attenzione è rivolta alle aziende operanti nel settore della "Dop Economy", attraverso una strategia di lungo periodo a sostegno delle filiere produttive e dei Consorzi di Tutela orientati alla valorizzazione di prodotti DOP o IGP e alle certificazioni biologiche o ambientali.
L'accordo, hanno sottolineato i vertici di Mps, conferma la storica attenzione della Banca per il settore primario, “una vocazione che è stata rafforzata anche nel Piano Industriale”, ha ricordato l'ad, Luigi Lovaglio, frutto della convinzione che l'agricoltura sia “un asset fondamentale per l'Italia” e “uno straordinario volano per la crescita del Paese”, ha aggiunto il presidente, Nicola Maione.