Addio al Quadro temporaneo aiuti di Stato emergenza Covid
La Commissione europea ha annunciato che non ci sarà una proroga per il Temporary framework in scadenza a fine giugno e che la flessibilità straordinaria in materia di aiuti di Stato cesserà gradualmente con le misure di sostegno agli investimenti e alla solvibilità, le uniche attuabili, rispettivamente, fino al 31 dicembre 2022 e 2023.
UE proroga del Quadro temporaneo aiuti di Stato fino a giugno 2022
Adottato per la prima volta il 19 marzo 2020 in risposta alla pandemia da Coronavirus, il Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato legato all'emergenza Covid è stato successivamente modificato in più occasioni per estenderne campo di applicazione e durata, fino all'ultima modifica, il 18 novembre scorso, che ha prorogato la validità del Temporary Framework al 30 giugno 2022 e introdotto due nuove misure a sostegno degli investimenti privati della solvibilità.
Oltre questo orizzonte, ha fatto sapere oggi la Commissione, non ci saranno ulteriori proroghe.
Cosa cambia con la fine del Quadro temporaneo aiuti di Stato?
Alla luce del “complessivo miglioramento della situazione sanitaria in Europa” e della “progressiva revoca delle misure restrittive, l'economia europea ha iniziato a compiere i primi passi verso la ripresa dalla crisi sanitaria”, ha spiegato la vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, Margrethe Vestager. Per questo, l'Esecutivo UE ha deciso “di non prorogare il Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato legato all'emergenza COVID oltre il 30 giugno 2022, ad eccezione delle misure di sostegno agli investimenti e alla solvibilità, che rimarranno in vigore rispettivamente fino al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023, come già previsto dalle norme vigenti”, ha aggiunto.
In vigore resteranno inoltre, come già previsto dall'attuale normativa, le opzioni di conversione e ristrutturazione degli strumenti di debito (ad esempio garanzie, prestiti, anticipi rimborsabili) in altre forme di aiuto, come le sovvenzioni dirette, autorizzate fino al 30 giugno 2023.
Bruxelles ha assicurato che il superamento del Temporary Framework sarà progressivo e coordinato, "in modo che le imprese coinvolte non perdano improvvisamente il sostegno di cui hanno bisogno”. E che, oltre “a fornire tutti gli orientamenti e il sostegno necessari agli Stati membri durante questa fase, la Commissione continuerà a seguire da vicino gli sviluppi futuri, pronta ad agire di nuovo rapidamente se necessario”.
Un nuovo Quadro temporaneo di crisi è già stato previsto per aiutare gli Stati membri a sostenere le rispettive economie di fronte all'impatto della guerra in Ucraina e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2022. A quel punto la Commissione valuterà se prorogarlo ed eventualmente modificarlo, in base all'evoluzione dei mercati dell'energia, di altri fattori di produzione e della situazione economica generale.