Agricoltura: via libera agli aiuti forfettari per le imprese colpite da Covid-19

Agricoltura - photo credit: Quang Nguyen Vinh da PexelsIl Consiglio approva gli aiuti forfettari del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) proposti dalla Commissione UE per sostenere gli agricoltori e le PMI dell'agrifood più danneggiati dal Coronavirus. E conferma il ritocco al rialzo degli importi votato la scorsa settimana dal Parlamento europeo.

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Il regolamento adottato dal Consiglio consente agli Stati membri di concedere una somma forfettaria, una tantum, agli agricoltori e alle piccole e medie imprese agroalimentari maggiormente danneggiati dalla crisi legata al Covid-19, utilizzando parte dei fondi UE residui nell'ambito dei Programmi di sviluppo rurale (PSR).

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L'aiuto forfettario proposto dalla Commissione europea

Il 30 aprile il commissario all'Agricoltura e allo Sviluppo Rurale Janusz Wojciechowski ha proposto di concedere aiuti forfettari pari a un massimo di 5mila euro per gli agricoltori e di 50mila euro per le PMI a fronte dei guadagni mancati a causa del Coronavirus. Il finanziamento della misura sarebbe assicurato dalla modifica del Regolamento sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), lo strumento che finanzia i PSR.

Nella sua proposta, l'Esecutivo UE aveva previsto che gli aiuti forfettari non assorbissero più dell'1% del finanziamento totale del FEASR ai PSR - nel caso dell'Italia l'1% della quota UE corrisponde a circa 200 milioni di euro, cui si aggiungono altrettante risorse di quota nazionale - e che venissero erogati entro il 31 dicembre 2020.

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Parlamento UE porta a 7mila euro gli aiuti per agricoltori

La scorsa settimana, con 636 voti favorevoli, 21 contrari e 8 astensioni, la plenaria del Parlamento europeo ha dato il via libera all'uso dei fondi PSR per aiuti forfettari, confermando il livello di sostegno proposto per le PMI, ma elevando da 5mila a 7mila euro l'entità massima per i singoli agricoltori.

Inoltre, il PE ha votato per portare il budget dedicato alla misura dall'1% al 2% della quota FEASR dei Programmi di sviluppo rurale in ogni Stato membro.

Infine, gli eurodeputati hanno chiesto di spostare al 30 giugno 2021 il termine di erogazione dei pagamenti, fermo restando che entro la data del 31 dicembre 2020 le domande di sostegno dovrebbero risultare almeno approvate dalle autorità competenti.

Dopo ok del Consiglio, modifica FEASR presto in vigore

Per accelerare i tempi di approvazione della misura, il PE aveva già concordato informalmente i suoi emendamenti con il Consiglio, che ora ha adottato ufficialmente il regolamento. In base al testo, gli Stati membri possono identificare le categorie di agricoltori e imprese destinatarie della misura e adeguare l'importo dei pagamenti, definendo condizioni di ammissibilità e criteri di selezione obiettivi e non discriminatori.

Nel caso degli agricoltori, tali criteri possono riguardare i settori produttivi, i tipo di allevamento, le strutture agricole, il tipo di commercializzazione dei prodotti e il numero di lavoratori stagionali. Nel caso delle PMI, invece, i beneficiari possono essere individuati in base a settore di appartenenza, tipi di attività e localizzazione regionale.

A questo punto bisogna attendere solo la pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale dell'UE: la modifica del regolamento FEASR entrerà in vigore immediatamente e sarà possibile recepire la misura nei PSR.

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