MIUR - MIBAC: coordinamento a sostegno della Programmazione congiunta per la ricerca
Il Consiglio Competitività dell’UE, lo scorso 3 dicembre 2009, ha approvato le prime tre tematiche dell'iniziativa europea di Programmazione congiunta per la ricerca. Il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Bondi, e dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Gelmini, hanno firmato una dichiarazione con cui manifestano la volontà di coordinare insieme, a livello europeo, l'attuazione dell’iniziativa di Programmazione congiunta in una di queste tematiche, ovvero nel settore della conservazione e la sicurezza del patrimonio culturale in un ambiente in cambiamento.
Attraverso la Programmazione Congiunta a livello europeo saranno coordinati i programmi nazionali e i programmi regionali dei paesi aderenti, nonché il VII Programma Quadro per la Ricerca dell'Unione Europea e la preparazione dell’VIII Programma Quadro.
Le tematiche stabilite dal Consiglio Europeo sulle quali possono basarsi le Programmazioni per la ricerca sono:
- Patrimonio Culturale, cambiamenti climatici e sicurezza;
- Agricoltura, sufficienza alimentare e cambiamenti climatici;
- Salute, alimentazione e patologie legate all'alimentazione.
Gli Stati membri che scelgano di aderire ad una tematica di Programmazione congiunta devono impegnarsi a coordinare o condividere i propri programmi di ricerca con gli altri Paesi coinvolti, definendo risorse, meccanismi e strumenti da attivare per lo svolgimento dei programmi concordati.
La Programmazione proposta dall'Italia, Patrimonio culturale e cambiamenti globali: una nuova sfida per l’Europa, riguarda i programmi di ricerca pubblici relativi ad una serie definita di tematiche di dimensioni pan-europee o mondiali.
Finora hanno aderito alla proposta italiana 19 Stati, concordi nell'attribuire priorità alla ricerca in ambito culturale nei rispettivi programmi, ma già altri 6 Paesi hanno manifestato il proprio interesse.
Con la dichiarazione congiunta del 25 febbraio 2010 i due ministri si impegnano a coordinare, a livello europeo, la realizzazione del Programma, mediante la definizione di un apposito Piano nazionale che individui obiettivi, strategie e modalità di partecipazione e preveda idonei strumenti a livello normativo e finanziario.
Inoltre i ministri si impegnano a favorire l’aggregazione e la collaborazione di soggetti pubblici e privati interessati a partecipare all'iniziativa, aprendo la possibilità che questa abbia importanti ricadute anche sul sistema produttivo in virtù delle connessioni tra il patrimonio culturale ed altri settori economici.
La Programmazione proposta dall'Italia, Patrimonio culturale e cambiamenti globali: una nuova sfida per l’Europa, riguarda i programmi di ricerca pubblici relativi ad una serie definita di tematiche di dimensioni pan-europee o mondiali.
Finora hanno aderito alla proposta italiana 19 Stati, concordi nell'attribuire priorità alla ricerca in ambito culturale nei rispettivi programmi, ma già altri 6 Paesi hanno manifestato il proprio interesse.
Con la dichiarazione congiunta del 25 febbraio 2010 i due ministri si impegnano a coordinare, a livello europeo, la realizzazione del Programma, mediante la definizione di un apposito Piano nazionale che individui obiettivi, strategie e modalità di partecipazione e preveda idonei strumenti a livello normativo e finanziario.
Inoltre i ministri si impegnano a favorire l’aggregazione e la collaborazione di soggetti pubblici e privati interessati a partecipare all'iniziativa, aprendo la possibilità che questa abbia importanti ricadute anche sul sistema produttivo in virtù delle connessioni tra il patrimonio culturale ed altri settori economici.
Dichiarazione congiunta