Manovra 2020: i fondi a sostegno dell’internazionalizzazione
Nella Legge di Bilancio 2020 trovano posto anche i fondi per il sostegno all’internazionalizzazione del tessuto produttivo italiano. La Manovra, infatti, prevede il rifinanziamento del Piano per la promozione del Made in Italy, nonché la proroga del credito d’imposta per partecipare alle fiere.
> Il testo della Legge di Bilancio 2020
Ammontano a oltre 85 milioni di euro i fondi che il Governo ha destinato al sostegno delle esportazioni italiane e alle attività per l’attrazione degli investimenti esteri, nel prossimo biennio 2020-2021. Si tratta di risorse che saranno impiegate per il potenziamento del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy, previsto dal DL 133-2014.
Più nello specifico, nel 2020 il sistema produttivo italiano che guarda all’estero potrà contare su oltre 44,8 milioni di euro. La restante parte (40,2 milioni) sarà invece impiegata nel 2021.
A queste risorse si sommano, poi, quelle destinate al credito d'imposta per le PMI che partecipano a manifestazioni internazionali di settore.
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Quali azioni verranno finanziate
Resta per ora invariato il set di azioni a sostegno dell'internazionalizzazione e dell’attrazione di FDI (Foreign direct investments), contenuto nel Piano per il Made in Italy, che sarà spesato con le nuove poste di bilancio.
I fondi, infatti, saranno utilizzati per la realizzazione delle seguenti categorie di attività:
- Iniziative straordinarie di formazione e informazione sulle opportunità offerte dai mercati esteri alle imprese, in particolare piccole e medie;
- Supporto alle più rilevanti manifestazioni fieristiche italiane di livello internazionale;
- Valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e tutela all'estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti;
- Sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei diversi mercati, anche attraverso appositi accordi con le reti di distribuzione;
- Realizzazione di campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dell'Italian sounding;
- Sostegno all'utilizzo degli strumenti di e-commerce da parte delle piccole e medie imprese;
- Realizzazione di tipologie promozionali innovative per l'acquisizione e la fidelizzazione della domanda dei mercati esteri;
- Rafforzamento organizzativo delle start up nonché delle micro, piccole e medie imprese in particolare attraverso l'erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher;
- Sostegno ad iniziative di promozione delle opportunità di investimento in Italia, nonché di accompagnamento e assistenza degli investitori esteri in Italia.
Proroga del credito d’imposta per la partecipazione delle PMI alle fiere internazionali
La Legge di Bilancio, inoltre, ha confermato anche per il 2020 il credito d’imposta per le piccole e medie imprese italiane che prendono parte alle manifestazioni fieristiche internazionali di settore, stabilito dal Decreto Crescita (DL 34-2019).
Con la Manovra, infatti, l’incentivo - che prevede un credito d’imposta del 30% per un massimo di 60mila euro - viene prorogato al 2020 ed è, dunque, concesso per i periodi di imposta 2019 e 2020.
Novità positive anche sul fronte delle coperture. Per l’anno 2019, infatti, il Governo ha elevato da 5 a 10 milioni di euro l’importo massimo dell’agevolazione, mentre per il 2020 la dotazione si assesta sui 5 milioni.
Le spese agevolabili restano quelle previste dal DL Crescita e cioè:
- l'affitto degli spazi espositivi e per il loro allestimento;
- le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione connesse alla partecipazione.
Non sono ancora note, invece, le disposizioni applicative della misura che debbono essere definite da un decreto interministeriale MISE-MEF, a cui spetta il compito di disciplinare:
- le tipologie di spese ammesse al beneficio, nell'ambito di quelle prima indicate;
- le procedure per l'ammissione al beneficio, che avviene secondo l'ordine cronologico di presentazione delle relative domande, nel rispetto del limite massimo di risorse;
- l'elenco delle manifestazioni fieristiche internazionali di settore per cui è ammesso il credito di imposta;
- le procedure di recupero nei casi di utilizzo illegittimo dei crediti d'imposta.
Si tratta di un provvedimento che, in realtà, si sarebbe dovuto adottare entro il 30 giugno 2019, ma che invece non risulta ancora emanato.
> Decreto Crescita - credito d'imposta per le fiere internazionali
Il primo anno dell’internazionalizzazione alla Farnesina
La Manovra 2020 fa anche i conti con il passaggio delle deleghe sull’internazionalizzazione dal Ministero dello sviluppo economico (MISE) alla Farnesina, approvato dal Consiglio dei Ministri a settembre 2019.
> Internazionalizzazione: le competenze passano agli Esteri
Fortemente voluto dal Ministro Di Maio, il passaggio - che mira ad ottimizzare la proiezione del Sistema Italia all’estero - comporta, però, una serie di spese volte a rendere completamente operativa la struttura della Farnesina per le nuove attività.
A tal fine, quindi, la Legge di bilancio 2020 prevede anche lo stanziamento di oltre 13 milioni di euro per le spese legate al personale, a cui si sommano 500mila euro per le iniziative di formazione.
La presenza dell’Italia nelle banche multilaterali
A completamento della proiezione internazionale del Sistema Italia c’è anche la partecipazione del nostro Paese alle varie banche multilaterali.
Strumento forse ancora troppo poco conosciuto da parte delle imprese che vogliono operare sui mercati esteri, la partecipazione dell’Italia alle istituzioni finanziarie internazionali rappresenta, invece, un’interessante opportunità di internazionalizzazione sui generis.
La presenza, infatti, dello Stato italiano in diverse organizzazioni multilaterali costituisce, per le imprese, un canale di operatività all’estero tramite, ad esempio, la partecipazione alle gare d'appalto promosse da questi organismi.
Nello specifico la Manovra 2020 ha previsto lo stanziamento di fondi per:
- La partecipazione italiana al settimo aumento generale di capitale della Banca africana di sviluppo, che prevede un onere valutato in 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2027;
- La partecipazione italiana all’aumento generale e all’aumento selettivo di capitale della Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (IBRD) e all’aumento generale di capitale della Società Finanziaria Internazionale (IFC). In questi casi gli oneri che ne derivano sono valutati in 70 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024.
> Il Testo della Legge di Bilancio 2020
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