UE: proroga all'Italia per le emissioni inquinanti
Lo scorso settembre, relativamente alla prima richiesta dell'Italia, la Commissione aveva approvato una proroga per le emissioni di PM 10 in 5 zone, sollevando obiezioni per le rimanenti 62 zone segnalate.
Le particelle sospese sono emesse principalmente dagli scarichi industriali, dai veicoli e dagli impianti di riscaldamento domestico. La legislazione europea ha stabilito i seguenti parametri di riferimento per le emissioni di PM 10:
- uno basato sulla concentrazione media giornaliera (50 µ g/m³, valore che non deve essere superato per più di 35 volte in un anno civile);
- uno fondato sulla media annua (40 µ g/m³).
"La direttiva UE sulla qualità dell'aria del 2008", ha affermato il Commissario all'ambiente, Stavros Dimas, "riconosce le difficoltà che alcuni Stati membri hanno incontrato per conformarsi agli standard sul PM 10", e prevede pertanto delle proroghe temporanee. La Commissione si aspetta tuttavia che gli Stati membri si impegnino per conformarsi tempestivamente alla normativa europea.