Economia blu: UE finanzia 23 progetti per oceani puliti e sicuri
Stanziati 300 milioni di euro per la realizzazione di 23 progetti dedicati all'inquinamento degli oceani, all'economia blu, alla ricerca marina e marittima. Lo ha annunciato la Commissione UE a Bali in occasione della conferenza Our Ocean.
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La Commissione europea ha annunciato iniziative finanziate dall'UE per un totale di 300 milioni di euro, tra cui progetti che si prefiggono di combattere l'inquinamento da plastica, migliorare la sostenibilità dell'economia blu e sostenere la ricerca e la sorveglianza marittima. Questo importante contributo si aggiunge ai 550 milioni di euro già stanziati in occasione della conferenza Our Ocean dell'anno scorso, organizzata dell'Unione europea a Malta.
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L'Alta rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini ha dichiarato: "Le condizioni dei nostri oceani richiedono un'azione globale e decisa. Con 23 nuovi impegni, l'Unione europea porta avanti i suoi sforzi a favore di oceani sicuri, puliti e gestiti in modo sostenibile. Nessun paese, da solo, può riuscire in quest'impresa. Serviranno determinazione, coerenza e collaborazione, all'interno e all'esterno dell'Unione, ed è in questo spirito che oggi rinnoviamo l'impegno a proteggere i nostri oceani.
Karmenu Vella, Commissario per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, ha affermato: "Abbiamo bisogno degli oceani e gli oceani hanno bisogno di noi. Dobbiamo ridurre con urgenza i rifiuti marini e le altre fonti di inquinamento, mettere fine alla pesca illegale e sostenere i fragili ecosistemi marini. Dobbiamo anche sviluppare l'economia blu, creando posti di lavoro e una crescita sostenibili, avvalendoci della ricerca d'avanguardia e delle nuove tecnologie. Ecco perché stiamo prendendo questi nuovi impegni."
23 nuovi impegni a favore dei nostri oceani
Nel corso della conferenza Our Ocean, che quest'anno si è svolta a Bali, l'UE ha assunto 23 nuovi impegni volti a migliorare le condizioni dei nostri oceani e a valorizzarne il potenziale. Tra essi spiccano 100 milioni di euro destinati a progetti di ricerca e sviluppo per contrastare l'inquinamento da plastica e 82 milioni di euro destinati ad attività di ricerca marina e marittima, come ad esempio valutazioni degli ecosistemi, mappatura dei fondali e sistemi di acquacoltura innovativi.
La nuova azione dell'UE prevede anche un investimento di 18,4 milioni di euro finalizzato a migliorare la sostenibilità dell'economia blu europea, vale a dire quei settori economici che dipendono dall'oceano e dalle sue risorse.
Copernicus, il programma di punta dell'UE dedicato all'osservazione della Terra, occupa un posto di primo piano nell'elenco dei nuovi impegni. Il suo campo di intervento sarà ampliato grazie a una dotazione 12,9 milioni di euro per la sicurezza marittima e la ricerca sui servizi ambientali costieri, che va ad aggiungersi ai 27 milioni di euro di fondi già stanziati a favore di Copernicus durante la conferenza Our Ocean 2017. Grazie al suo sistema di sorveglianza marittima, Copernicus ha svolto un ruolo essenziale nel quadro degli impegni dell'UE in materia di sicurezza marittima e applicazione della legge.
Elżbieta Bieńkowska, Commissaria per il Mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le PMI, ha dichiarato: "L'osservazione della Terra aiuta i cittadini di tutto il mondo a lottare contro i cambiamenti climatici, vigilare sull'economia blu e sull'inquinamento marino o far fronte alle catastrofi naturali. Sono fiera di poter dire che il progetto spaziale Copernicus è un'eccellenza dell'Unione europea. Ha avuto un incredibile successo nel sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per mantenere gli oceani sicuri, puliti e stabili dal punto di vista ambientale."
L'UE non si sta mobilitando solo sul proprio territorio, ma anche a livello internazionale. Nell'ambito degli impegni presi, la Commissione avvierà una collaborazione con il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente e altri partner internazionali al fine di varare una coalizione di acquari impegnata a lottare contro l'inquinamento da plastica. Il problema dei rifiuti marini nel sud-est asiatico (in particolare in Cina, Indonesia, Giappone, nelle Filippine, a Singapore, in Thailandia e in Vietnam) sarà affrontato tramite un progetto da 9 milioni di euro finanziato dall'UE. Altri 7 milioni di euro saranno riservati alla protezione degli ecosistemi marini nella regione.
Impegni mantenuti
Con due anni di anticipo rispetto al termine inizialmente fissato, il 10% di tutte le acque dell'UE è già stato designato come zona marina protetta. Con una gestione efficace, un finanziamento adeguato e una rigorosa applicazione della legislazione pertinente, le zone marine protette possono apportare benefici tanto dal punto di vista economico quanto da quello della conservazione.
La conferenza Our Ocean 2017, tenutasi a Malta, ha costituito un punto di svolta: sia le risorse mobilitate che gli interventi messi in cantiere sono senza precedenti. L'Unione europea ha già realizzato quasi la metà dei 35 impegni assunti durante la conferenza dello scorso anno, con un impegno finanziario di 300 milioni di euro.
Ora sta lavorando con l'Indonesia e altri futuri paesi ospitanti per mantenere vivo lo slancio verso mari più puliti e più sicuri.
Informazioni generali
La conferenza Our Ocean si svolge ogni anno con l'obiettivo di sollecitare impegni concreti da parte di governi, aziende e organizzazioni non governative. In occasione delle edizioni precedenti, organizzate dai governi di Malta (2017), degli Stati Uniti (2014, 2016) e del Cile (2015), è stata presa un'ampia gamma di impegni e sono stati stanziati svariati miliardi di euro.
Questi impegni sono solo uno dei modi con cui la Commissione europea si adopera per accelerare la transizione verso l'economia circolare. Il 16 gennaio 2018 ha adottato la prima strategia sulla plastica a livello europeo. Il 28 maggio sono state presentate nuove norme di portata unionale per i 10 prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d'Europa e per gli attrezzi da pesca perduti e abbandonati, una proposta approvata dal Parlamento europeo il 23 ottobre. Nello stesso tempo si è svolta la campagna di sensibilizzazione "Pronti al cambiamento", attivamente sostenuta da molti acquari.