UE: il futuro della Politica Agricola Comune (PAC) dopo il 2013
Nel corso del workshop, il Presidente della Commissione Agricoltura, Paolo De Castro, ha interrogato il Commissario per l'Agricoltura, Mariann Fisher Boel, su una comunicazione non ufficiale intitolata "Un'agenda di riforma per un'Europa globale - Riformare il budget, cambiare l'Europa". Il documento, nonostante la sua non ufficialità, è stato al centro di un lungo dibattito mediatico, poichè propone tagli consistenti alle risorse della PAC.
Mariann Fisher Boel ha negato di aver appoggiato l'Agenda, affermando che il documento "è stato cestinato ed è compito della prossima Commissione presentare le proprie opinioni" sulla riforma del budget della PAC. Il Commissario ha proseguito sostenendo di "credere fermamente nella necessità di una solida PAC per il futuro", e ha citato alcuni obiettivi della Politica Agricola Comune dopo il 2013:
- cambiamento climatico e gestione dell'acqua;
- sicurezza alimentare;
- gestione del territorio;
- sviluppo rurale.
Tali obiettivi possono essere raggiunti reinventando gli strumenti di intervento, ha sottolineato José Bové (vice-presidente della Commissione Agricoltura), non smantellandoli; risulta quindi, ha sottolineato Paolo De Castro, essere paradossale la proposta di riduzione dei fondi.
L'UE dovrebbe garatire agli agricoltori la libertà di rispondere in maniera competitiva ai segnali del mercato, ha continuato Mariann Fisher Boel, evidenziando la necessità di creare una "rete sicura che non scoraggi la competitività".
Nel corso del workshop la Commissione Agricoltura ha inoltre approvato all'unanimità un'interrogazione orale per la Commissione sulle risorse destinate alla PAC, e sulla possibilità di "rinazionalizzare" tali risorse.
Il discorso di Mariann Fischer Boel: "The Future of the Common Agriculture Policy after 2013"