Lazio: 55 milioni di euro per riqualificare 75 stazioni ferroviarie
Il progetto prevede l'installazione di sistemi di protezione e sicurezza (colonnine Sos e videosorveglianza), l'illuminazione e la sistemazione delle aree interne ed esterne con particolare attenzione alle nuove tecnologie. Tra le priorità spicca il miglioramento dei servizi alla clientela con attività non strettamente legate al servizio ferroviario, come bar, asili o esercizi commerciali. Sono state inoltre individuate aree in cui nasceranno attività commerciali e servizi pubblici aperti anche fino a tarda sera.
L'obiettivo è rendere le 75 stazioni oggetto del provvedimento presidi funzionanti tutto il giorno, luoghi di aggregazione che rispondono all'esigenza di integrare il più possibile le stazioni nella vita dei centri abitati; non solo luoghi riservati a pendolari e viaggiatori occasionali, quindi, ma anche a disposizione di persone impegnate in diverse attività.
Anche per questo e' prevista l'integrazione di sistemi informativi e interattivi, con la possibilità di beneficiare di postazioni wi-fi. Il funzionamento delle attrezzature sarà garantito da impianti a basso impatto ambientale, con l'uso di pannelli fotovoltaici, o solari, o altri sistemi energetici alternativi. Fonti di energia rinnovabile che saranno affiancati da altri sistemi ecocompatibili che prevedano, ad esempio, il recupero delle acque piovane o l'uso di materiali riciclati.
Sono state individuate anche le stazioni di particolare pregio storico o architettonico per le quali sono previsti interventi di restauro e consolidamento strutturale delle parti degradate e l'eliminazione o sostituzione delle aggiunte architettoniche senza qualità.
Il progetto include anche la presenza di presidi della Protezione Civile con postazioni 118 nelle stazioni di Pianabella di Montelibretti (Fr1) Palombara-Marcellina (Fr2), Santa Maria delle Mole (Fr4), Pavona (Fr4) e Anzio (Fr8).