UE: la Commissione vara un nuovo piano anti-disoccupazione
Davanti al crollo del Pil che nei primi tre mesi dell’anno e’ sceso del 2,5% rispetto all’ultimo trimestre 2008, la Commissione europea corre ai ripari e annuncia quello che il Presidente dell’istituzione Ue, Jose Manuel Barros, ha definito il Piano di ripresa sociale per l'emergenza occupazione.
L’esecutivo europeo ha annunciato l’intenzione di restringere i tempi per l’erogazione dei 19 miliardi di euro dei finanziamenti pianificati del Fondo sociale europeo destinati ad aiutare i cittadini a mantenere il proprio posto di lavoro o a trovare una nuova occupazione tramite programmi di riqualificazione professionale, promuovendo l'imprenditorialità e migliorando i servizi di collocamento pubblici. Inoltre per il periodo 2009-2010 Bruxelles anticiperà gli stanziamenti così da rimborsare agli Stati membri il 100% delle spese dichiarate, allo scopo di accelerare la realizzazione di progetti a sostegno dell’occupazione.
L’Ue ha poi annunciato l’intenzione di destinare 100 milioni di euro dell'attuale bilancio comunitario, a cui si sommeranno i finanziamenti degli istituti finanziari internazionali, in particolare della Banca Europea per gli Investimenti così da raggiungere una cifra superiore ai 500 milioni di euro, da destinare alla creazione di un nuovo sistema di microcrediti dell'Ue.
Il microcredito permetterà ai soggetti che rischiano di non ottenere fondi, ad esempio perché disoccupati, di avviare un'attività e promuoverà quindi l'occupazione nel settore delle microimprese colpite dalla stretta creditizia.
La strategia annunciata da Bruxelles prevede inoltre di:
- Garantire almeno 5 milioni di contratti di apprendistato in tutta l'UE ai giovani a rischio di disoccupazione e definire gli obiettivi per offrire ai giovani disoccupati tempestive opportunità di formazione o lavoro.
- Sostenere programmi, anche grazie al FSE, per favorire l'occupazione attraverso formazione e lavoro a tempo parziale.
- Garantire un aiuto immediato ai disoccupati, per evitare il protrarsi della loro condizione e l'obsolescenza delle pertinenti abilità professionali, ad esempio con proposte finalizzate ad offrire tempestive opportunità di formazione o lavoro a ciascun disoccupato: entro 1 mese per i giovani di età inferiore a 20 anni, entro 2 mesi per i giovani di età inferiore ai 25 anni ed entro 3 mesi per le persone di età superiore a 25 anni. Il FSE dovrebbe coadiuvare il conseguimento di questi obiettivi "nuovo inizio".
- Aiutare i cittadini più svantaggiati a ritornare nel mondo del lavoro, ad esempio mediante una riduzione dei costi del lavoro extrasalariali, incentivi alle assunzioni e la promozione di opportunità di lavoro a bassa qualifica come i servizi alle famiglie e i servizi di assistenza.
- Istituire un nuovo servizio online "match and map" per aiutare chi cerca lavoro a correlare le proprie abilità con le offerte di lavoro in tutta Europa, attraverso l'esistente portale europeo del lavoro EURES, e garantire ai disoccupati che cercano lavoro in un altro Stato membro il sussidio di disoccupazione a cui avrebbero diritto nel loro paese di residenza, per almeno 6 mesi.
- Dedicare particolare attenzione alla riqualificazione professionale per meglio rispondere alle necessità del mercato del lavoro; parallelamente la Commissione procederà a un'analisi settoriale del mercato del lavoro comunitario attuale e futuro, tenendo anche conto delle qualifiche nel campo delle tecnologie pulite.
- Fornire istruzioni pratiche per aiutare le imprese, i lavoratori e i loro rappresentanti a gestire meglio e in modo proattivo la ristrutturazione aziendale.
- Predisporre una guida per la formazione nelle piccole imprese per aiutare le PMI a mantenere e a ottenere le abilità di cui necessitano.
Il piano presentato dall’esecutivo europeo è il risultato del recente vertice Ue sull'occupazione del 7 maggio e sarà portato sul tavolo del prossimo Consiglio dei capi di Stato e di governo del Vecchio continente che si riuniranno il 18 e 19 giugno prossimo.