UE: nuova classificazione delle zone agricole caratterizzate da svantaggi naturali
La Commissione, con l’aiuto di esperti scientifici, ha individuato otto parametri pedoclimatici (cioè relativi al suolo e al clima) che formeranno la base per una classificazione chiara e oggettiva di tali zone.
Attualmente, nell’insieme dell’UE si conta oltre un centinaio di criteri nazionali, molto diversi tra loro, utilizzati per valutare se una zona abbia diritto a beneficiare dell'indennità zone svantaggiate. Questa varietà è stata additata dalla Corte dei conti come potenziale fonte di discriminazione.
Secondo la Commissione il mantenimento di un’attività agricola sostenibile nelle zone in cui la coltivazione della terra è resa particolarmente difficile dalle condizioni del suolo e del clima appare essenziale per la conservazione del paesaggio, degli habitat naturali e della biodiversità, la prevenzione degli incendi boschivi e una migliore gestione del suolo e delle risorse idriche.
Le sovvenzioni dell’UE finalizzate al mantenimento dell’agricoltura in queste aree dovrebbero essere riservate alle zone caratterizzate da svantaggi naturali considerevoli e particolarmente pregiudizievoli per l’agricoltura.
Anche le modalità di assegnazione delle indennità alle aziende agricole dovrebbero essere mirate laddove è maggiore il rischio di abbandono della terra.
Tuttavia, la Commissione ha bisogno di ulteriori dati per valutare la fattibilità di questa nuova metodologia di classificazione. Gli Stati membri sono perciò invitati a realizzare simulazioni, sulla base di dati nazionali, per testare l’applicabilità di questi parametri. Le autorità nazionali devono trasmettere alla Commissione i risultati delle simulazioni entro il 21 ottobre 2009.
Il nuovo sistema di classificazione dovrebbe essere operativo nel 2014; nel frattempo rimane in vigore l’attuale sistema.
(Fonte: Europe Press Releases)