Sisma: in arrivo gare per le strade da 1,4 miliardi
Il Commissario al sisma, Guido Castelli, ha annunciato che durante il mese di giugno sono in partenza gare Anas per 1,4 miliardi, con l'obiettivo di migliorare la viabilità viaria delle quattro regioni colpite dal sisma 2016, utilizzando le risorse del Fondo Complementare al PNRR.
Gli investimenti per il miglioramento delle strade italiane - soprattutto quelle delle aree interne - sono stati collocati infatti nel Fondo Complementare al Recovery plan, dal momento che, per motivi legati alla sostenibilità ambientale, il PNRR non copre interventi infrastrutturali stradali. Considerando però la conformazione geografica italiana, per molte aree del nostro Paese la viabilità su strada è l’unica ancora disponibile. Per questo il precedente governo ha deciso di prevedere comunque interventi di messa in sicurezza delle strade del Paese, con particolare riguardo a quelle che transitano per le aree più interne o periferiche.
Tra questi interventi figurano anche quelli destinati al cratere del sisma 2016, dislocati tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Interventi che puntano a migliorare e potenziare la viabilità di queste aree e che, secondo quanto annunciato dal Commissario Castelli, hanno come data importante da segnare in calendario quella di giugno 2023.
Per approfondire: Cosa prevede il PNRR per il sisma?
Le gare PNRR per il cratere sismico
Il Commissario al sisma ha infatti annunciato che a giugno sono in partenza appalti stradali per 1,4 miliardi di euro. Si tratta, di investimenti che saranno gestiti da Anas, pronta a pubblicare “le gare relative sia agli interventi del Commissario Straordinario per la Salaria, sui tratti di statale danneggiati dal terremoto, sia a quelli finanziati dal Piano Nazionale Complementare al PNRR per i crateri sismici 2009 e 2016”, ha spiegato Castelli.
Per quanto concerne la Salaria - una delle arterie principali che attraversa una larga parte del cratere del 2016 - si prevede l’apertura di cantieri sia nel Lazio che nelle Marche. In particolare, nel Lazio “tra i primi bandi ad essere pubblicati, ci sarà quello dell’adeguamento a 4 corsie della Salaria nel tratto che collega Roma a Rieti”, spiegano dagli uffici del Commissario. Un investimento che vale mezzo miliardo di euro e che renderà più scorrevole e sicuro il collegamento tra il capoluogo sabino e la Capitale. “A seguire - prosegue la nota ufficiale del Commissario al sisma - sempre sulla Salaria sarà pubblicata la gara per il tratto Antrodoco-Micigliano, in cui verranno eliminate le tante curve pericolose presenti ed il passaggio a livello, con un investimento di circa 100 milioni. Infine verrà appalto il secondo lotto della variante di Trisungo ad Acquasanta Terme nelle Marche. Un investimento da 360 milioni di euro che completa l’adeguamento della statale nelle Marche”.
Sempre per le Marche sarà pubblicato anche il bando per “la realizzazione della Pedemontana di Ascoli, che collegherà la Salaria alla superstrada SS77. Un investimento di 300 milioni di euro che si aggiunge ai 100 milioni già appaltati”.
Per la regione Umbria, invece, le gare in programma interesseranno il completamento dell’adeguamento della S.S. 685. Parliamo di appalti dal valore di 66 milioni di euro, compreso il tratto di Serravalle.
Infine, in Abruzzo è prevista una gara per la galleria di completamento del V lotto della S.S. 260 l’Aquila-Amatrice a Montereale da 90 milioni di euro di investimento, e per il primo lotto del collegamento Ascoli-Teramo lungo la S.S. 81 ad Ancarano.
Come ha spiegato Castelli, “la viabilità è un tema cruciale per il futuro dell’Appennino centrale”. Per questo, ha sottolineato il Commissario “insieme alla ricostruzione degli edifici, nel mio mandato e su indicazione del Governo, abbiamo previsto di concentrarci anche sullo sviluppo e rilancio di questi territori". In tale contesto, “un tassello fondamentale dell’azione del Commissario è dedicato agli interventi di miglioramento e adeguamento delle strade”, su cui Castelli conta “di reperire ulteriori risorse”, così da “affrontare una nota e annosa arretratezza infrastrutturale che va colmata senza ulteriori indugi, in modo che sia più semplice vivere e lavorare nelle aree interne del Centro Italia”.
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