Via al Fondo da 665 milioni a sostegno degli obiettivi PNRR delle grandi città
Luce verde per il Fondo previsto dal decreto Aiuti 50-2022 che stanzia 665 milioni di euro per rafforzare gli obiettivi del PNRR affidati a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova.
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Il ministero dell’Interno ha infatti pubblicato il decreto ministeriale (DM) del 31 agosto 2022 che istituisce il Fondo, disciplinando anche le modalità di gestione e revoca delle risorse.
Come funziona il Fondo per il PNRR delle grandi città?
Istituito dall’articolo 42 del DL 50-2022, il Fondo ha l’obiettivo di rafforzare gli interventi del PNRR da parte dei Comuni con più di 500mila abitanti, una soglia abbassata durante il passaggio in Parlamento - rispetto a quella originaria di 600mila abitanti - al fine di includere anche Genova.
I 665 milioni di euro stanziati per il Fondo, infatti, sosteranno gli obiettivi PNRR delle sei più grandi città italiane, prevedendo il seguente riparto (a monte) delle risorse:
- Roma: 258 milioni di euro,
- Milano: 129 milioni,
- Napoli: 85 milioni,
- Torino: 80 milioni,
- Palermo: 60 milioni,
- Genova: 53 milioni.
Il Fondo opera in conformità con le tempistiche proprie del Recovery plan. Come il PNRR, infatti, anche il Fondo previsto dal decreto Aiuti resterà in azione fino al 2026, con il seguente riparto delle risorse su base quadriennale: 325 milioni di euro per il 2023, 220 milioni di euro per il 2024, 70 milioni di euro per il 2025 e 50 milioni per il 2026.
Il collegamento con il PNRR non si limita, però, alle sole tempistiche. A tutti gli interventi che verranno finanziati dal Fondo, infatti, si applicheranno le procedure di semplificazione previste per il Recovery stabilite dal decreto Semplificazioni (DL 77-2021).
Quali sono gli interventi coperti dal Fondo per le grandi città?
L’articolo 42 del DL 50-2022 demanda a successivi decreti del ministero dell’Interno la disciplina delle modalità di monitoraggio, erogazione e rendicontazione delle risorse, nonché la definizione del Piano degli interventi per ciascuna città.
A tal fine, quindi, il Viminale ha pubblicato il DM del 31 agosto 2022 - in fase di pubblicazione in Gazzetta ufficiale - che oltre a stabilire la gestione delle risorse, elenca anche il Piano degli interventi finanziati per ciascuna città.
Partendo dalla Capitale, scorrendo l’Allegato 1 del decreto del 31 agosto, emerge come Roma abbia dato priorità alla questione rifiuti. Dei 258 milioni stanziati, infatti, il Campidoglio ha deciso di usare:
- 60,5 milioni di euro per la realizzazione di 10 Centri di raccolta e di 4 impianti di trattamento dei rifiuti (2 biodigestori frazione organica e 2 impianti trattamento carta e plastica);
- 127,4 milioni di euro per il Distretto di economia circolare (W4C: Waste for Circular).
Il resto delle risorse (70 milioni di euro) sono destinate invece al deposito tranviario di Via Severini.
I fondi destinati a Napoli, invece, andranno soprattutto ad interventi di rigenerazione urbana, con la riqualificazione ad esempio di alcuni edifici e parchi iconici della città (la Villa comunale o il Virgiliano), nonché per il completamento della Linea 1 della metro o la riqualificazione di Scampia, solo per citarne alcuni.
Grande spazio alla rigenerazione urbana anche a Milano. Il Piano di interventi del capoluogo lombardo prevede infatti 10 progetti che spaziano dall’abbattimento delle barriere architettoniche, alla mobilità sostenibile (percorsi ciclopedonali e tramvie), fino ad interventi specifici in alcuni quadranti della città.
Secondo una prassi ormai consolidata, qualora i Comuni non dovessero utilizzare le risorse secondo il cronoprogramma definito per ciascun intervento, i fondi saranno revocati.
Consulta il DM del 31.08.2022
Consulta l'Allegato 1 del DM del 31.08.2022
Photocredit: Campania Digital Summit - Foto di Daniel Eliashevsky