Codice Appalti - novita' su deroghe, project financing e PPP
Stop alla pratica degli appalti in deroga alle norme ordinarie in materia e istituzione di un'Agenzia per il project financing e i partenariati pubblico-privato.
Stop alla pratica degli appalti in deroga alle norme ordinarie in materia e istituzione di un'Agenzia per il project financing e i partenariati pubblico-privato. Sono alcuni degli emendamenti al disegno di legge sul nuovo Codice dei contratti e delle concessioni pubbliche presentati in commissione Lavori pubblici al Senato.
Il nuovo testo base del ddl
La scorsa settimana i due relatori del disegno di legge delega per il recepimento delle direttive europee in materia di appaltie per l'adozione di un nuovo Codice dei contratti e delle concessioni pubbliche, Stefano Esposito (Pd) e Lionello Marco Pagnoncelli (Fi), hanno presentato un nuovo testo base del ddl, con una serie di novità rispetto al provvedimento varato a fine agosto dal Consiglio dei Ministri.
Tra queste, il potenziamento del ruolo dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), che oltre a svolgere funzioni di vigilanza nel settore degli appalti pubblici e delle concessioni, “comprendenti anche poteri di controllo, raccomandazione, intervento cautelare e sanzionatorio", dovrebbe occuparsi anche dell'adozione di “atti di indirizzo quali linee guida, bandi-tipo, contratti-tipo ed altri strumenti di regolamentazione flessibile, anche dotati di efficacia vincolante".
Il nuovo testo base affida inoltre all'Autorità guidata da Raffaele Cantone la gestione di un sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, diretto a valutarne la capacità tecnico-organizzativa, e del futuro Albo nazionale dei componenti delle commissioni giudicatrici di appalti pubblici e concessioni.
Gli emendamenti
Mercoledì è scaduto invece il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge delega. Tra le proposte di modifica presentate dal relatore Esposito vi è una norma che mira a superare la stagione degli appalti in deroga alle norme ordinarie e quindi assegnati con affidamento diretto o mediante trattativa privata. La deroga alle procedure ordinarie, in base all'emendamento, dovrebbe essere possibile solo in casi eccezionali, ad esempio per lavori urgenti a seguito di calamità naturali, e sottoposta a stretto controllo.
Proposta anche l'istituzione di un'Agenzia per il partenariato pubblico-privato, che assumerebbe anche i compiti dell'Unità tecnica project financing della Presidenza del Consiglio dei Ministri e gestirebbe in maniera centralizzata i bandi di gara relativi a infrastrutture pubbliche da realizzare con il contributo di capitali privati. Inoltre, per gli interventi cui partecipano soggetti privati, l'ipotesi è di concedere l'affidamento solo a seguito dell'ottenimento di tutte le autorizzazioni e dei pareri necessari all'avvio dei lavori entro la fase di aggiudicazione. Infine, vi è la proposta di rafforzare gli studi di fattibilità per verificare l'effettiva copertura finanziaria dei progetti.
Altri emendamenti riguardano:
- la creazione di un Albo nazionale dei responsabili lavori, dei direttori dei lavori e dei collaudatori;
- la possibilità di ricorrere all'appalto integrato solo per le opere in cui la componente innovativa o tecnologica superi in valore il 70% dell'importo totale dei lavori;
- l'individuazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa quale criterio preferenziale per l'aggiudicazione degli appalti pubblici;
- la riorganizzazione del sistema AVCpass, la banca dati gestita dall'ANAC che permette alle stazioni appaltanti e agli enti aggiudicatori di verificare i requisiti degli operatori economici per l’affidamento dei contratti pubblici;
- nuove norme per limitare le varianti in corso d'opera, distinguendo nettamente quelle sostanziali da quelle che non lo sono;
- la pubblicità degli avvisi e dei bandi di gara, sia in modalità cartacea che digitale.
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Il nuovo testo del disegno di legge delega sulla riforma degli appalti