Bonus, ristori e garanzie: tutte le misure del decreto Aiuti in Gazzetta ufficiale
E' entrata in vigore il 16 luglio, la legge n. 91-2022, conversione del decreto Aiuti n. 50-2022 con le nuove misure per far fronte all'aumento dei prezzi dell'energia, al caro materiali e all'impatto della guerra in Ucraina su famiglie e imprese che ha innescato la crisi di Governo.
Via libera del Parlamento al DEF 2022
Il testo del ddl di conversione del decreto Aiuti - probabile ultimo atto del Governo Draghi - è stato approvato dal Senato il 14 luglio con 172 voti a favore, 39 contrari e nessun astenuto.
Ecco una panoramica di tax credit, bonus, contributi e garanzie previsti dal decreto 50-2022.
Guida al decreto Aiuti
- Bonus energia, cantieri e Superbonus
- Garanzie e ristori per le imprese
- Tax credit 4.0 e cinema
- Internazionalizzazione e attrazione investimenti
- Bonus 200 euro a lavoratori e pensionati
- Sostegno agli enti territoriali e accoglienza rifugiati
- Il testo della legge n. 91-2022 conversione del dl Aiuti
Bonus energia, cantieri e Superbonus
Un primo blocco di misure va finanziare gli interventi nel campo dell'energia, con l'obiettivo sia di contenere l'aumento dei prezzi che di facilitare la realizzazione di nuovi impianti e quindi aumentare la produzione energetica nazionale.
Vi rientrano il rafforzamento dei crediti d’imposta in favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas, con l'innalzamento delle rispettive aliquote, e l'estensione al primo trimestre dell’anno 2022 del contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle imprese a forte consumo di gas naturale.
Prorogato al secondo trimestre solare 2022 anche il credito di imposta, pari al 20% della spesa per l’acquisto del carburante, riservato dall’articolo 18 del decreto-legge n. 21 del 2022 alle imprese di agricoltura e pesca; in questo caso, però, la proroga si limita alle sole imprese esercenti la pesca.
Quanto al bonus sociale energia elettrica e gas, la legge di conversione del dl Aiuti stabilisce che per il terzo trimestre dell'anno 2022 le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e a quelli in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale, riconosciute sulla base del valore ISEE, sono rideterminate dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA).
Fronte trasporti, al credito d’imposta pari al 28% delle spese sostenute dagli autotrasportatori nel primo trimestre di quest'anno il Parlamento ha aggiunto la previsione di aiuti per un milione di euro a favore delle imprese esercenti il trasporto passeggeri con autobus di classe ambientale euro V e euro VI.
Previste nuove semplificazioni per velocizzare le autorizzazioni relative alla realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile e la possibilità - previa autorizzazione di Bruxelles - di concedere aiuti per la produzione da fonti rinnovabili nel settore agricolo anche oltre l'autoconsumo. Ulteriori disposizioni puntano invece a facilitare la realizzazione di opere che possano incrementare la capacità di rigassificazione nazionale.
Tax credit e rateizzazione bollette: le misure per le imprese contro il caro energia
Il decreto stanzia ingenti risorse per assicurare l'avanzamento delle opere pubbliche avviate nonostante il caro materiali e l’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’energia e prevede semplificazioni per accelerare i cantieri per la banda ultralarga e una norma volta a introdurre poteri sostitutivi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche su richiesta del MISE, per sbloccare le autorizzazioni che frenano gli investimenti produttivi di importo superiore a 50 milioni di euro.
Novità anche in materia di Superbonus, con la possibilità di ottenere la detrazione del 110%, in relazione agli interventi su unità immobiliari effettuati da persone fisiche (edifici unifamiliari) realizzati entro il 31 dicembre 2022, a condizione che al 30 settembre 2022 (e non più entro il 30 giugno 2022) siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Previsti ritocchi anche sul meccanismo di cessione del credito, per consentire alle banche di cedere i crediti a non retail, quindi a clienti professionali privati che abbiano un conto corrente con la stessa o con la banca capogruppo, senza vincoli numerici.
Garanzie e ristori per le imprese
Il decreto Aiuti interviene poi per sostenere la liquidità delle imprese. Previo via libera della Commissione europea, sono previste garanzie SACE a condizioni di mercato in favore di banche e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito che concedano finanziamenti alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina.
Parallelamente, sono prorogate fino a fine anno le garanzie SACE ai sensi del Temporary Framework e, grazie all’inserimento nel dl Aiuti del decreto-legge n. 80 del 2022, si dispone un'estensione delle garanzie SACE anche alle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.
La legge di conversione del dl Aiuti autorizza anche l'intervento del Fondo centrale di garanzia nella misura massima del 90% in relazione a finanziamenti che permettano di realizzare obiettivi di efficientamento o diversificazione della produzione o del consumo energetici. A titolo di esempio vi rientrano gli investimenti in rinnovabili, in misure di efficienza energetica che riducano il consumo di energia assorbito dalla produzione economica oppure volte a migliorare la resilienza dei processi aziendali rispetto a oscillazioni eccezionali dei prezzi sui mercati dell’energia elettrica.
Una misura specifica è dedicata alle PMI agricole e della pesca e acquacoltura che abbiano registrato, nel 2022, un incremento dei costi per l’energia, i carburanti o per le materie prime. In questo caso la garanzia, concessa da ISMEA, potrà coprire fino al 100% dell’importo del finanziamento.
A sostegno delle imprese che abbiano perduto fatturato a causa della guerra in Ucraina ci sono anche i contributi a fondo perduto sul modello dei ristori già sperimentati in relazione all'emergenza Covid. Un Fondo da 130 milioni sarà gestito dal MISE per i ristori alla generalità delle imprese, mentre 20 milioni saranno gestiti dal Mipaaf e andranno a rifinanziare il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura istituito dalla legge di bilancio 2021.
Per approfondire: Le agevolazioni per l'agricoltura nel decreto Aiuti
Rifinanziato anche il Fondo IPCEI – Progetti di Comune Interesse Europeo, a supporto della realizzazione di iniziative industriali strategiche: lo stanziamento è pari a 150 milioni di euro per l’anno 2022, a 200 milioni per il 2023 e a 150 milioni di euro per il 2024.
Tax credit 4.0 e cinema
Il decreto Aiuti mette anche mano alle regole del Piano Transizione 4.0 aumentando:
- dal 20% al 50% il tax credit per investimenti in beni immateriali 4.0 realizzati entro il 31 dicembre 2022, o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni,
- dal 50% al 70% (per le piccole imprese) e dal 40% al 50% (per le medie imprese) il tax credit formazione 4.0.
Potenziato anche il tax credit sale cinematografiche: qui l'aliquota è elevata al 40% (per gli anni 2022 e 2023) dei costi di funzionamento delle sale per le grandi imprese e al 60% per piccole o medie imprese. Potenziato dal Parlamento in sede referente anche il credito di imposta per le spese sostenute per la realizzazione di nuove sale, per il ripristino di sale inattive e per l'adeguamento strutturale e tecnologico. Si arriva al 60%, in luogo del 40% previsto a regime.
Bonus fiere e attrazione investimenti
Al Parlamento si deve anche lo stanziamento di 34 milioni per introdurre un buono del valore di 10.000 euro per le imprese con sede operativa nel territorio nazionale che partecipano alle manifestazioni fieristiche internazionali di settore organizzate in Italia. Misura che si aggiunge alla possibilità di attingere al Fondo 394-81 per sostenere con finanziamenti agevolati le imprese esportatrici italiane danneggiate da difficoltà e rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina.
Un apposito Fondo presso il Ministero dello sviluppo economico, con risorse pari a 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, contribuirà invece al potenziamento dell’attività di attrazione degli investimenti esteri.
Attraverso i Patti territoriali dell’alta formazione per le imprese, infine, si punta a creare già nelle Università profili professionali innovativi e altamente specializzati che possano soddisfare i fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e dalle filiere produttive nazionali, in particolare potenziando l'offerta formativa nelle materie STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics.
Per approfondire: Contributi fiere 2022: in arrivo il bonus da 10mila euro
Bonus 200 euro a lavoratori e pensionati
Tra le misure più pesanti del pacchetto ci sono poi le indennità una tantum per lavoratori e pensionati, un bonus da 200 euro che dovrebbe arrivare a 30 milioni di italiani, compresi i lavoratori stagionali, i collaboratori domestici e i titolari di reddito di cittadinanza, con reddito inferiore a 35mila euro nel 2022.
Un ulteriore sostegno alle famiglie verrà dall'incremento con 100 milioni di euro delle risorse del cosiddetto Fondo affitti, il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, e dal bonus da 60 euro per l’acquisto di un abbonamento al trasporto pubblico, finanziato con 79 milioni di euro per il 2022.
In sede referente il Parlamento ha previsto anche la proroga, dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022, dell'indennità riconosciuta in favore dei lavoratori delle aree di crisi industriale complessa della Sicilia, per coloro che abbiano presentato la relativa richiesta nel corso del 2020.
Sostegno agli enti e accoglienza rifugiati
Iniezione di risorse in arrivo anche per Regioni, province, comuni e città metropolitane. Si va dall'incremento di 200 milioni del livello del finanziamento corrente del Servizio sanitario a cui concorre lo Stato fino al Fondo di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024 per province e città metropolitane che hanno subito una riduzione del gettito dell’Imposta provinciale di trascrizione (IPT) o dell'Imposta sulle assicurazioni sulla responsabilità civile auto (RC Auto). Un ulteriore fondo di 60 milioni di euro è previsto, per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, per la gestione delle spese correnti della città metropolitana di Roma, mentre presso il Ministero dell’Interno è istituito un fondo - da 30 milioni di euro per il 2022 e da 15 milioni per l’anno 2023 - finalizzato a favorire il riequilibrio finanziario delle province e delle città metropolitane che sono in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o che si trovano in stato di dissesto finanziario.
Particolare attenzione alle grandi città con popolazione superiore a 500 mila abitanti interessate dagli interventi del PNRR, cui va un Fondo con una dotazione complessiva di 665 milioni di euro per gli anni 2023-2026. Si tratta di Roma (258 milioni di euro), Milano (129 milioni), Napoli (85 milioni), Torino (80 milioni), Palermo (60 milioni) e Genova (53 milioni).
In sede referente il Parlamento ha inoltre stanziato 200 milioni di euro a valere sul FSC 2021-2027 per gli Ecosistemi per l’innovazione al Sud previsti dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, ha incrementato di 40 milioni di euro il Fondo destinato a promuovere specifiche strategie d’intervento per contrastare l’inquinamento dell’aria nella Pianura padana e ha destinato 10 milioni di euro alle province autonome di Trento e Bolzano per gli interventi in conto capitale connessi al PNRR.
Altri fondi sono volti a gestire l'arrivo dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina, tra cui i 40 milioni destinati al Dipartimento della protezione civile per incrementare le disponibilità delle forme di accoglienza diffusa e i destinatari delle forme di sostegno economico e i 27 milioni in favore delle regioni per l’erogazione dell’assistenza sanitaria a richiedenti e titolari della protezione temporanea.
Le Autorità di gestione dei Programmi operativi cofinanziati dai fondi strutturali europei 2014-2020 e dal Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti possono inoltre richiedere il cofinanziamento UE del 100% per le spese dichiarate nelle domande di pagamento nel periodo contabile che decorre dal 1° luglio 2021 fino al 30 giugno 2022, comprese le spese emergenziali sostenute per far fronte alle sfide migratorie conseguenti alla crisi Ucraina.
Il testo della legge n. 91-2022 in Gazzetta ufficiale
Legge n. 91-2022 conversione del dl 50-2022
Testo del decreto-legge n. 50-2022 coordinato con la legge di conversione n. 91-2022