Bonus Investimenti Sud – circolare Entrate 12/E-2017 su credito d'imposta

Credito d'imposta MezzogiornoI chiarimenti delle Entrate sulle modifiche al credito d'imposta per gli investimenti previste dal decreto Mezzogiorno. Approvato il nuovo modello di comunicazione.

Decreto Mezzogiorno - nuovo credito d'imposta per investimenti al Sud

Decreto Mezzogiorno – emendamento Governo a bonus investimenti Sud

Dal 1° marzo, data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Mezzogiorno, sono operative una serie di modifiche che potenziano il credito d'imposta per l’acquisizione di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. Ora l'Agenzia delle Entrate chiarisce ulteriormente le novità introdotte dalla legge n.18-2017, con la circolare n. 12/E del 13 aprile 2017.

Bonus Investimenti Sud – novita' su credito d'imposta beni strumentali

Le modifiche al credito d'imposta per il Mezzogiorno

Le novità introdotte dalla legge n. 18-2017 comprendono:

  • l'ammissibilità dell'intero territorio della Sardegna al credito d’imposta, alla luce della recente decisione con cui la Commissione europea ha accolto la richiesta del Governo italiano di includere l’intera regione come “zona a”, con un massimale standard di intensità di aiuto del 25% per le grandi imprese, a decorrere dal 1º gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2020;
  • l’aumento delle aliquote applicate al credito d’imposta fino alla misura massima prevista dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020, con il passaggio dal 10% al 25% per le grandi aziende, dal 15% al 35% per le medie e dal 20% al 45% per le piccole imprese;
  • l’aumento del limite massimo dei costi agevolabili relativi a ciascun progetto di investimento, che sale da 1,5 a 3 milioni di euro per le piccole imprese e da 5 a 10 milioni per le medie imprese, mentre è confermata la soglia di 15 milioni di euro per le grandi imprese;
  • la determinazione del credito d’imposta sulla base del costo complessivo dei beni acquisiti e non più al netto degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo d’imposta per beni ricadenti nelle categorie corrispondenti a quelle agevolabili;
  • la possibilità di cumulare il credito d’imposta con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che insistano sugli stessi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalla normativa Ue.

Il nuovo modello di comunicazione

Con provvedimento dell'Agenzia delle entrate è approvato il nuovo modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.

Il modello - disponibile gratuitamente sul sito dell'Agenzia delle Entrate - è composto dal frontespizio contenente l’informativa sul trattamento dei dati personali, i dati dell’impresa beneficiaria, del rappresentante firmatario della richiesta e del referente da contattare, la rinuncia al credito richiesto o la rettifica di una precedente comunicazione, gli impegni assunti con la sottoscrizione e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, dal quadro A contenente i dati relativi al progetto d’investimento e al credito d’imposta, dal quadro B contenente i dati della struttura produttiva, dal quadro C contenente l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia e dal quadro D contenente l’elenco delle altre agevolazioni concesse o richieste compresi gli aiuti de minimis.

Circolare n. 12/E del 13/04/17

> Modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno

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