Decreto fiscale – cosa prevede, da Equitalia a Voluntary Disclosure
In Gazzetta ufficiale il testo della legge n. 225-2016 di conversione del decreto fiscale
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La legge di conversione del decreto fiscale (dl n. 193 del 22 ottobre 2016, n. 193) n. 225-2016 è entrata in vigore il 3 dicembre.
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Addio a Equitalia
La prima parte del decreto fiscale (articoli 1-3) riguarda il sistema della riscossione, con la soppressione di Equitalia e la sua sostituzione con l'ente strumentale 'Agenzia delle entrate-Riscossione', sottoposto all'indirizzo e alla vigilanza del ministro dell'Economia.
Per effetto delle modifiche apportate nel corso dell'esame parlamentare, Equitalia Giustizia è esclusa dallo scioglimento delle società del gruppo Equitalia e continua a occuparsi della gestione del Fondo unico giustizia. Inoltre, viene prorogata al 30 giugno 2017 la possibilità per gli Enti locali di avvalersi di Equitalia per la riscossione delle proprie entrate.
Comunicazioni Iva
Il secondo Capo (articoli 4-7) contiene misure in materia fiscale, tra cui nuovi obblighi relativi alle comunicazioni IVA da adempiere ogni tre mesi - la comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute e la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche - con sanzioni non penali in caso di omessa, incompleta o infedele comunicazione delle fatture e dei dati delle liquidazioni.
Per l'adeguamento tecnologico a tali obblighi il decreto-legge ha previsto un credito d'imposta pari a 100 euro per i soggetti che, nell'anno precedente a quello in cui il costo è stato sostenuto, hanno realizzato un volume d'affari non superiore a 50mila euro, incrementato di 50 euro a favore dei soggetti che hanno esercitato l'opzione per la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.
Nel corso del passaggio parlamentare i deputati hanno deciso di estendere la possibilità di usufruire del credito d'imposta per l'adeguamento tecnologico anche a coloro che esercitano l'opzione per la fatturazione elettronica tra privati e di attribuire un ulteriore credito d'imposta di 50 euro - per un solo anno - a coloro che esercitano l'opzione per la trasmissione telematica delle fatture elettroniche attraverso il Sistema di interscambio.
In risposta alle critiche delle associazioni dei professionisti e dei commercialisti, inoltre, sono state ridotte le sanzioni amministrative applicabili: in caso di omessa o errata trasmissione delle fatture, si scende da 2 euro per ciascuna fattura, con un massimo di 1.000 euro per ciascun trimestre, a 1 euro, con un massimo di 500 euro, in caso di correzione della trasmissione entro quindici giorni dalla scadenza. In caso di omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni, invece, si applica la sanzione da 500 a 2.000 euro, con riduzione alla metà in caso di trasmissione corretta nei quindici giorni successivi.
Cartelle esattoriali e Voluntary disclosure
Del Capo II fanno parte anche le norme in materia di rottamazione delle cartelle esattoriali, con la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione negli anni compresi tra il 2000 e il 2015, e la riapertura dei termini per la procedura di collaborazione volontaria dal 24 ottobre 2016 al 31 luglio 2017.
La voluntary disclosure è prevista sia per l'emersione di attività estere, sia per le violazioni dichiarative relative a imposte erariali, con riferimento a violazioni commesse fino al 30 settembre 2016.
Durante il passaggio alla Camera sono state aggiunte alcune misure, poi confermate dal Senato. Con l'articolo 7-bis, ad esempio, è stata prevista la soppressione degli studi di settore, in sostituzione dei quali saranno introdotti, dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017, con apposito decreto ministeriale, indici sintetici di affidabilità fiscale, cui sono collegati livelli di premialità per i contribuenti, anche in termini di esclusione o riduzione dei termini per gli accertamenti.
Una serie di disposizioni in materia di semplificazione fiscale sono invece state raccolte nell'articolo 7-quater, con cui, tra le altre cose, le spese di viaggio e trasporto vengono incluse tra le spese deducibili dal reddito di lavoro autonomo, a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017, e si elimina la presunzione legale relativa ai compensi dei professionisti in riferimento ai rapporti bancari, anche con riguardo ai versamenti. Per le imprese viene indicato un parametro quantitativo oltre il quale scatta la presunzione di evasione per i prelievi o i versamenti di importo superiore a 1000 euro giornalieri e a 5.000 euro mensili.
Nuove risorse per occupazione, trasporti, accoglienza e imprese
Nel terzo Capo è previsto il finanziamento di diverse esigenze indifferibili, quali:
- il Fondo Sociale per Occupazione e Formazione, anche ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga (592,6 milioni di euro per l'anno 2016, cui i deputati hanno aggiunto 4 milioni per il 2016 per sostenere gli accordi governativi sottoscritti entro il 31 luglio 2015 concernenti casi di rilevante interesse strategico per l'economia nazionale che comportino notevoli ricadute occupazionali);
- l'operazione di supporto sanitario in Libia "Ippocrate" (17 milioni e 388mila euro per il 2016);
- il contratto di programma - Parte investimenti - di Rete ferroviaria italiana S.p.a (320 milioni di euro per l'anno 2016 e 400 milioni per il 2018);
- la riqualificazione della linea Milano Saronno (16 milioni di euro per l'anno 2016);
- il sistema di trasporto pubblico regionale in Campania e Molise (contributo straordinario pari, rispettivamente, a 600 milioni e 90 milioni di euro per l'anno 2016);
- l'attivazione, la locazione e la gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per stranieri (600 milioni di euro nell'anno 2016 da ripartire tra i Comuni con decreto del Ministro dell'interno);
- il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (895 milioni di euro per l'anno 2016, cui potranno aggiungersi ulteriori 100 milioni di euro a valere sul Programma operativo nazionale Imprese e competitività 2014-2020);
- l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) per la concessione di garanzie volte a favorire l'accesso al credito delle imprese agricole (30 milioni di euro per l'anno 2016);
- il tax credit per il cinema e l'audiovisivo (60 milioni di euro, contro i 30 inizialmente previsti dal decreto-legge, che vanno aggiungersi ai 140 già stanziati per l'anno 2016).
Infine, le disposizioni finanziarie e finali riguardano l’incremento del Fondo per interventi strutturali di politica economica (FISPE) e la copertura degli oneri derivanti dal decreto, oltre alla previsione dell'immediata entrata in vigore del decreto-legge.
> Testo del decreto-legge n. 193-2016 coordinato con la legge n. 225-2016
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