Sisma e altre calamità: le misure della Manovra 2025 per la ricostruzione

Foto di Chris Gallagher da UnsplashSono numerose le misure della Legge di bilancio 2025 che prevedono finanziamenti e interventi relativi alle diverse catastrofi naturali che in questi anni hanno colpito l’Italia. Dal sisma del 2016 dell’Italia centrale, alle alluvioni in Emilia, passando per i Campi Flegrei, ecco gli interventi contenuti nella Manovra 2025 in materia di calamità naturali.

Cosa prevede la Legge di bilancio 2025?

Anche quest'anno la Manovra finanziaria non poteva esimersi dall'intervenire sui diversi fronti ancora aperti delle catastrofi naturali che negli ultimi 15 anni hanno interessato il nostro Paese. Una lunga serie di commi che da un lato prevedono la proroga dei vari stati di emergenza, e dall’altro intervengono in materia di contributi a privati, imprese e Comuni.

In linea generale si sottolinea che, anche nel 2025, continueranno ad essere esclusi, dal computo del patrimonio immobiliare, gli immobili e i fabbricati di proprietà distrutti o non agibili in seguito a calamità naturali. Come risulta dalla relazione tecnica, la disposizione determina oneri, pari a 2 milioni di euro per l’anno 2025, in soli termini di fabbisogno e di indebitamento netto. 

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Il Fondo per la ricostruzione

Una delle misure più rilevanti dal punto di vista della dotazione, prevista nella Legge di bilancio 2025, è poi il Fondo destinato al finanziamento degli interventi di ricostruzione.

Istituito presso il ministero dell’economia e finanze (MEF), il Fondo può contare infatti su un budget pari a 1,5 miliardi di euro per l’anno 2027 e di 1,3 miliardi l’anno a decorrere dall’anno 2028, da ripartirsi, secondo specifiche modalità, attraverso uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare su proposta del capo del dipartimento Casa Italia di concerto con il MEF.

Nell’analizzare la misura, il dossier del Senato sulla Manovra 2025 ricorda che è all’esame della Camera dei deputati il disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, che all’articolo 6, comma 1 prevede l’istituzione presso il MEF - per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri - del Fondo per la ricostruzione, volto al finanziamento degli interventi per i territori colpiti dagli eventi calamitosi per i quali viene dichiarato lo stato di ricostruzione di rilievo nazionale. 

La Manovra 2025 e le misure per i Campi Flegrei 

La nuova Legge di bilancio non poteva ovviamente non occuparsi anche dell’area dei Campi Flegrei, prevedendo il finanziamento degli interventi conseguenti all’analisi di vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio privato.

In tale contesto viena autorizzata la spesa di 20 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029 al fine di favorire la riduzione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio privato con destinazione d'uso residenziale, non oggetto dei contributi già in vigore per la riparazione e la riqualificazione sismica degli edifici residenziali inagibili, ubicato nella zona di intervento (zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico). Tali risorse sono destinate, nello specifico, alla concessione di contributi per la realizzazione degli interventi di riqualificazione sismica in favore dei nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa, sia risultata a maggiore vulnerabilità sismica sulla base degli esiti delle analisi di vulnerabilità sismica dell'edilizia privata.

Il contributo sarà operativo con l’emanazione di un decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare che definirà: i criteri di riparto tra i comuni interessati delle risorse e le modalità di trasferimento agli stessi delle risorse assegnate; le procedure e i criteri di priorità nell'assegnazione dei contributi; le modalità di presentazione delle domande di contributo; i termini di conclusione degli interventi; i tempi e le modalità di rendicontazione da parte dei comuni dei contributi riconosciuti.

Le misure per l’alluvione 2023

La Legge di bilancio 2025 prevede anche delle misure per l’alluvione di maggio 2023 che ha colpito l’Emilia-Romagna, le Marche e la Toscana.

Oltre a prorogare al 31 dicembre 2025 il Commissario straordinario per la ricostruzione, la Manovra prevede ad esempio un intervento per sostenere l’accesso al credito delle ditte sementiere registrate presso il Servizio fitosanitario nazionale nel Registro ufficiale degli operatori professionali. Viene infatti stabilito che fino al 30 aprile 2025 ISMEA - in deroga alla normativa vigente - è autorizzato a concedere le garanzie previste dall’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 102/2004, anche a fronte di finanziamenti a breve, a medio e a lungo termine concessi da banche o da intermediari finanziari. Inoltre, a fronte del rilascio di tali garanzie, sempre ISMEA potrà concedere contributi diretti alla riduzione del costo delle commissioni di garanzia nei limiti previsti dal regolamento (UE) 2023/2831 della Commissione, del 13 dicembre 2023. 

Le misure per il terremoto del 2016

Anche quest’anno la Legge di bilancio mette mano ad alcune delle disposizioni relative al sisma del 2016 che ha interessato i territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria,  prorogando ad esempio anche per il 2025 le agevolazioni previste in favore dei comuni situati nel Centro Italia ricompresi nel cratere sismico 2016/2017, che consistono nella sospensione dei pagamenti delle fatture relative ai servizi di energia elettrica, acqua e gas, assicurazioni e telefonia, con una rateizzazione dei predetti pagamenti e in agevolazioni di natura tariffaria disposte dalle competenti Autorità di regolazione.

Sempre a sostegno dei territori terremotati del 2016, la Manovra proroga anche per l’anno 2025 l’esonero dal pagamento delle utenze riferibili alla “zona rossa” istituita mediante apposita ordinanza sindacale, previsto dall’articolo 2-bis, comma 25 del DL 148/2017.

Inoltre, con la nuova Legge di bilancio arriva anche per il 2025 la sospensione del pagamento delle rate dei mutui concessi dalla CDP ai Comuni dell’area del Cratere Sisma 2016, senza applicazione di sanzioni e interessi.

Prorogato a tutto il 2025 anche il termine di sospensione - in favore dei contribuenti residenti o aventi sede legale nei comuni terremotati - delle rate dei mutui e dei finanziamenti, in caso di omessa informazione da parte delle banche e degli intermediari finanziari della facoltà di ottenere la sospensione delle rate predette. Nello specifico, tale sospensione concerne i pagamenti delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere, ivi incluse le operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario, erogati dalle banche, nonché dagli intermediari finanziari e da CDP, comprensivi dei relativi interessi. Analoga sospensione si applica, altresì, ai pagamenti di canoni per contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto edifici distrutti o divenuti inagibili, anche parzialmente, ovvero beni immobili strumentali all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale, agricola o professionale svolta nei medesimi edifici. La sospensione si applica infine anche ai pagamenti di canoni per contratti di locazione finanziaria aventi per oggetto beni mobili strumentali all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale, agricola o professionale.

Arriva la proroga anche delle norme disciplinanti le esenzioni in favore dei contribuenti residenti o aventi sede legale nei comuni siti nel cratere sismico 2016/2017 dalle imposte di bollo e di registro, nonché dall’IRPEF, dall’IRES, dall’IMU e dalla TASI.

In favore delle attività con sede legale od operativa nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi tra il 2016 e il 2017 nei territori delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo la Manovra ha previsto anche l’esenzione, per l’anno 2025, dal pagamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria nonché dal canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate. 

Inoltre per i soggetti interessati dai terremoti del 2016, la Manovra 2025 proroga di un anno, cioè dal 31 dicembre 2024 fino al 31 dicembre 2025, la concessione del “contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione”. Si tratta - lo ricordiamo- di quel contributo disposto in favore dei nuclei familiari, già percettori del CAS, la cui abitazione principale, abituale e continuativa, sia stata distrutta in tutto o in parte o gravemente danneggiata o sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità in conseguenza degli eventi sismici e abbia formato oggetto di domanda di contributo per gli interventi per il ripristino con miglioramento o adeguamento sismico ovvero per la ricostruzione.

Infine viene prorogato fino al 31 dicembre 2025 il termine di scadenza della gestione straordinaria finalizzata alla ricostruzione e si provvede in tema di assunzioni di personale, per il proseguimento e l'accelerazione dei processi di ricostruzione.

Sisma 2022-2023 in Umbria e Marche

La legge di bilancio 2025 interviene anche a sostegno delle aree di Marche e Umbria interessate dagli eventi sismici che hanno colpito entrambi i territori rispettivamente nel 2022 e nel 2023, prevedendo l’esenzione dall’imposta municipale propria (IMU) fino al 31 dicembre 2025 o, se anteriore, fino all’intervenuta ricostruzione o agibilità, per i fabbricati ad uso abitativo, ubicati in quei territori. 

Nel fare ciò, il provvedimento dispone, però, un limite massimo di spesa nella misura di 110.000 euro per la regione Umbria e 86.400 euro per la regione Marche.

Le misure per Ischia, Catania e Campobasso

Parlando di calamità naturali, la Manovra 2025 interviene anche a favore dell’Isola di Ischia colpita dal sisma del 2017 e dagli eventi alluvionali del 2022, nonché a sostegno dei territori dei comuni della provincia di Campobasso colpiti dagli eventi sismici a far data dal 16 agosto 2018 e dei territori dei comuni della Città metropolitana di Catania colpiti dall'evento sismico del 26 dicembre 2018. 

Più nello specifico, la Legge di Bilancio prevede una serie di disposizioni per la gestione commissariale prevista per gli interventi di riparazione, ricostruzione, assistenza alla popolazione e ripresa economica nei territori dei comuni dell'Isola di Ischia interessati dagli eventi sismici verificatisi il giorno 21 agosto 2017, nonché per gli eventi eccezionali verificatisi a partire dal 26 novembre 2022. Tra le misure previste si citano, ad esempio, i 4,5 milioni di euro stanziati per il 2025 per le attività relative all'assistenza alla popolazione a seguito della cessazione dello stato di emergenza in favore dei soli nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa, abbia formato oggetto di domanda di contributo per gli interventi per il ripristino con miglioramento o adeguamento sismico ovvero per la ricostruzione. La disposizione demanda al Commissario straordinario la definizione delle modalità, dei termini, delle condizioni per l’assegnazione e la concessione di questi contributi.

Per le aree di Catania e Campobasso, invece, la Manovra proroga al 31 dicembre 2025 la gestione straordinaria per la ricostruzione. E per il catanese - tra le altre cose - viene previsto un budget di 1,7 milioni di euro per l’anno 2025 ai fini del riconoscimento (fino al 31 dicembre 2025) del “contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione” in favore dei nuclei familiari, già percettori del contributo per l'autonoma sistemazione, la cui abitazione principale, abituale e continuativa, sia stata distrutta in tutto o in parte o gravemente danneggiata ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità in conseguenza dell'evento sismico del 26 dicembre 2018 e abbia formato oggetto di domanda di contributo per gli interventi per il ripristino con interventi locali, miglioramento o adeguamento sismico ovvero per la ricostruzione.

Le misure per il terremoto del 2012

Infine la Manovra 2025 interviene anche per quanto concerne il sisma che nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ha colpito le province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, prorogando lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2025 al fine di garantire la continuità delle procedure connesse con l’attività di ricostruzione. 

In tale contesto, tra i vari finanziamenti previsti in seguito alla proroga, si segnala l’assegnazione alla regione Emilia-Romagna 8,6 milioni di euro per l’anno 2025, per le spese relative al funzionamento, all'assistenza tecnica, all'assistenza alla popolazione, al contributo di autonoma sistemazione e a interventi sostitutivi.

Foto di Chris Gallagher da Unsplash