Milleproroghe 2023: le misure per l’edilizia privata e pubblica

Foto di Credit Commerce da PixabayOltre a dare più tempo per la cessione del credito dei bonus edilizi, il decreto Milleproroghe 2023 (DL 198-2022) interviene anche sulle scadenze legate sia ai prezziari regionali, sia all'affidamento dei lavori di messa in sicurezza di edifici e territorio resi possibili grazie ai contributi 2021 concessi ai Comuni.

Cosa prevede il decreto Milleproroghe 2023?

Anche per il 2023, dunque, il decreto Milleproroghe interviene su tutta una serie di misure che interessano il mondo dell’edilizia, sia quello che gravita sul settore privato, sia quello che opera nel mondo degli appalti pubblici.

Ecco quindi una panoramica delle principali proroghe che interessano i bonus edilizi e gli appalti, previste dalla Legge n. 14-2023 di conversione del DL 198-2022.

Più tempo per la cessione del credito dei bonus edilizi

Tra le misure più attese dai contribuenti figura la proroga al 31 marzo 2023 del termine per l’invio della comunicazione all’Agenzia delle entrate dell’esercizio delle opzioni alternative alla detrazione fiscale (sconto in fattura e cessione del credito) prevista per le spese sostenute nel 2022 per alcuni interventi edilizi.

Come ben sanno, infatti, le persone che hanno ristrutturato casa appoggiandosi sulla cessione del credito e/o sullo sconto in fattura, per beneficiare effettivamente di tali strumenti è necessario comunicare al Fisco la scelta di utilizzare queste due opzioni. Secondo la norma, l’opzione va comunicata a partire dal 15 ottobre 2020 ed entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.

Adesso invece, grazie al Milleproroghe, la deadline per l’invio della comunicazione all’Agenzia delle entrate è stata spostata al 31 marzo 2023

Una buona notizia, insomma, per i contribuenti alle prese con la costruzione di casa che riguarda non solo le spese sostenute nel 2022 ma anche le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020 e 2021.

Oltre a dare 15 giorni di tempo in più per comunicare al Fisco le opzioni sulla cessione del credito e lo sconto in fattura, l'articolo, l’articolo 3 del DL 198-2022 (questa volta al comma 10-novies) ha prorogato sempre al 31 marzo 2023 il termine entro cui gli amministratori di condominio sono tenuti a trasmettere all’Agenzia delle entrate le spese relative ad interventi effettuati sulla parte comune degli edifici residenziali. Anche in questo caso si tratta di uno slittamento della scadenza che concede due settimane in più per ottemperare agli obblighi di legge.

Prezzari dei contratti pubblici prorogati a fine anno

Oltre che mettere mano ad alcune scadenze che interessano l’edilizia privata, il Milleproroghe 2023 interviene anche sul fronte dei contratti di lavori pubblici.

L’articolo 10, comma 11-duodecies del DL 198-2022, infatti, ha prorogato dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 il termine previsto dall'articolo 26, comma 8, primo periodo, del decreto-legge n. 50 del 2022 in materia di applicazione dei prezziari ai contratti pubblici.

Stiamo parlando di quella disposizione che prevede che per tutti i contratti di lavori pubblici aggiudicati sulla base di offerte presentate entro il 31 dicembre 2021, lo stato di avanzamento dei lavori relativo alle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, venga adottato applicando i prezzi del prezzario che le regioni dovevano adottare entro il 31 luglio del 2022.

Ebbene, rispetto a questa scadenza, il Milleproroghe ha prorogato tale facoltà fino al 31 dicembre del 2023.

Contributi ai Comuni per interventi di messa in sicurezza: più tempo per gli affidamenti

Anche le disposizioni dell’articolo 10-bis del DL 198-2922 interessano i lavori pubblici. La norma, infatti, ha prorogato al 31 marzo 2023 i termini per l'affidamento dei lavori di realizzazione delle opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio scaduti tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022, ma solo per le opere oggetto di contributi assegnati entro il 31 dicembre 2021.

Tale disposizione, inoltre, prevede che le scadenze per le opere PNRR restino del tutto valide.

I contributi in questione - lo ricordiamo - sono quelli previsti dalla Manovra 2019 che al comma 139 dell'articolo 1 della L. 145-2018 ha previsto l’assegnazione annuale di contributi ai Comuni per investimenti relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. 

Ebbene, in relazione ai contributi 2021, i Comuni erano tenuti ad affidare i lavori entro il 31 dicembre 2022. Adesso invece, grazie al Milleproroghe, la deadline è slittata al 31 marzo 2023.

Consulta la legge n. 14-2023 di conversione del DL 198-2022

Foto di Credit Commerce da Pixabay