La Posta Elettronica Certificata - PEC rivoluziona imprese e PA
La Posta elettronica certificata sta per diventare una realtà per tutti i cittadini italiani: a partire dal 26 aprile 2010 potenzialmente circa 50 milioni di utenti potranno richiedere e registrare la loro e-mail. I primi numeri parlano di un successo annunciato. Ad oggi sono oltre 80 mila le caselle richieste dagli utenti all’INPS e all’ACI (i primi enti sperimentatori del servizio), 110 mila quelle già attivate dalle imprese, e più di un milione quelle aperte dai professionisti. Il ministro Brunetta lancerà la PEC universale proprio il 26 aprile nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Vidoni.
La Posta Elettronica Certificata (comunemente chiamata con il suo acronimo, "PEC") è uno strumento che consente di attribuire ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento. Una rivoluzione non da poco che ridurrà i costi della carta e le file alle Poste. Per richiedere l'attivazione della PEC sarà sufficiente collegarsi al portale Posta Certificata (attivo solo dal 26 aprile in poi) e seguire la procedura guidata che consente di inserire la richiesta in maniera semplice e veloce.
E’ necessario che la PEC sia diffusa tanto tra i cittadini quanto nella PA. Grazie ad essa, infatti, la PA è in grado di dialogare direttamente con i cittadini e i propri dipendenti, può semplificare i processi lavorativi, ridurre i tempi di esecuzione e i costi del servizio, aumentare qualità ed efficacia del servizio e disporre di un elenco puntualmente aggiornato degli indirizzi dei cittadini e delle amministrazioni dotate di PEC.
Al momento sono circa 12 mila le PEC attivate dalle amministrazioni centrali e locali e il tasso di copertura è praticamente totale per le camere di commercio e le regioni. Più bassa, invece, tra il 50% e il 60% nelle università e nelle Asl. I comuni che si sono dotati di PEC sono invece 1.745 su 8.094, il 22%, ma sono già 60 su 107 i comuni di grandi dimensioni e capoluoghi che sono in regola. Gli indirizzi Pec delle Pubbliche amministrazioni - istituiti per ogni registro di protocollo e comunicati al DigitPA (ex Cnipa) - sono disponibili sull'archivio informatico accessibile attraverso il sito www.indicepa.gov.it, fonte ufficiale e riferimento per gli adempimenti previsti per le amministrazioni.
Ad oggi, pertanto, non tutte le PA si sono dotate di PEC o non hanno ancora provveduto a dare comunicazione dell’indirizzo PEC al DigitPA. Per accelerare la diffusione della PEC nella PA, il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione ha affidato:
- all’Ispettorato della funzione pubblica un’attività di controllo volta a individuare eventuali inadempimenti normativi
- al Formez PA la realizzazione di un'indagine diretta a quantificare la dotazione effettiva di PEC delle PA. Il Formez PA, attraverso il contact center Linea Amica, ha attivato il Numero Verde 800254009 per assistere le amministrazioni pubbliche e per attivare e rendere nota la propria PEC.
Anche le Università sono finite nel mirino del Ministero per la Pubblica Amministrazione. A superare l'esame sono solo 17 Atenei italiani su 93, quelli cioè che hanno pubblicato una o più PEC nel proprio sito istituzionale così come nell'Indice delle Pubbliche Amministrazioni (Indice PA). Per gli atenei “svogliati” è scattato quindi l'intervento dell'Ispettorato della Funzione Pubblica voluto dal Ministro Renato Brunetta.
Come ha reagito invece il settore privato? Inoltre, grazie alla sperimentazione avviata a fine settembre 2009 da ACI e INPS, supera il milione il numero di professionisti che ha adempiuto all’obbligo di dotarsi di PEC sono oltre 110 mila le imprese italiane che hanno già attivato un indirizzo PEC. Dal 29 novembre 2009, infatti, la PEC è divenuta obbligatoria per tutti i professionisti italiani. Entro tale data giornalisti, medici, commercialisti, ingegneri e tutti gli altri professionisti iscritti in un elenco istituito con legge dello Stato avrebbero dovuto comunicare ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata o analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrità del contenuto delle stesse.
Gli ordini e i collegi devono inoltre pubblicare in un elenco riservato, consultabile in via telematica esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni, i dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata.
Un nuovo e decisivo impulso alla diffusione della PEC sarà dato il 26 aprile prossimo, il D-Day in cui decollerà la piattaforma di servizio PostaCertificat@ e in cui tutti i cittadini potranno richiedere e attivare gratuitamente la propria PEC.
Per il momento è disponibile il sito PaginePecPA che consente al cittadino di ricercare in modo semplice e rapido gli indirizzi Pec attivati della Pubblica Amministrazione centrale e locale.
(Alessandra Flora)
(Alessandra Flora)