Legge di bilancio 2020: 8,5 miliardi per la rigenerazione urbana
Dal 2021 al 2034 i Comuni italiani avranno a disposizione 8,5 miliardi di euro da investire in progetti di rigenerazione urbana. A deciderlo è stata la Manovra 2020 varata dal Governo sotto Natale ed entrata in vigore ieri.
> Il testo della Legge di Bilancio 2020
Anche nella nuova Legge di bilancio trova posto il tema della riqualificazione urbana con un’attenzione particolare data alle periferie. Il Governo ha infatti stanziato 8,5 miliardi di euro - spalmati su 13 anni - per realizzare investimenti nelle città con un duplice obiettivo:
- Ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale;
- Migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
Le prime risorse, però, sarano disponibili solo dal 2021. Gli 8,5 miliardi, infatti, sono stanziati negli anni 2021-2034 e ripartiti nel modo seguente:
- 150 milioni di euro nell’anno 2021;
- 250 milioni di euro nell’anno 2022;
- 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024;
- 700 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034.
Per avere informazioni più operative sulla misura bisognerà attendere il 31 gennaio 2020, termine entro cui dovrebbe essere pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il titolare del MEF, con cui saranno stabiliti:
- I criteri e le modalità di riparto dei fondi, incluse le modalità di utilizzo dei ribassi d’asta;
- Le modalità di monitoraggio, anche in termini di effettivo utilizzo delle risorse assegnate;
- Le modalità di recupero ed eventuale riassegnazione delle somme non utilizzate.
A quel punto bisognerà attendere altri 30 giorni per l’individuazione degli importi per ciascun comune beneficiario. La ripartizione, infatti, sarà stabilita con un decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.
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Cosa è stato fatto in passato sul fronte della riqualificazione urbana?
Il tema della riqualificazione urbana non è nuovo. Negli anni passati, infatti, sono state diverse le leggi che hanno cercato di mettere mano alla riqualificazione delle città, con un focus specifico sulle periferie. Tra queste figurano:
Il Decreto Sblocca Italia (DL 133-2014), con il suo Programma "Cantieri in comune", a cui sono stati destinati complessivamente 500 milioni di euro.
La Legge di stabilità 2015 (L. 190/2014) che ha previsto, invece, la predisposizione di un “Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”, costituito da progetti presentati dagli enti locali, da finanziarsi con un Fondo da 200 milioni di euro (50 milioni di euro per l'anno 2015 e 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017).
La Legge di stabilità 2016 (L. n. 208/2015), che ha istituito il "Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia" per la realizzazione di interventi urgenti per: la rigenerazione delle aree urbane degradate, l'accrescimento della sicurezza territoriale, il potenziamento della mobilità sostenibile, lo sviluppo di pratiche di inclusione sociale, l'adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali, culturali, educativi e didattici. I progetti finiti in graduatoria sono stati 120, per un onere complessivo di circa 2.061 milioni di euro.
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> Il Testo della Legge di Bilancio 2020
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