Premio nazionale La PA Che Si Vede: iscrizioni entro il 18 settembre
L’analisi del fenomeno dura da ben cinque anni. Uno sguardo particolare va alle tecnologie e alle piattaforme utilizzate, dall’etere al digitale terrestre, dal satellite al mobile. La web tv über alles, che grazie alla diffusione della banda larga e ai costi ridotti, prevale rispetto alle altre modalità di trasmissione. Oltre a pubblicare una ricerca periodica - una sorta di mappatura nazionale delle esperienze messe in campo - il Formez, su iniziativa del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, promuove il Premio nazionale “La PA che si vede – la tv che parla con te”, giunto quest’anno alla quinta edizione.
Le amministrazioni fanno a gara per partecipare: non si tratta di una semplice kermesse, ma di una vera e propria officina multimediale con l’egida dell’Ordine Nazionale dei giornalisti. C’è tempo fino al 18 settembre 2009 per iscriversi, mentre le produzioni video devono essere presentate entro il 2 ottobre.
Quest’anno i riflettori sono puntati principalmente sulle istanze del cittadino-utente. A spiegare la nuova raison d’être del premio è Sergio Talamo, responsabile comunicazione del Formez: "Da quest'anno ciò che conta non è solo la qualità della produzione video, ma i riscontri del pubblico, quindi la capacità di coinvolgere davvero i destinatari. In una parola, il servizio al cittadino". Come di consueto, le amministrazioni vincitrici saranno premiate al Salone della Comunicazione Pubblica di Milano, in programma tra il 3 e il 5 novembre 2009.
Una bussola utile per orientarsi nell’universo della comunicazione pubblica multimediale è rappresentata dal videoportale Retepa. In questo spazio Web troviamo numerose produzioni audiovisive confezionate dagli enti pubblici e possiamo informarci sui principali eventi di settore.
E’ una abitudine, quella a comunicare attraverso il video, che trova le sue radici nella legge 150 del 2000, una norma che pur con tutte le sue inadempienze ed i suoi limiti, ha fatto da apripista ad una sperimentazione senza precedenti, in un settore, quello pubblico, per decenni avulso dal concetto stesso di comunicazione. Oggi lo scenario è in continuo cambiamento ed il Formez cerca di avere il polso di questi fenomeni attraverso un osservatorio permanente.
Il mezzo televisivo, insieme agli strumenti del Web 2.0, è divenuto un atout imprescindibile per le pubbliche amministrazioni che vogliono essere al passo con l'innovazione. “Nel monitoraggio di quest'anno – afferma il responsabile del Premio “LA PA che si vede”, Roberto Santi del Formez - emerge con forza l'interesse da parte delle amministrazioni a sperimentare canali di diffusione nuovi e accattivanti per il target, il riferimento è alle piattaforme web You Tube e Facebook che si aggiungono ai portali istituzionali, ma anche ai canali tv locali (quelli digitali favoriscono anche l'interattività), alla utilità di una rete di schermi ubicati in uffici pubblici e zone ad alta affluenza, alla rete video dei fornitori del trasporto pubblico, ecc”. Continua Santi: “Sul fronte dei contenuti, quelli video vengono percepiti come complementari al testo e alle immagini statiche. Il notiziario resta il prodotto più dispendioso ma di maggiore appeal, soprattutto se si riesce a mantenere la periodicità costante e puntuale”.
Ma torniamo al premio. Le produzioni televisive presentate saranno giudicate nell’ambito di quattro differenti categorie, a cui ogni amministrazione può concorrere con prodotti diversi.
- Notiziario istituzionale: informazioni di taglio giornalistico e di cronaca sulle attività dell’ente, con riferimento alla pubblica utilità: tg quotidiani o periodici, inchieste, rubriche, interviste. Ad aggiudicarsi la scorsa edizione è stata la Regione Marche.
- Video promozionale sulle attività dell’Ente: spot breve che presenti efficacemente all’utenza i servizi dell’Ente nel suo complesso o dei singoli settori). Nel 2008 è salita sul gradino più alto del podio la Asl di Avezzano.
- Canali tematici: trasmissioni ad hoc su settori e temi specifici di interesse pubblico quali ad es. turismo, salute, lavoro, immigrazione, innovazione, pari opportunità. Prima classificata nel 2008 la direzione didattica di Cassola, in provincia di Vicenza.
- Servizi Interattivi delle P.A. che si vedono: applicazioni su televisione digitale - satellitare, terrestre o via cavo, web e rete di telefonia mobile - che utilizzano in modo innovativo le sperimentazioni sull’interattività. Al primo posto lo scorso anno si è posizionato il Comune di Reggio Emilia.
Con il passare degli anni la popolarità di questa iniziativa è andata via via crescendo. Soltanto all’ultima edizione hanno partecipato ben 50 amministrazioni con 70 prodotti video. Finora la categoria più gettonata risulta quella del notiziario istituzionale, un format collaudato e di facile fruizione.
Per partecipare al concorso è necessario compilare la scheda di adesione. Per informazioni contattare la Segreteria Organizzativa del Premio: tel. 06.84892618 - 06.84892608; mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Guarda i video che si sono aggiudicati la scorsa edizione
(Alessandra Flora)