Digitale - eIDAS, regole Ue su identificazione elettronica
Dal 1° luglio è in vigore il regolamento Ue eIDAS che definisce procedure comuni per il riconoscimento dei mezzi di identificazione elettronica
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Il regolamento n. 910-2014 sull’identità digitale, noto come regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) fissa norme e procedure comuni a tutti gli Stati membri per i servizi fiduciari ed i mezzi di identificazione elettronica.
Regolamento eIDAS
Al fine di garantire il buon funzionamento del mercato interno il regolamento eIDAS:
- fissa le condizioni a cui gli Stati membri riconoscono i mezzi di identificazione elettronica delle persone fisiche e giuridiche che rientrano in un regime notificato di identificazione elettronica di un altro Stato membro,
- stabilisce le norme relative ai servizi fiduciari, in particolare per le transazioni elettroniche;
- istituisce un quadro giuridico per le firme elettroniche, i sigilli elettronici, le validazioni temporali elettroniche, i documenti elettronici, i servizi elettronici di recapito certificato e i servizi relativi ai certificati di autenticazione di siti web.
L’obiettivo è contribuire alla creazione di un mercato unico digitale che:
- semplifichi l'accesso alle pubbliche amministrazioni;
- favorisca la trasformazione digitale delle organizzazioni ed imprese;
- stimoli lo sviluppo di servizi innovativi e sicuri;
- contribuisca a snellire e semplificare gli adempimenti amministrativi e burocratici;
- migliori l'esperienza digitale degli utenti.
Il regolamento prevede che ciascuno Stato membro possa notificare i sistemi di identificazione elettronica forniti ai cittadini e alle aziende ai fini del riconoscimento reciproco.
Firma elettronica
La normativa stabilisce l'obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni di riconoscere una firma elettronica basata su un certificato qualificato rilasciato in uno Stato membro. I formati delle firme elettroniche qualificate sono definiti nella decisione di esecuzione Ue n. 2015-1506 della Commissione dell'8 settembre 2015; è previsto anche il formato PDF.
Al fine di verificare la validità delle firme elettroniche qualificate basate su certificati rilasciati da tutti i soggetti autorizzati in Europa, la Commissione europea ha previsto un'applicazione open source, che l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) rende disponibile per l'utilizzo online.
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Photo credit: francisco_osorio via Foter.com / CC BY