Fondi UE - Europa cittadini, progetto italiano su integrazione giovani stranieri

Intervista a Simone Pettorruso sul progetto europeo By-Me per l’inclusione e la partecipazione dei giovani stranieri nell’Ue

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Il progetto “By-Me Boosting Young Migrants’ participation in European cities: transnational solutions to common challenges” è stato cofinanziato dal programma Europa per i cittadini 2014-2020 con 122.500 euro. A coordinarlo è l’Istituto Cooperazione Economica Internazionale (ICEI) che opera in Italia e all’estero per promuovere i diritti, la coesione sociale e la creazione di lavoro dignitoso, contribuendo alla tutela dell’ambiente e della cultura.

Simone Pettorruso dell’ICEI ci ha spiegato come si partecipa con successo al programma Europa per i cittadini 2014-2020.

Cosa vi ha spinto a partecipare al bando 2015?

La valutazione della coerenza tra le tematiche e le priorità annuali del bando e gli obiettivi della nostra organizzazione è stata il primo elemento fondamentale che ha dato avvio all’elaborazione della proposta progettuale. La consapevolezza di star rispondendo pienamente agli obiettivi del programma europeo ha fornito una base sulla quale sviluppare idee e attività già condivisi con i nostri partner sia a livello locale, sia in ambito europeo.

In cosa consiste il progetto?

Il progetto vuole rafforzare la partecipazione civica dei giovani cittadini di origine straniera, favorendo la loro inclusione nel dibattito sulle politiche e i servizi a loro rivolti, a Milano, Lisbona e Barcellona.

L’iniziativa promuove un partenariato europeo composto da una rete transnazionale di soggetti attivi nell’inclusione di fasce di popolazione escluse dai processi decisionali, quali i giovani di origine straniera e di seconda generazione tra i 18 e i 29 anni.

La scelta di tale fascia di popolazione è motivata dalla necessità urgente di implementare misure specifiche rivolte a un target spesso poco propenso a partecipare al confronto pubblico e all’impegno sociale, anche in quanto vittima di forme discriminatorie ed escludenti, generando distacco e visioni fortemente negative rispetto alle istituzioni e ai servizi esistenti nei territori.

Partendo da una fase di riflessione e analisi a livello locale, attraverso una ricerca realizzata con la partecipazione attiva degli stessi giovani, le azioni previste mirano a realizzare incontri per valutare problematiche e soluzioni, con particolare attenzione a tre ambiti: l’inclusione lavorativa, le politiche sociali e la cittadinanza attiva.

In totale saranno realizzati sette incontri transazionali, nei quali i risultati delle ricerche e i contributi degli stessi giovani saranno oggetto di confronto e approfondimento, per ottenere valutazioni e proposte applicabili ai singoli contesti locali e diffondibili a livello europeo.

Nel dettaglio l'iniziaitiva intende:

  • migliorare il protagonismo dei giovani di origine straniera nel confronto e nella formulazione di proposte relative alle politiche e ai servizi locali li riguardano;
  • rafforzare le reti locali, promuovendo la tematica all’interno dei network esistenti;
  • favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra Milano, Lisbona e Barcellona, presentando pratiche innovative sperimentate localmente e replicabili a livello europeo.

Quali soggetti coinvolge il progetto?

Il progetto ha permesso di creare una rete di soggetti di natura e competenze diverse tra loro, basandosi sulla logica della complementarietà fra enti che operano nel medesimo territorio. In secondo luogo tale schema è stato portato in ambito europeo, con il coinvolgimento di tre città (Milano, Lisbona, Barcellona) che vivono contesti e problematiche paragonabili.

Gli enti che compongono il partenariato sono: ICEI - Istituto Cooperazione Economica Internazionale (ente capofila) e il Comune di Milano (Italia), Asociación Lusofonía, Cultura y Ciudadanía e il Comune di Lisbona (Portogallo), Federació d'Entitats Latinoamericanes de Catalunya e il Comune di Barcellona (Spagna).

Il partenariato formale è dunque composto, da un lato, da associazioni che intervengono a favore dell’inclusione dei nuovi cittadini, lavorando a contatto con i giovani e le loro problematiche quotidiane, e dall’altro lato da enti locali (i tre Comuni coinvolti) che promuovono le politiche e i servizi a essi destinati.

Inoltre, le attività che interessano le tre città coinvolgono altre tipologie di soggetti, come le organizzazioni della società civile, i servizi pubblici/privati attivi sul tema dell’inclusione sociale, culturale e lavorativa dei giovani 'nuovi cittadini', i gruppi e le associazioni giovanili (formali e non).

Questo approccio multi-livello favorisce il confronto diretto tra enti con ruoli e competenze diverse, includendo parallelamente il contributo dei giovani in quanto portatori di esigenze e proposte che possono essere valorizzate per il rafforzamento delle misure esistenti.

Quali difficoltà avete incontrato nella preparazione del progetto e nell’accesso al bando Europa per i cittadini?

Le relazioni maturate tra i partner europei e l’esperienza pluriannuale nel settore oggetto del bando ci hanno permesso di ridurre al minimo le difficoltà nella fase di preparazione del progetto, che è stato sviluppato come coerente prosecuzione di azioni esistenti a livello locale. Il lavoro di elaborazione della proposta ha poi previsto di rafforzare la parte di confronto tra città europee, anch’essa ben inserita in relazioni esistenti fra le organizzazioni partner.

Per quanto riguarda l’accesso al bando non è stata rilevata alcuna particolare difficoltà, considerata l’esperienza pregressa dei partner nella progettazione europea e nella partecipazione a bandi simili.

Il vostro progetto è stato selezionato tra molte proposte. Quali sono i fattori di successo per accedere ai finanziamenti del programma Europa per i cittadini?

Alcuni punti di forza del progetto ne hanno favorito l’approvazione, tra cui:

  • la scelta di affrontare una tematica rilevante e di grande attualità attraverso una partnership solida e coerente con gli obiettivi prefissati, includendo i Comuni di Milano, Barcellona e Lisbona quali enti protagonisti delle attività previste;
  • l’esperienza maturata dalle associazioni sul tema dell’inclusione dei giovani nuovi cittadini, che garantisce l’effettivo coinvolgimento dei destinatari e la loro partecipazione al percorso proposto;
  • l’inserimento del progetto in un più ampio programma che raggruppa altre iniziative in corso, assicurando un maggiore impatto dell’iniziativa e dando continuità alle attività anche oltre la conclusione del finanziamento;
  • la rilevanza data al ruolo dei giovani di origine straniera, contemporaneamente beneficiari e attori principali del progetto.

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Photo credit: University of the Fraser Valley via Foter.com / CC BY