Il Parlamento europeo chiede più fondi e nuove regole per il programma Erasmus+
In una relazione approvata il 16 gennaio i parlamentari europei esprimono la propria volontà di triplicare il bilancio Erasmus+ nel settennato 2028-2034 onde evitare una riduzione nella partecipazione al programma. Focus anche sull'attuazione del programma in Ungheria, sul riconoscimento dei crediti formativi e sull'housing universitario.
Come partecipare al bando Erasmus+ 2024
Nella relazione approvata con 489 voti favorevoli, 62 contrari e 61 astensioni, gli eurodeputati sollevano una serie di questioni chiave sull’andamento del programma Erasmus+ 2021-2027, proponendo dei miglioramenti per la versione futura dell'iniziativa europea in relazione alle criticità riscontrate nell'attuale settennato.
Parallelamente, nella stessa seduta del 16 gennaio, il Parlamento europeo ha adottato altre due risoluzioni relative all'attuazione di altri due programmi europei per il periodo 2021-2027, ossia Europa creativa e Cittadini, Uguaglianza, Diritti e valori.
Le sfide dell'attuazione di Erasmus+
La prima problematica riguarda la partecipazione al programma Erasmus+. Secondo gli eurodeputati, le sovvenzioni insufficienti a coprire i costi della mobilità ai fini dell'apprendimento e i ritardi nei pagamenti sono tra i principali deterrenti per i cittadini europei intenzionati a prender parte ai progetti di mobilità.
In considerazione di queste criticità, il PE invita la Commissione a eliminare qualsiasi ostacolo, compresi quelli finanziari, linguistici e amministrativi, al fine di realizzare un programma realmente inclusivo, che abbracci la diversità, senza ridurre il numero di sovvenzioni disponibili per i beneficiari. L'obiettivo finale deve essere quello di mantenere Erasmus+ vicino alle persone e a far sì che rimanga un "programma per i cittadini", con un approccio dal basso verso l'alto, che offra un'istruzione di qualità e opportunità di mobilità per i giovani e i discenti di tutte le età.
Sul tema delle risorse a disposizione dell'iniziativa UE, gli eurodeputati affermano la propria determinazione a garantire un aumento sostanziale del bilancio di Erasmus+ nel periodo di programmazione 2028-2034 e si impegnano a triplicare la dotazione attuale, tenendo conto dei requisiti del programma.
Un altro elemento di rilievo nella risoluzione del PE è rappresentato dalla gestione di Erasmus+ in Ungheria dove i pagamenti dei fondi UE sono attualmente parzialmente congelati attraverso il meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto. A tal proposito, il PE esorta il governo di questo Paese a rispettare i valori dell'UE e ad attuare le riforme necessarie affinché gli studenti, gli insegnanti e i ricercatori ungheresi possano beneficiare di Erasmus+ contribuendo agli obiettivi più ampi della cooperazione europea in materia di istruzione e ricerca.
Oltre a questo tema, gli eurodeputati hanno espresso preoccupazione per il fatto che quasi un terzo degli studenti che ha partecipato alla mobilità nell'istruzione superiore ha dichiarato di non avere ottenuto il pieno riconoscimento dei crediti formativi. In questo senso, quindi, si sollecita Bruxelles ad agire per allineare la situazione agli obiettivi sanciti dalla carta Erasmus per l'istruzione superiore, sottolineando che questa criticità blocca la creazione di un vero e proprio spazio europeo dell'istruzione e costituisce un ostacolo significativo per gli studenti che dipendono dal tempestivo conseguimento della laurea.
Il Parlamento europeo, infine, chiede alla Commissione europea e agli Stati membri dell'UE di contribuire a risolvere il problema dell'housing per gli studenti in mobilità Erasmus+. Il recente aumento dei prezzi degli affitti e la scarsità di alloggi, infatti, rendono difficile per gli studenti trovare una sistemazione durante i periodi di scambio. Tra le soluzioni da ricercare si sottolinea l'adeguamento sistematico e frequente delle borse di studio in termini di inflazione e costo della vita.
Consulta il testo della risoluzione P9_TA(2024)0007
Più risorse per Europa Creativa
Con 489 voti favorevoli, 87 contrari e 40 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato le sue conclusioni sull'attuazione del programma Europa creativa. Tra i vari temi emersi nel documento, si evidenzia il crescente numero di domande, con conseguente diminuzione proporzionale del tasso di successo delle proposte presentate.
A tal proposito, gli eurodeputati invitano la Commissione europea e i Ventisette ad aumentare notevolmente la dotazione finanziaria del programma Europa Creativa dal 2028 al 2034. Si richiede, inoltre, di semplificare ulteriormente il processo di candidatura e di rafforzare il sostegno ai richiedenti.
In considerazione della mancata attuazione del marchio di eccellenza per il periodo 2021-27, Strasburgo chiede a Bruxelles di avviarlo immediatamente, di modo che i progetti possano beneficiare delle opportunità offerte dai finanziamenti cumulativi e alternativi durante tale ciclo di programmazione.
Consulta il testo della risoluzione P9_TA(2024)0008
Nuovi meccanismi e aumento del budget per Diritti e Valori
Gli eurodeputati hanno adottato anche le loro osservazioni sull'attuazione del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori, istituito all'inizio dell'attuale periodo di programmazione 2021-2027, con l'obiettivo di proteggere e promuovere i diritti e i valori dell'UE e promuovere l’impegno civico.
Nel testo, approvato con 476 voti favorevoli, 130 contrari e 14 astensioni, si sottolinea come l’emergere di una cittadinanza europea possa essere ostacolata da un divario di conoscenze e da un gap emotivo, spesso legati a una percezione errata dell’UE.
In virtù di ciò, si procede secondo due assi da un lato si chiede all'Esecutivo europeo di instaurare un dialogo civile per facilitare le relazioni bidirezionali tra le istituzioni a tutti i livelli e tutti i portatori di interesse. Dall'altro si invitano gli Stati membri, che non hanno ancora provveduto a farlo, a istituire quanto prima un punto di contatto nazionale e a collaborare con il network di national contact point per facilitare la condivisione delle migliori prassi e lo scambio di conoscenze.
Nella stessa risoluzione, infine, si chiede di aumentare il budget del programma dagli attuali 1,4 miliardi di euro a 2,6 miliardi di euro nel prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP), per soddisfare la crescente domanda di iniziative di coinvolgimento dei cittadini e partecipazione democratica; nonché di istituire un meccanismo ad hoc per la protezione dei difensori dei diritti umani.