Notizie

Promuovere l'internazionalizzazione delle imprese Ue nell'area centrale del Mediterraneo e snellire la burocrazia che frena l'attività delle aziende europee in Marocco. Sono questi alcuni degli obiettivi alla base degli accordi firmati ieri a Rabat, sede del governo marocchino, dal vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l'Industria e l'imprenditoria Antonio Tajani.

Distretti ambientali per migliorare la tutela del territorio lombardo. E' l’iniziativa annunciata dalla Regione - a Milano, durante il convegno 'Paesaggio. Un valori condiviso: la qualità dei territori periurbani' - per valorizzare il sistema delle aree protette e del paesaggio regionale, con particolare attenzione alle caratteristiche ambientali delle singole zone, anche in vista dell’Expo 2015.

C’è anche l’Italia - insieme a Regno Unito, Romania, Lettonia, Svezia, Bulgaria, Danimarca, Francia, Slovacchia, Estonia e Malta - tra gli Stati membri interessati dall’ultimo ampliamento della rete Natura 2000 per la conservazione e la tutela della biodiversità in Europa. La decisione - adottata il 26 novembre dalla Commissione europea - permetterà di riconoscere altre 235 zone proposte dai paesi Ue come "Siti di importanza unionale".

L’European Urban Knowledge Network (Eukn) - la prima rete europea per la condivisione delle conoscenze nell’ambito dello sviluppo urbano - ha acquisito lo status di European Grouping of Territorial Cooperation (Egtc), strumento legale promosso dall’Ue per facilitare la cooperazione transfrontaliera e interregionale. Per celebrare questa importante ‘tappa’, il 12 dicembre a Bruxelles si terrà un evento di lancio per il nuovo Eukn Egtc, destinato ad incoraggiare la cooperazione tra gli Stati membri a favore dello sviluppo urbano.

Rendere più semplice e conveniente l'accesso al credito per le imprese agricole. Soprattutto per quelle danneggiate dalla siccità estiva. Con uno stanziamento di un milione e 600 mila euro, la Regione Emilia-Romagna ha disposto un programma operativo per la concessione di aiuti in regime "de minimis" sotto forma di concorso interesse sui prestiti di conduzione.

Oltre 412 milioni di euro dalla riprogrammazione del Fondo sviluppo e coesione 2007/2013 approvata con Delibera Cipe n. 88 del 3 agosto 2012, pubblicata il 24 novembre in Gazzetta ufficiale. Sostegno alle imprese - in particolare alle attività di Ricerca e sviluppo -, sanità, riqualificazione urbana, infrastrutture, scuola e università, gli ambiti strategici cui faranno riferimento gli interventi da finanziare con le risorse Fsc.

I Ministeri delle Infrastrutture, dello Sviluppo economico, dell'Ambiente, del Lavoro e dei Beni culturali hanno approvato nei giorni scorsi la riprogrammazione delle risorse FAS - Fondo per le Aree Sottoutilizzate - per la Regione Abruzzo, stabilendo il recupero di 32 milioni di euro provenienti da economie passate. Di questi, circa 8,6 milioni di euro saranno destinati ai piani sociali dei Comuni.

Anche le banche dell'Unione vorrebbero rimandare l'applicazione di Basilea 3, le nuove regole sulla vigilanza bancaria approvate in risposta alla crisi finanziaria. Dopo il passo indietro della Federal reserve americana, secondo cui far partire il sistema dal 1° gennaio 2013 potrebbe penalizzare le banche statunitensi, la federazione bancaria europea ha scritto al commissario per il Mercato interno Michel Barnier per chiedere di posticipare di un anno l'operatività della normativa.

L’Italia è il primo partner commerciale dell’Area Med. Lo rivela il Rapporto 2012 sulle relazioni economiche tra l'Italia e l'Area Med stilato da Studi e ricerche per il Mezzogiorno (Srm). Secondo le stime nel 2014 il valore degli scambi commerciali italiani crescerà fino a 74 miliardi di euro, il 28% rispetto al 2011. Nonostante il rallentamento del al 2010 (-10%), nel 2011 il valore degli scambi tra Italia e i paesi dell'Area Med ha raggiunto i 57,7 miliardi di euro, superando altri paesi europei come la Germania (56,6 miliardi di euro) e la Francia (46,8 miliardi di euro).

Nessuna decisione, come da attese. Il Vertice europeo sul budget dell’Ue per il periodo 2014-2020 si è chiuso senza vincitori né vinti. Erano troppe le differenze tra i tagli chiesti dai paesi 'rigoristi', come Germania e Gran Bretagna, e la spinta delle componenti più progressiste, come il Parlamento europeo. In mezzo, poi, c’erano questioni intricatissime, come il nodo della Politica agricola comune e dei fondi strutturali. Alla fine, allora, si è preferito rimandare tutto a inizio 2013. Anche se già in questi giorni si comincerà a lavorare, tramite colloqui informali, a un accordo.