UE, Tajani: rivoluzionare la cultura europea in sei punti chiave
Un piano d'azione per il sostegno alle imprese, con particolare riguardo alle PMI, attraverso una rivoluzione della cultura imprenditoriale europea. E' quanto proposto oggi a Bruxelles dal vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani. Il programma prevede la valorizzazione del ruolo dell'istruzione e della formazione, come motore per la crescita delle nuove generazioni di imprenditori, e propone misure specifiche per giovani, donne, anziani, migranti e disoccupati.
Il piano individua sei elementi chiave per la creazione un ambiente favorevole alla nascita e allo sviluppo delle imprese:
- migliore accesso ai finanziamenti, attraverso il rafforzamento degli strumenti finanziari esistenti, la creazione di un mercato europeo della microfinanza e la semplificazione della fiscalità per consentire alle PMI di ottenere finanziamenti mediante investimenti diretti privati,
- sostegno nei momenti fondamentali della vita di un'impresa, attraverso lo stanziamento da parte degli Stati membri di maggiori risorse per l'auto alle nuove imprese (primi 5 anni di vita), la formazione degli amministratori, il tutoraggio in ambito di R&S, la costituzione di reti tra pari e con potenziali fornitori e clienti.
- attenzione alle opportunità imprenditoriali dell'età digitale, grazie a un maggiore sostegno alle start-up attive sul web e al rafforzamento delle competenze in questo ambito,
- semplificazione del trasferimento delle imprese, grazie all'espansione dei mercati e all'eliminazione degli ostacoli agli spostamenti transfrontalieri,
- seconda opportunità agli imprenditori onesti dopo la bancarotta,
- semplificazione amministrativa, attraverso lo snellimento delle procedure normative.
Il piano della Commissione indica infine gruppi specifici della popolazione che, prioritariamente, devono essere sostenuti nel campo dell'imprenditorialità:
- donne, che al momento rappresentano solo il 34,4% dei lavoratori autonomi,
- anziani in pensione, detentori di un know-how da trasferite alle generazioni future,
- migranti, che, incontrando numerose difficoltà nell'integrarsi nel mercato del lavoro, devono concepire l'attività autonoma come un'opportunità di emancipazione economica e di inclusione sociale,
- disoccupati, a cui devono essere destinati specifici programmi di sostegno alla creazione di imprese.
"Più imprenditori – ha dichiarato il vicepresidente Tajani – significano più posti di lavoro, più innovazione e più competitività. Diventare imprenditore e concretizzare una propria visione comporta una buona dose di rischi e grandi sforzi a livello personale. Gli imprenditori sono gli eroi dei nostri giorni e l'imprenditorialità è il più potente fattore di crescita economica nella storia dell'economia. Il nostro obiettivo è quindi quello di far sì che diventare imprenditore sia una prospettiva attraente e accessibile per i cittadini europei".
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Entrepreneurship 2020 Action Plan