Bando Start up Invitalia: sito ancora bloccato. Procedura click day da abolire per sempre?
Nuovo fallimento per la procedura del click day: all'avvio del bando Smart & Start per la concessione di agevolazioni alle start-up innovative del Sud Italia, previsto dal decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 6 marzo 2013, il portale predisposto da Invitalia per la presentazione delle domande non ha retto la mole di accessi. Il malfunzionamento che ha mandato in tilt il sito web durante i primi due giorni per l'invio delle domande, il 4 e il 5 settembre, risulta oggi ancora irrisolto.
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“Confermiamo che stiamo lavorando per assicurare la piena funzionalità del sistema. Vi terremo costantemente informati tramite il portale e ci scusiamo ancora per il disagio”, si legge nella home page del sito, porta d'accesso ai 190 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico per la concessione di contributi alle piccole imprese di nuova costituzione e a favore degli investimenti effettuati da imprese digitali o a contenuto tecnologico.
A confermare che i lavori per il ripristino del portale sono ancora in corso arriva anche una nota ufficiale del Ministero, che avvisa: “Invitalia, gestore responsabile della misura, ha informato la Direzione Generale per l’Incentivazione delle Attività Imprenditoriali che tale situazione risulta in via di soluzione. La stessa società ha garantito di aver adottato le misure idonee volte a tutelare, ai fini del rispetto dell’ordine di presentazione delle domande, i soggetti che hanno subito rallentamenti anche consistenti in fase di accesso e caricamento dei dati”.
L'accesso agli incentivi è infatti determinato dall'ordine cronologico di presentazione delle domande attraverso l'apposita piattaforma online. Una procedura che ha collezionato negli anni una serie di fallimenti per i frequenti rallentamenti durante la fase di inoltro delle istanze, ma ha anche dato il via procedimenti legali che hanno contestato nel merito il meccanismo del click day. E' il caso del Bonus Ricerca e del ricorso presentato dalle imprese escluse dall'incentivo fiscale nel 2009: in questo caso, al di là dei problemi tecnici, i ricorrenti hanno contestato la validità di una procedura che premia i progetti non in base alla loro qualità, ma alla velocità nell'invio.
Nel febbraio 2010 la terza sezione della Commissione tributaria di Pescara ha dato ragione a 800 imprese, consentendo loro di usare subito il credito di imposta nella dichiarazione dei redditi, mentre ad aprile 2013 la IV sezione tributaria della Corte di Cassazione ha dichiarato “rilevante e non manifestatamente infondata, in relazione all’art. 3 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale” nei confronti del click Day Ricerca e Sviluppo. Ora tocca alla Corte Costituzionale pronunciarsi sull’effettiva incostituzionalità della norma.