Horizon 2020: innovazione piu’ facile per le pmi
E’ acceso il dibattito intorno a Horizon 2020, il sistema di finanziamento integrato per le attività di ricerca, promosso dalla Commissione europea nell’ambito del Quadro finanziario pluriennale 2014-2020. La strategia prevede di includere nuovi strumenti di finanziamento destinati alle piccole e medie imprese europee, ma vi sono ancora molti dubbi circa gli aspetti più tecnici del programma.
Horizon 2020 raccoglierà in un sistema unico i programmi di finanziamento attualmente dedicati alla ricerca e all'innovazione nell'UE, quindi il Programma quadro per la ricerca e lo sviluppo, il Programma quadro per la concorrenza e l'innovazione (CIP) e l'Istituto europeo per l'innovazione e la tecnologia (EIT).
Diverse sono però le questioni ancora da definire in materia di partecipazione delle PMI.
In primo luogo, se Horizon 2020 interesserà i progetti proposti da qualsiasi tipo di impresa o si concentrerà sulle cosiddette “priorità sociali” individuate dalla Commissione, tra cui quella riguardante l’invecchiamento sano e attivo.
Altri dubbi sono stati sollevati in merito al rapporto tra le dimensioni dell’azienda e l’entità delle risorse di cui la stessa potrà beneficiare. Le microaziende, ad esempio, continuano a dimostrarsi insoddisfatte rispetto alle loro possibilità concrete di ottenere finanziamenti europei per le iniziative promosse, a causa delle complicate procedure amministrative.
Richard Pelly, direttore esecutivo dell’European Investment Fund (EIF), ha spiegato che, al momento, si sta lavorando ad un versione pilota del programma. “Il progetto - ha affermato – comparirà alla fine dell’anno e costituirà un buon esempio di risposta mirata alla crisi”.
Le piccole e medie imprese dovrebbero beneficiare, inoltre, delle modifiche previste dal Quadro finanziario pluriennale per la ripartizione dei fondi strutturali. Al riguardo, le PMI chiedono di essere esplicitamente menzionate nel documento che definirà il piano.
Al momento, le piccole e medie imprese hanno accesso ai fondi strutturali tramite il Programma Jeremie, amministrato dall’EIF, che mette in circolazione nell’Europa un volume medio di 40 miliardi di euro. Tuttavia, secondo quanto riferito da Pelly, questa cifra dovrebbe subire un aumento nel corso dei prossimi anni.
Quadro finanziario pluriennale 2014-2020
Programma Jeremie