OCSE - Italia riduce aiuti per cooperazione allo sviluppo

Agriculture, KenyaIl volume degli aiuti forniti dai membri del Comitato per l’Assistenza allo Sviluppo dell’OCSE ha raggiunto nel 2014 quota 135,2 miliardi di dollari, mantendosi in linea con la tendenza positiva degli ultimi anni. L'Italia ha fornito sussidi pari allo 0,16% del proprio reddito nazionale lordo, su una media dello 0,29%. Il dato italiano registra un calo dello 0,01% rispetto al 2013.

Comitato per l’Assistenza allo Sviluppo

Il Comitato per l’Assistenza allo Sviluppo (Development Assistance Committee, DAC) è stato istituito nel 1961 come forum internazionale permanente all'interno dell'Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica. Il DAC è il principale organismo attraverso il quale l’OCSE studia le questioni legate alla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e analizza il contributo dei suoi membri in qualità di donatori bilaterali.

Attualmente, il DAC conta 29 membri. Tra questi, oltre a 19 Stati Ue, vi è anche l'Unione europea. La Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo partecipano in qualità di osservatori.

Assistenza allo Sviluppo Ufficiale

L'Assistenza allo Sviluppo Ufficiale (Official Development Assistence, ODA) è il dato che rappresenta i flussi di finanziamento ai Paesi in via di sviluppo e alle agenzie multilaterali forniti da organi ufficiali, inclusi lo Stato e i governi locali, o dalle loro agenzie esecutive, le cui transazioni rispettino due requisiti:

  • abbiano, come principale obiettivo, la promozione dello sviluppo economico e del benessere,
  • siano agevolati e contengano un elemento di donazione pari almeno al 25% dell'importo totale.

I dati sul 2014

Secondo quanto risulta dai dati aggiornati pubblicati nelle scorse ore dal DAC, il volume di Assistenza allo Sviluppo Ufficiale fornita dai suoi membri ha raggiunto nel 2014 quota 135,2 miliardi di dollari, mantenendosi stabile rispetto al 2013, nonostante una leggera flessione dello 0,5% in termini reali, se si considerano gli aumenti dei prezzi e le oscillazioni dei tassi di cambio.

Negli ultimi 15 anni, rileva il Comitato dell'OCSE, l'ODA è aumentata del 66% a partire dal 2000, anno in cui sono stati concordati gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals, MDG). Nonostante la recessione in diversi Paesi membri del DAC, che ha portato alla riduzione degli aiuti nei bilanci nazionali, è incoraggiante, secondo il Comitato, che i livelli globali di Assistenza allo Sviluppo Ufficiale continuino a rimanere elevati e stabili.

Risultano, tuttavia, in calo gli aiuti bilaterali (concessi, cioè, direttamente da Paese donatore a Paese beneficiario tramite accordo diretto) al gruppo dei Paesi meno sviluppati, che sono scesi del 16% e di 25 miliardi di dollari rispetto al 2013.

Il sussidio netto per progetti e programmi bilaterali di base, che rappresenta circa il 60% dell'ODA totale, è, secondo il DAC, rimasto stabile nel 2014. Le sovvenzioni per la riduzione del debito sono, invece, diminuite del 87% in termini reali, dai 3,6 miliardi di dollari del 2013 ai 476 milioni di dollari del 2014. Gli aiuti umanitari, poi, sono aumentati del 22% in termini reali, da 11 miliardi di dollari nel 2013 a circa 13 miliardi di dollari nel 2014.

I maggiori donatori per volume sono gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Germania, la Francia e il Giappone. Inoltre, la Danimarca, il Lussemburgo, la Norvegia, la Svezia e il Regno Unito continuano a superare il target stabilito dalle Nazioni Unite per gli aiuti allo sviluppo, pari allo 0,7% del reddito nazionale lordo.

L'Ue e l'Italia

La quota di Assistenza allo Sviluppo Ufficiale proveniente dai 19 Paesi dell'Ue che sono anche membri del Comitato per l’Assistenza allo Sviluppo è pari a 73,9 miliardi di dollari nel 2014, con un incremento rispetto al 2013 dell'1,6% in termini reali e dello 0,42% rispetto al reddito nazionale lordo combinato. All'interno della quota Ue, il contributo dell'Italia ha registrato un calo del 2,9%, a causa della contrazione degli aiuti bilaterali.

L'Italia ha fornito, nel 2014, aiuti ai Paesi in via di sviluppo in misura pari allo 0,16% del proprio reddito nazionale lordo su una media tra i membri del DAC dello 0,29%. Il dato italiano risulta in lieve calo (-0,01%) rispetto al 2013, quando si registrava una quota dello 0,17% del RNL

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Development aid stable in 2014 but flows to poorest countries still falling

Photo credit: CIAT International Center for Tropical Agriculture

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