Agricoltura – Ue proroga scadenza pagamenti diretti PAC

Tempo fino al 15 ottobre 2016 per effettuare i pagamenti diretti PAC agli agricoltori. Prorogati di un anno gli aiuti per l'ortofrutta a fronte dell'embargo russo

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La Commissione europea interviene a sostegno degli Stati e delle Regioni Ue in difficoltà con i pagamenti diretti previsti dalla Politica agricola comune. Il termine entro il quale effettuare i pagamenti, ha fatto sapere il commissario all'Agricoltura Phil Hogan, slitterà dal 30 giugno al 15 ottobre 2016 senza dare luogo a sanzioni. La Commissione ha anche deciso di prorogare di un anno la validità del regime di aiuti a sostegno dell'ortofrutta, introdotto in risposta all'embargo russo sui prodotti Ue.

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Più tempo per i pagamenti diretti PAC

Dopo aver prorogato, dal 15 maggio al 15 giugno 2016, il termine di presentazione delle domande per i pagamenti diretti della PAC, il commissario interviene nuovamente sui tempi della Politica Agricola Comune, questa volta a supporto delle amministrazioni in ritardo con le erogazioni. La proroga al 15 ottobre senza penalità si tradurrà in un risparmio notevole per Paesi membri e Regioni, che altrimenti avrebbero perso il 10% in caso di versamenti a luglio, il 25% per quelli di agosto e il 45% sui pagamenti effettuati a settembre.

Si tratta di una misura eccezionale alla luce delle difficoltà incontrate da alcuni organismi pagatori nel primo anno di versamenti della nuova PAC, ha spiegato Hogan, sottolineando che la deroga non deve spingere a un rallentamento nell'erogazione dei contributi e invitando a garantirne il più possibile entro il 30 giugno.

Insieme alla proroga per le domande relative ai pagamenti diretti Hogan aveva posticipato al 15 giugno anche la scadenza per le misure a superficie dei Programmi di sviluppo rurale delle Regioni per l'annualità in corso. Gli agricoltori possono presentare domande anche oltre il 15 giugno, ma non dopo l’11 luglio 2016, andando incontro, per ogni giorno lavorativo di ritardo, a una riduzione pari all’1% degli importi inizialmente previsti.

Ancora un anno di aiuti per l'ortofrutta

La Commissione europea ha deciso anche di prorogare di un anno, dal 30 giugno 2016 al 30 giugno 2017, il regime di aiuto introdotto per la prima volta nel 2014 per sostenere il settore ortofrutticolo, fortemente danneggiato dallo stop alle importazioni di prodotti Ue da parte di Mosca. 

Gli aiuti riguardano il ritiro dal mercato di una vasta gamma di prodotti: pomodori, carote, cavoli, peperoni, cavolfiori e broccoli, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, prugne, frutti di bosco, uva da tavola, kiwi, arance dolci, clementine, mandarini, limoni, pesche e nettarine, ciliegie e cachi. 

Photo credit: Goldmund100