Legge Stabilita' 2016 - fondi Ue, spesa piu' rapida

Fondi Ue Sviluppo

Gli interventi del periodo di programmazione 2007-2013 saranno blindati e coperti con fondi Fsc

Arrivano gli organismi territoriali regionali. Avranno il compito di gestire in maniera velocizzata e blindata la spesa dei fondi comunitari a partire dal 2016. La legge di Stabilità dedica un articolo specifico (il 40) alla questione dei fondi Ue. Da un lato, blinda gli interventi relativi alla programmazione 2007-2013, che saranno finanziati nel quadro del Fondo di sviluppo e coesione. Dall’altro, punta ad avviare un nuovo meccanismo di contabilità regionale che risolva uno dei principali problemi degli ultimi anni: la spesa materiale del denaro a disposizione dei governatori.

Interventi 2007/2013 blindati

Il primo intervento rilevante, sul fronte dei fondi comunitari, arriva nella prima parte dell’articolo 40. Qui si prevede che, per assicurare il completamento dei progetti inseriti nella programmazione 2007/2013, gli interventi non conclusi alla data del 31 dicembre del 2015 e non ammessi nella nuova programmazione saranno finanziati con il Fondo di sviluppo e coesione, assegnato dal Cipe dopo una richiesta formale di Palazzo Chigi.

Risorse salve

La norma ha rilevanza da diversi punti di vista. Tramite questo meccanismo, anzitutto, si evita la perdita del denaro del periodo 2007-2013. I progetti cofinanziati dall’Ue, infatti, devono necessariamente essere conclusi con risorse nazionali, pena la perdita e la restituzione alla Commissione europea. In questo modo le risorse vengono, in sostanza, blindate.

La clausola di investimento Ue

Inoltre, c’è anche un impatto sulla clausola di investimento europea. Utilizzando questo meccanismo sarà, infatti, possibile nel 2016 far rilevare queste cifre come cofinanziamenti nazionali di progetti comunitari. Anche queste spese, in sostanza, saranno conteggiate nella flessibilità europea e non verranno colpite dai limiti del patto di Stabilità.

La contabilita' regionale

A questo, saranno accompagnate una serie di misure che puntano a velocizzare la spesa materiale dei fondi europei, tramite misure legate alla contabilità regionale. Le Regioni e le Province, nello specifico, potranno attribuire autonomia gestionale e contabile ad una propria articolazione organizzativa, destinata alla gestione finanziaria degli interventi europei.

Gli Organismi strumentali

Si chiameranno Organismi strumentali e potranno utilizzare conti di tesoreria unica appositamente istituiti e conti correnti bancari dedicati presso il tesoriere delle Regioni. Da questi canali speciali affluiranno le risorse europee e di cofinanziamento nazionale destinate agli interventi Ue. In questo modo l’obiettivo del Governo è accelerare la spesa materiale delle risorse, tra i problemi principali nella gestione dei fondi finora. Questi organismi saranno vigilati dalla Corte dei conti. Inoltre, avranno un regime speciale blindato: non saranno soggetti a esecuzione forzata né ad atti di sequestro o pignoramento.

Semplificazioni sulle condanne Ue

Altro punto interessante, infine, riguarda le sentenze di condanna della Corte di Giustizia Ue. Viene rivista la procedura di rivalsa da parte dello Stato nei confronti delle amministrazioni responsabili delle violazioni che hanno portato alla condanna. In questo modo sarà più semplice recuperare le risorse: di fatto, il denaro verrà detratto dai trasferimenti statali agli enti territoriali.

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Legge di Stabilita' 2016 - misure per professionisti, autonomi e piccole imprese
Testo legge di Stabilita' 2016