Patent Box - Zanetti, incentivi cumulabili con credito imposta ricerca
Il regime di Patent Box sarà cumulabile con altre agevolazioni in vigore, come il credito d'imposta per le attività di ricerca e sviluppo, gli incentivi alle start-up e l'Aiuto alla Crescita Economica (ACE).
E' quanto spiegato dal sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti intervenendo a un convegno organizzato, presso l’Università LUMSA di Roma, da NODA Studio.
Le novità introdotte dalla legge di Stabilità 2015 in materia di tassazione agevolata, su base opzionale, dei redditi derivanti dall’utilizzo di alcune tipologie di beni immateriali sono stati definite con maggior dettaglio, e in parte modificate, dal decreto Investment Compact (dl n. 3-2015), poi convertito nella legge n. 33-2015.
In particolare, l’agevolazione, che durerà 5 esercizi, consiste nell'esclusione dall’imposizione fiscale di parte dei redditi derivanti dall'utilizzo di opere dell'ingegno, brevetti industriali, marchi, inclusi quelli commerciali, disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.
La quota di detassazione sarà pari al 30% nel 2015, al 40% nel 2016 e al 50% (a regime) dal 2017.
L’accesso al regime opzionale è previsto per i redditi conseguiti da società ed enti commerciali che svolgono attività di ricerca e sviluppo, sia quando derivanti dalla concessione in uso a terzi dei beni immateriali, che in caso di utilizzo diretto degli stessi. In base all'Investment Compact, l'opzione può essere rinnovata al termine della scadenza quinquennale di applicazione.
Analizzando la misura, di prossima operatività, Zanetti ha spiegato che la parziale defiscalizzazione per 5 anni degli utili derivanti dall’impiego delle proprietà intellettuali e industriali rappresenta un’ottima opportunità di sviluppo e rilancio delle imprese italiane, perchè rende l'Italia più attraente per gli investimenti da parte di capitali esteri.
L'agevolazione, ha sottolineato Zanetti, è tra l'altro cumulabile con altri regimi di aiuto attualmente in vigore, in particolare con gli incentivi alle startup, con l'Aiuto alla Crescita Economica (ACE) e con il bonus ricerca, il credito d'imposta pari a un massimo del 25% delle spese di R&S incrementali sostenute nel periodo 2015-2019 rispetto alla media del triennio 2012-2014 e al 50% delle spese relative all'assunzione di personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo.
Secondo l'Associazione italiana per la ricerca industriale (AIRI), la combinazione del credito d'imposta per la ricerca e del regime di Patent Box porterà a una crescita della spesa in innovazione delle imprese compresa tra il 5% e il 7% da qui al 2019, per un valore di circa 12 miliardi di euro.
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