EBS 2015: le sfide della Ue verso Industria 4.0
Dalla strategia per il mercato unico digitale allo sviluppo delle competenze, dall'Unione dell'energia all'economia circolare. Lo European Business Summit, l'appuntamento annuale promosso da Business Europe e dall’Associazione delle imprese in Belgio (FEB) il 6 e il 7 maggio a Bruxelles, ha tracciato il quadro delle priorità e delle sfide verso la quarta rivoluzione industriale, 'Industria 4.0'.
Industria 4.0
Oltre 2mila persone, tra esponenti politici, imprese, esperti e rappresentanti della società civile, si sono confrontate a Bruxelles su come sfruttare la digitalizzazione per costruire un sistema industriale europeo innovativo, competitivo e sostenibile. L'idea di fondo è che l'Europa debba reagire allo spostamento del manifatturiero verso le economie emergenti concentrandosi sulle fasi del processo produttivo a maggior valore aggiunto, puntando su attività immateriali ad alto contenuto di innovazione e tecnologia, per realizzare la cosiddetta quarta rivoluzione industriale.
Verso un mercato unico digitale
L'evento ha ospitato, non a caso, il lancio della Strategia per il mercato unico digitale, il documento che individua le 16 azioni proposte dalla Commissione europea per una maggiore integrazione a livello Ue in materia di telecomunicazioni, infrastrutture digitali, commercio on line, diritto d’autore in rete, protezione dei dati personali e piattaforme web. Un obiettivo, quello della creazione del mercato unico digitale, che si intreccia a una serie di altre sfide oggi sul tavolo dei decisori politici a livello europeo e dei singoli Stati membri, affrontate nel corso di 45 sessioni tematiche.
Si va dal legame tra il mercato unico digitale e la base industriale europea, sottolineato dalla commissaria al Mercato interno e all'Imprenditoria Elżbieta Bienkowska, al superamento delle differenze regolatorie tra i Paesi Ue che frenano la libera circolazione di beni e servizi online in Europa, sollecitato dal commissario al Mercato unico digitale Andrus Ansip.
Più diritti per i consumatori, meno ostacoli per le imprese è invece la ricetta per competere a livello globale dell'ex commissaria alla Giustizia Viviane Reding, secondo cui per abbracciare la rivoluzione digitale occorre garantire allo stesso tempo la libera circolazione dei dati e il pieno rispetto della privacy.
Vincere la sfida della digitalizzazione significa però anche parlare di competenze, come osservato da Accenture, che ha presentato uno studio in base al quale il 45% delle imprese europee ritiene che la mancanza di skill in materia di ICT sia il maggiore ostacolo allo sviluppo di business in ambito digitale, ma solo il 34% si sente in grado di reclutare personale con questo tipo di competenze.
Sfide per le imprese: finanziamenti, sostenibilità e competizione globale
Un altro fronte è quello della promozione dell'autoimprenditorialità e delle startup, strettamente legato al tema dell'accesso a modalità di finanziamento alternative ai prestiti bancari, come il Venture Capital, ancora insufficiente in Europa rispetto agli Stati Uniti, come sottolineato da Dörte Höppner della European Private Equity & Venture Capital Association.
Tra le priorità emerse durante i molti dibattiti rientrano anche la promozione dell'economia circolare, ad esempio - ha suggerito Alexandre Affre di Business Europe - attraverso il piano Juncker per gli investimenti, ma anche l'Unione dell'energia, tenendo presente, in linea con il motto della Commissione Efficiency First, che l'energià più pulita è quella che non consumiamo. Anche perchè, ha detto il vicepresidente della Commissione Maros Sefcovic, l'aspirazione dell'Ue dovrebbe essere la leadership nella lotta ai cambiamenti climatici.
Le opportunità dell'Unione dell'energia per il mondo imprenditoriale spaziano dagli investimenti per l'integrazione delle fonti rinnovabili allo sviluppo di nuove tecnologie per l'efficienza energetica. L'Ue, però, ha sottolineato il Ceo di Solvay Jean-Pierre Clamadieu, non deve sottovalutare il fatto che la competizione si gioca anche sull'accesso all'energia. Gli investimenti infrastrutturali e l'integrazione dei mercati energetici degli Stati membri restano una priorità per la sicurezza degli approvvigionamenti.
Di competizione globale ha parlato anche il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, che ha messo in guardia l'Europa rispetto alla tentazione di reagire alla concorrenza delle potenze emergenti limitando gli scambi commerciali con i Paesi terzi: “il protezionismo uccide la competizione e di conseguenza anche l'innovazione”, ha avvertito.
Sul tavolo anche il contributo delle riforme strutturali alla digitalizzazione dell'economia europea, discusso in un panel che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del commissario agli Affari economici Pierre Moscovici e del ministro delle Finanze greco Yannis Varoufakis, che ha osservato: "I più giovani hanno già un mercato digitale unico: lo chiamano Internet".
Links
Commissione Ue - via al piano per il mercato unico digitale
Unione Energia: strategia Ue per sicurezza, efficienza e rinnovabili