BEI - aggiornata la guida per i finanziamenti a Pmi e Midcap
La Banca europea per gli investimenti fa il punto sulle tipologie di strumenti e sulle modalità per avviare domande di finanziamento
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Strumenti a disposizione, tipologie di operazioni finanziabili, importi, elenchi di intermediari presenti sul territorio. La Banca europea per gli investimenti ha appena aggiornato la sua guida on line sui finanziamenti di Pmi e Midcap. Le imprese fino a 3mila dipendenti hanno accesso, con modalità differenti, a un ventaglio molto ampio di opportunità. Possono fare ricorso a consulenti Bei in Italia o, per i progetti più importanti, oltre i 25 milioni di euro, mettersi direttamente in contatto con la Banca.
Complessivamente, nel corso del 2015 la Banca europea per gli investimenti ha messo a disposizione delle Pmi e delle Midcap 26 miliardi in tutta l’Ue. “La Bei – spiega una nota ufficiale – lavora continuamente per rafforzare il suo supporto a queste imprese”. Per questo è stata appena ripubblicata e aggiornata la guida nella quale vengono riassunte le indicazioni principali a loro beneficio.
Differenza tra Pmi e Midcap
“Se sei una Pmi in cerca di finanziamenti, visita questo indirizzo”, spiega la guida. I programmi della Bei riguardano le imprese fino a 249 dipendenti, classificate come Pmi, e quelle tra 250 e 3mila dipendenti, classificate come Midcap. Ci sono, poi, programmi specifici in campo di energia e ambiente, occupazione giovanile, agricoltura e cibo. Anche le imprese aderenti a una rete - va precisato - possono ottenere finanziamenti nell’ambito dei prestiti Pmi e Midcap.
Un’informazione fondamentale riguarda gli istituti bancari che gestiscono prestiti Bei: stando ai dati aggiornati a fine 2015, al momento gli istituti accreditati in Italia sono 29, praticamente tutti quelli più importanti del paese. Per ciascuno di essi la Banca europea elenca i nomi di responsabili specifici, con i relativi contatti.
Il catalogo è importante perché consente di conoscere gli istituti più vicini e di avviare rapporti con i responsabili di area, ma non solo. Bisogna, infatti, considerare che non tutti gli istituti gestiscono tutti i programmi Bei. Se, infatti, quasi tutti si occupano di un settore come le Pmi, non vale lo stesso per altri settori, come il lavoro giovanile o l’agricoltura.
Il ruolo del Fondo europeo investimenti
A corredo di questo c’è il Fondo europeo per gli investimenti, il Fei. Anche questo lavora con le piccole e medie imprese, supportandole attraverso garanzie, finanziamenti diretti, attività di venture capital. La lista dei 41 intermediari italiani, in questo caso, comprende il soggetto che può accedere allo strumento (Pmi, microimprese), il tipo di strumento (prestiti, garanzie), l’istituto intermediario (banche, ma anche società finanziarie e fondazioni) e la macroiniziativa alla quale lo strumento fa capo (Cosme, Jasmine).
Contatti diretti con la Bei
Da considerare, in generale, che per le Midcap è aperta anche un’altra strada: contattare direttamente la Bei. Questa opzione vale per i progetti che, da soli, valgono un investimento che supera i 25 milioni di euro. Progetti di questo tipo possono accedere a finanziamenti per il 50% del costo totale, sia per soggetti pubblici che per i privati. In media, la quota finanziata è però pari a un terzo. Anche perché il timbro Bei consente solitamente di accedere ad altre provviste. Le operazioni dovranno essere economicamente sostenibili e i prestiti andranno rimborsati con rate semestrali o annuali. In alcune situazioni, la Bei potrà addebitare costi per l’approvazione dei progetti, i servizi legali, le altre spese accessorie.