Piano Juncker: ok a norme su Fondo europeo per investimenti strategici-FEIS

Author: European Parliament / photo on flickr La Commissione europea ha adottato la proposta legislativa sul Fondo europeo per gli investimenti strategici, lo strumento che sarà istituito in partenariato con la Banca europea per gli investimenti (BEI), per finanziare il Piano Juncker per la crescita nell'Ue.

L'obiettivo del Piano Juncker, presentato a novembre alla plenaria del Parlamento Ue e approvato a dicembre dal Consiglio europeo, è mobilitare investimenti pubblici e privati per 315 miliardi di euro per sostenere la crescita e l'occupazione in Europa, puntando su settori strategici come le reti energetiche e la banda larga.

Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)

Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) rappresenta il principale veicolo per mobilitare gli investimenti previsti dal Piano, che dovranno essere realizzati nell'arco dei prossimi tre anni. Il Fondo, ha spiegato il vicepresidente responsabile per il portafoglio Occupazione, crescita, investimenti e competitività Jyrki Katainen, “sosterrà progetti che presentano un profilo di rischio più elevato, in modo da far decollare gli investimenti nei Paesi e nei settori in cui più acuto è il bisogno di creare occupazione e di realizzare crescita”.

In base al testo adottato dalla Commissione, al FEIS potranno partecipare sia gli Stati membri, che soggetti terzi, quali banche di promozione nazionali o enti pubblici di proprietà dei Paesi Ue da essi controllati, attori del settore privato e soggetti extra-Ue.

Sul piano della governance, l'Esecutivo Ue ha previsto un comitato direttivo, che deciderà l’indirizzo generale, le linee guida d’investimento, il profilo di rischio, le politiche strategiche e l’allocazione strategica delle attività del Fondo, nel rispetto degli orientamenti politici della Commissione. I voti saranno assegnati in base all'entità del contributo versato e tutte le decisioni saranno adottate per consenso o, laddove questo risulti impossibile, a maggioranza semplice. In generale, però, nessuna decisione potrà essere adottata con il voto contrario della Commissione o della BEI.

Al comitato direttivo risponderà un comitato per gli investimenti, composto da sei esperti del mercato indipendenti e da un amministratore delegato, che valuterà i progetti da ammettere al sostegno del FEIS. L'amministratore delegato e il suo vice saranno nominati dal comitato direttivo su proposta congiunta della Commissione e della BEI.

Inoltre, la Commissione ha previsto la costituzione di un Polo europeo di consulenza e assistenza per l’individuazione, la preparazione, lo sviluppo e il finanziamento dei progetti in tutta Europa, sull’uso di strumenti finanziari innovativi e sul ricorso a partenariati pubblico-privato.

La task force creata da Commissione e BEI ha già individuato circa 2mila potenziali progetti, ma è prevista anche una riserva di progetti europei, trasparente e costantemente aggiornata, per informare gli investitori sulle possibili iniziative future.

Infine, la proposta legislativa della Commissione prevede anche l'istituzione di un Fondo di garanzia dell’Ue, che sarà alimentato gradualmente fino a raggiungere una dotazione di 8 miliardi di euro entro il 2020, per assicurare al bilancio dell’Unione una riserva di liquidità in caso di perdite del FEIS.

Trattamento ai fini del patto di stabilità e crescita

Insieme al testo sul FEIS, Bruxelles ha adottato una comunicazione sulle possibilità di sfruttamento della flessibilità ammessa dalle norme vigenti del patto di stabilità e crescita per garantire un trattamento favorevole ai contributi versati al FEIS dagli Stati membri.

In base al testo, i contributi nazionali versati al Fondo europeo per gli investimenti strategici non saranno computati nei limiti del patto. Inoltre, si potrà tenere conto delle riforme strutturali e della congiuntura dei singoli Paesi in sede di valutazione delle leggi di stabilità.

Prossimi passi

Il testo adottato dalla Commissione dovrà ora essere approvato dal Parlamento Ue e dal Consiglio. Il presidente Jean Claude Juncker ha sollecitato i colegislatori a dare il via libera alla proposta in tempi brevi, “così che il Fondo possa essere operativo entro giugno aprendo il flusso dei nuovi investimenti”.

Il vicepresidente Katainen, intanto, ha dato inizio a un tour europeo, che giovedì e venerdì farà tappa in Italia, a Roma e Milano, per presentare il Piano Juncker e il FEIS.

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