Fondi strutturali: la bozza dell' Accordo di partenariato inviata a Bruxelles
Il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia ha illustrato i contenuti della bozza di Accordo di partenariato per la nuova programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 inviata lunedì alla Commissione europea.
Risorse
I fondi strutturali a disposizione dell'Italia per il prossimo settennato ammontano a 31 miliardi e 131 milioni di euro, di cui:
- 7.695 milioni di euro per le regioni più sviluppate, cioè Val d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio;
- 1.102 milioni di euro per le regioni in transizione, quindi Abruzzo, Basilicata, Molise e Sardegna;
- 22.334 milioni di euro per le regioni meno sviluppate, che sono Calabria, Campania, Sicilia e Puglia.
Sempre dall'Ue provengono:
- 1.137 milioni di euro per la cooperazione territoriale,
- 659 milioni di euro per il Fondo per gli indigenti;
- 10.430 milioni di euro dal Fondo europeo per le politiche agricole e lo sviluppo rurale (FEASR).
Ai fondi strutturali si aggiungerà il cofinanziamento nazionale a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987, che la legge di Stabilità per il 2014 ha previsto nella misura di 24 miliardi di euro, più la quota di cofinanziamento per i Programmi operativi regionali, che il Ministero quantifica in una cifra pari al 30% del cofinanziamento complessivo del programma.
Infine, a queste risorse si sommeranno circa 55 miliardi dal Fondo Sviluppo e Coesione, di cui l'80% per le Regioni del Centro-Sud e il 20% per il Centro-Nord.
Obiettivi tematici
L'Accordo di partenariato, che contiene l’impianto strategico e la selezione degli obiettivi tematici su cui si concentreranno gli interventi nei prossimi sette anni, punta alla ''modernizzazione del made in Italy”, alla valorizzazione del capitale umano, alla promozione del turismo di qualità e all'innovazione delle imprese.
Il documento è stato trasmesso alla Commissione europea e sarà rivisto sulla base dei commenti di Bruxelles prima di assumere la sua forma definitiva.
Al momento gli obiettivi tematici (OT) individuati sono:
- Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
- Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime;
- Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura;
- Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;
- Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi;
- Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
- Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;
- Promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;
- Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione;
- Investire nell’istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente;
- Rafforzare la capacità delle amministrazioni pubbliche e degli stakeholders e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente;
cui si aggiunge l'Assistenza tecnica.
Programmi operativi
La bozza dell'Accordo di partenariato prevede:
Programmi nazionali che coprono tutte le categorie di Regioni negli ambiti:
- Istruzione, in attuazione di risultati dell’OT10 e OT11 (FSE e FESR, plurifondo),
- Occupazione, in attuazione di risultati dell’OT8 e OT11 (FSE e FESR, plurifondo),
- Inclusione, in attuazione di risultati dell’OT9 e OT11 (FSE, monofondo),
- Città metropolitane, programma sperimentale in attuazione dell’agenda urbana per quanto riguarda le 14 città metropolitane (FESR e FSE, plurifondo),
- Governance, reti, progetti speciali e assistenza tecnica in attuazione di risultati dell’OT11 e a supporto di altri risultati di diversi OT (FESR e FSE, plurifondo),
- Programma YEI (FSE, monofondo)
Programmi nazionali/multiregionali che operano nelle Regioni in transizione e meno sviluppate negli ambiti:
- Ricerca e Innovazione,
- Imprese e Competitività.
Programmi nazionali/multiregionali per le sole Regioni meno sviluppate negli ambiti:
- Infrastrutture e reti,
- Beni culturali,
- Legalità.
In tutte le Regioni e Province autonome sono poi previsti Programmi regionali a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale e sul Fondo sociale europeo (POR FESR e POR FSE) e Programmi di sviluppo rurale (PSR).
Inoltre sono previsti un Programma nazionale a valere sul FEASR e uno a valere sul FEAMP, rispettivamente, per le politiche agricole e lo sviluppo rurale e per la pesca.
I fondi residui della programmazione 2007-2013, ha annunciato infine il ministro, contribuiranno ad alimentare il taglio del cuneo fiscale. “In questo modo - ha spiegato Trigilia - pensiamo di incoraggiare ulteriormente gli operatori economici".
Links
Bozza Accordo di partenariato - Versione del 9 dicembre 2013
Slide Bozza Accordo di partenariato per il ciclo di programmazione dei fondi strutturali 2014-2020