Incentivi rinnovabili - presto decreto, proposte Confindustria per mercato elettrico
Tempi brevi per il decreto sugli incentivi alle fonti rinnovabili. Lo annuncia il ministro Guidi durante la presentazione delle proposte di Confindustria per la riforma del mercato elettrico
Accelera il decreto incentivi alle rinnovabili non FV
Annunciato a maggio nel corso di un'audizione in Senato, il decreto per incentivare le rinnovabili diverse dal fotovoltaico, è stato inviato alla Conferenza unificata Stato-Regioni per acquisirne il parere, comunque non vincolante.
L'annuncio arriva dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, nel corso di un evento, organizzato da Confindustria, per presentare la proposta di riforma del mercato elettrico.
“Tutti siamo d'accordo su un obiettivo: oggi non basta fare il tagliando al mercato elettrico. A quasi vent'anni dall'avvio della liberalizzazione e in un contesto del tutto cambiato, bisogna fare una revisione”, dichiara il ministro, che si dice “aperta al dialogo e a recepire le indicazioni per assumere delle decisioni che siano frutto di un confronto”.
La proposta di riforma del mercato elettrico di Confindustria
Quella messa a punto dagli industriali è una proposta di riforma del comparto che si prefigge di risolvere le attuali criticità e supportare la competitività del sistema paese attraverso:
- l’introduzione di nuovi strumenti di gestione operativa e commerciale che permettano un trattamento indifferenziato di tutte le fonti, e l’integrazione fisica e di mercato delle fonti rinnovabili non programmabili (FRNP);
- la responsabilizzazione di tutti gli operatori nell’attività di programmazione dei profili di produzione e consumo, e nell’operatività sui mercati;
- la conformità con i modelli decentralizzati e la regolamentazione europea, come il Target Model e le linee guida sugli Aiuti di Stato;
- l’introduzione di strumenti in grado di fornire segnali di prezzo affidabili su tutti gli orizzonti temporali, dal lungo termine al tempo reale;
- un approccio di mercato volto a favorire la competitività, l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi soggetti e modelli di business in un contesto in cui il gestore della rete di trasmissione nazionale (TSO) rimane responsabile del mantenimento in sicurezza del sistema;
- l’integrazione dell’attuale architettura di mercato con strumenti di medio e lungo termine;
- la minimizzazione dei costi di sistema, in primis quelli legati alle inefficienze del mercato.
La proposta prevede inoltre una revisione del quadro regolatorio attuale, da operare attraverso un processo che coinvolga i soggetti istituzionali quali il Ministero dello Sviluppo economico, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, gli organismi Ue ove necessario, i gestori di rete e gli operatori di mercato.
Più nello specifico, la riforma presentata da Confindustria agisce su tre elementi chiave.
Regole di dispacciamento e partecipazione ai mercati
Si interviene sulle modalità di calcolo e valorizzazione degli oneri di sbilanciamento per incentivare comportamenti virtuosi ed evitare comportamenti distorsivi a danno dei consumatori finali.
Confindustria propone anche di intervenire sulle modalità di partecipazione al mercato e sulla gestione del dispacciamento fisico attraverso:
- l’introduzione di modalità di partecipazione al mercato in forma aggregata su base zonale, con portafogli separati per generazione e domanda senza limiti di taglia dell’unità;
- la conferma del dispacciamento fisico per singolo punto per le unità connesse alla rete di trasmissione, e in forma aggregata per quelle connesse alle reti di distribuzione;
- la valutazione nel medio-lungo termine della possibilità di aggregazione a livello di impianto con unità di produzione sullo stesso livello di tensione;
- l’inquadramento del GSE come un soggetto attivo solo nella promozione e incentivazione delle FNRP.
Struttura dei mercati
La proposta interviene poi sul mercato della capacità, creando un ulteriore strumento in grado di fornire segnali di prezzo che aiutino a ottimizzare il parco produttivo rispetto ad esigenze di flessibilità e capacità, attraverso l’avvio in tempi brevissimi del mercato della capacità (strategica) e la revisione del segmento della flessibilità (capacità flessibile).
Ruolo delle reti
La proposta interviene sul ruolo del Distribution System Operator (DSO) e sulla sua interazione con il TSO per favorire la partecipazione al mercato del bilanciamento di tutte le fonti connesse alle reti di distribuzione:
- la responsabilità del bilanciamento del sistema rimarrà in capo al TSO;
- l'operatore del sistema di distribuzione o DSO opera come facilitatore tecnico, nel pieno rispetto delle regole di unbundling, per permettere alle unità connesse alle reti di distribuzione di partecipare in modalità aggregata ai servizi di bilanciamento;
- l’evoluzione dello scenario di riferimento in termini di sviluppo e diffusione dei sistemi di stoccaggio, auto elettriche, Smart Grid e Demand Side Management potrà richiedere nel lungo periodo un’ulteriore ottimizzazione del ruolo del DSO e del modello di cooperazione tra TSO e DSO per la gestione del dispacciamento.
L’implementazione della proposta di riforma dovrà seguire un percorso progressivo che preveda dei regimi transitori volti ad accompagnare il cambiamento e l’ottimizzazione delle soluzioni identificate. Gli industriali ritengono ragionevole ipotizzare che buona parte delle soluzioni indicate possano essere operative entro il 2020.
Nel breve termine, Confindustria propone di implementare il mercato della capacità strategica ed avviare un tavolo di lavoro che porti alla definizione delle modalità di aggregazione commerciale su MGP (mercato del giorno prima) ed MI (mercato infragiornaliero) e la revisione dei tempi di chiusura di MI.
Nel medio termine è sostenibile ipotizzare la finalizzazione della revisione del nuovo meccanismo di valorizzazione degli sbilanciamenti, contestualmente alla riforma dell’architettura di mercato, incluso l’avvio del mercato della capacità flessibile.
I commenti
La proposta degli industriali è giudicata “apprezzabile” dal ministro Guidi, anche per “l'obiettivo dichiarato di difendere i meccanismi di mercato, adeguando le regole laddove esse si dimostrano superate o non più efficaci”.
“Necessario e imprescindibile garantire l’efficienza nella produzione elettrica, la sicurezza del sistema e la sostenibilità ambientale quale volano di sviluppo industriale ed economico”, dichiara il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. “Se non abbiamo il coraggio di affrontare in modo radicale il cambio di paradigma che sta attraversando il settore, difficilmente potremmo cambiare l’assetto di funzionamento all’interno di una prospettiva europea”.
Photo credit: Karol Franks / Foter / CC BY-NC-ND