Protesta Trattori: in Gazzetta UE il Regolamento 2024/1468 che semplifica la PAC
Il Regolamento 2024/1468, che modifica i regolamenti 2021/2115 e 2021/2116 relativamente alle norme sulle buone condizioni agronomiche e ambientali, ai regimi per il clima, l’ambiente e il benessere degli animali, la modifica dei Piani strategici della PAC, la revisione dei PSP e le esenzioni da controlli e sanzioni, entrerà in vigore domani, 25 maggio.
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Le proposte di semplificazione degli oneri a carico degli agricoltori nell'ambito della Politica Agricola Comune (PAC) sono state adottate dalla Commissione europea il 15 marzo scorso. A fine marzo è arrivato l'ok dei rappresentanti degli Stati membri, riuniti nel Comitato speciale Agricoltura, cui hanno fatto seguito l'approvazione da parte del Parlamento europeo nella plenaria del 24 aprile, con 425 voti favorevoli, 130 contrari e 33 astensioni, e il via libera definitivo del Consiglio, il 13 maggio, con la sola astensione della Germania. Il testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 24 maggio, per entrare in vigore il giorno successivo.
Grazie alla procedura d'urgenza, le semplificazioni sono quindi diventate subito operative. L'applicazione sarà retroattiva per l'intero 2024 e valida fino alla fine del 2027. Una risposta alle proteste degli agricoltori adottata in tempi record, cui potranno seguire ulteriori misure in base agli esiti della consultazione pubblica lanciata dalla Commissione dal 7 marzo all'8 aprile per raccogliere direttamente il punto di vista delle imprese agricole sugli oneri amministrativi e le complessità che incidono maggiormente sul lavoro delle imprese agricole. L'obiettivo di Bruxelles è pubblicare in autunno un'analisi più dettagliata, che tra l'altro terrà conto anche dei risultati della consultazione pubblica sulla direttiva sui nitrati che si è chiusa recentemente.
Nel frattempo la Commissione ha già adottato una proroga mirata del Quadro temporaneo di crisi e transizione in materia di aiuti di Stato che assicura la continuità del sostegno straordinario al settore agricolo fino al 31 dicembre 2024.
Per approfondire: Aiuti di Stato: ok a proroga Quadro temporaneo per sostenere le imprese agricole
Ulteriori interventi, ha anticipato il commissario europeo all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, in conferenza stampa a margine del Consiglio Agrifish del 26 marzo, potranno riguardare la revisione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali per includere "il divieto di pagare gli agricoltori meno dei costi di produzione”, così da assicurare "un giusto margine" sulla vendita dei prodotti agricoli. In generale la Commissione intende condurre una valutazione approfondita della direttiva sulle pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare, in vigore dal 2021, con una prima relazione in primavera e una più dettagliata nel 2025, che potrebbe essere accompagnata anche da proposte legislative.
Intanto, già in questo primo pacchetto di semplificazione della PAC la Commissione ha previsto un osservatorio dei costi di produzione, dei margini e delle pratiche commerciali nella filiera agroalimentare, che dovrebbe riunirsi per la prima volta quest'estate, e un pacchetto di azioni per migliorare in modo mirato l'attuale quadro giuridico stabilito dal regolamento OCM. Le opzioni previste da Bruxelles comprendono il rafforzamento delle norme applicabili ai contratti che gli agricoltori concludono con gli acquirenti dell'industria alimentare o del commercio al dettaglio e il rafforzamento delle organizzazioni di produttori per consentire agli agricoltori di cooperare e agire collettivamente in modo più efficace nei confronti di altri attori della filiera alimentare.
Le misure di semplificazione della PAC
Il primo intervento di modifica della PAC è volto a semplificare alcuni dei requisiti di condizionalità che gli agricoltori dell'UE devono rispettare per accedere ai pagamenti diretti PAC, cioè le norme di base, denominate BCAA (buone condizioni agronomiche e ambientali), tra cui rientra anche la BCAA 8, sulla messa a riposo dei terreni, per la quale la Commissione aveva già previsto una parziale deroga a febbraio.
Il riesame riguarda le seguenti condizionalità:
- BCAA 8 sugli elementi non produttivi: Gli agricoltori dell'UE dovranno mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti sui loro terreni, ma non saranno più obbligati a destinare una parte minima dei loro seminativi a superfici non produttive, come i terreni a riposo. Possono invece scegliere, su base volontaria, di mantenere una quota dei loro seminativi non produttivi o di creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio (come siepi o alberi) e ricevere quindi un sostegno finanziario supplementare attraverso un regime ecologico che tutti gli Stati membri dovranno offrire nei loro piani strategici della PAC. Tutti gli agricoltori dell'UE saranno incentivati a mantenere aree non produttive benefiche per la biodiversità senza temere perdite di reddito;
- BCAA 7 sulla rotazione delle colture: Gli agricoltori dell'UE saranno in grado di soddisfare tale requisito scegliendo di ruotare o diversificare le loro colture, a seconda delle condizioni che si trovano ad affrontare e se il loro paese decide di includere l'opzione della diversificazione delle colture nel loro piano strategico della PAC. La flessibilità di procedere alla diversificazione delle colture anziché alla rotazione delle colture consentirà agli agricoltori colpiti da siccità regolare o da precipitazioni eccessive di soddisfare più facilmente tale requisito;
- BCAA 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili: Gli Stati membri avranno molta più flessibilità nel definire ciò che definiscono periodi sensibili e le pratiche autorizzate a soddisfare tale requisito, alla luce delle loro condizioni nazionali e regionali e nel contesto della crescente variabilità meteorologica.
Oltre a queste modifiche specifiche, gli Stati membri potranno esentare determinate colture, tipi di suolo o sistemi agricoli dal rispetto dei requisiti in materia di lavorazione del terreno, copertura del suolo e rotazione/diversificazione delle colture (rispettivamente GAECS 5, 6, 7). Potrebbero essere possibili anche deroghe mirate per consentire l'aratura per ripristinare i prati permanenti nei siti Natura 2000 in caso di danni causati da predatori o specie invasive (BCAA 9). Tali esenzioni potrebbero essere fissate per l'intero periodo di vigenza della PAC, ma dovrebbero essere limitate in termini di superficie e stabilite solo laddove si rivelino necessarie per affrontare problemi specifici. La Commissione europea riesaminerà le modifiche necessarie per convalidare le esenzioni e mantenere la coerenza con gli obiettivi ambientali generali dei Piani strategici nazionali.
In casi di condizioni meteorologiche avverse estreme, che impediscono agli agricoltori di lavorare correttamente e rispettare i requisiti BCAA, gli Stati membri potrebbero anche introdurre deroghe temporanee. Tali deroghe dovrebbero essere limitate nel tempo e applicarsi solo ai beneficiari interessati. Per facilitare l'effettivo esercizio di questa flessibilità, la Commissione propone di raddoppiare il numero di modifiche consentite ogni anno.
Altra novità fondamentale del pacchetto è l'esenzione delle piccole aziende agricole di meno di 10 ettari dai controlli e dalle sanzioni connesse al rispetto dei requisiti di condizionalità. Ciò ridurrà notevolmente gli oneri amministrativi connessi ai controlli per i piccoli agricoltori, che rappresentano il 65% dei beneficiari della PAC, ma solo il 10% circa della superficie agricola.
Gli Stati membri inoltre dovranno rivedere i propri piani strategici della PAC entro il 31 dicembre 2025 se specifici atti ambientali e climatici (ad esempio in materia di conservazione degli uccelli selvatici e degli habitat naturali della flora e della fauna selvatiche e protezione delle acque) saranno aggiornati a livello dell'UE.
Per approfondire: Come funziona la PAC 2023-2027
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Il Regolamento UE 2024/1468 nella Gazzetta ufficiale europea del 24 maggio 2024