State of the Union: von der Leyen, Bebe Vio ispirazione per prossime sfide UE
La presidente della Commissione europea ha citato il motto dell'atleta medaglia d'oro paralimpica, ospite d'onore in Parlamento per il Discorso sullo stato dell'Unione, per invitare l'UE ad affrontare con coraggio le sfide, sul piano sanitario, climatico, geopolitico e della concorrenza globale, che sottoporranno l'UE a nuovi test nel corso del prossimo anno.
Cosa prevede l'accordo su Bilancio UE 2021-27 e Next Generation EU
“Se sembra impossibile allora si può fare”, ha detto in italiano la presidente Ursula von der Leyen, ricollegando la frase di Bebe Vio allo spirito dei fondatori dell'Europa che oggi dovrebbe guidare il percorso dell'Unione. Un percorso che nei prossimi mesi richiederà nuovi sforzi di collaborazione tra i 27 Stati membri e con le altre istituzioni UE.
“Nella più grande crisi sanitaria mondiale degli ultimi cento anni, abbiamo scelto di agire insieme e così ogni regione d'Europa ha avuto le medesime possibilità di accesso ai vaccini salva-vita. Nella più grave crisi economica mondiale degli ultimi decenni, abbiamo scelto di agire insieme, con Next Generation EU. Nella più ardua crisi planetaria della storia, abbiamo scelto nuovamente di agire insieme, con il Green Deal europeo”, ha ricordato la numero uno dell'Esecutivo comunitario. L'era del coronavirus, però, non è ancora terminata e l'anno prossimo rappresenterà un altro test del nostro carattere, ha detto.
50 miliardi per prevenire nuove pandemie
Una pandemia è una maratona non è uno sprint, ha sottolineato von der Leyen ricordando i successi sul fronte della distribuzione dei vaccini e della loro condivisione all'esterno dell'UE, ma ora occorre accelerare il ritmo della vaccinazione a livello globale e rafforzare la nostra preparazione alle pandemie.
Il lavoro verso un'Unione europea sanitaria passerà per l'investimento di 50 miliardi di euro nell'ambito di Team Europa entro il 2027 per garantire che nessun virus trasformi un'epidemia locale in una pandemia globale.
Nuove risorse proprie per il Recovery
La velocità di intervento UE, dalla creazione di SURE al lancio del maxi piano per la ripresa Next Generation EU ha dimostrato che l'UE ha tratto insegnamento dall'esperienza della crisi precedente, che ha richiesto otto anni perchè il Pil tornasse ai livelli pre crisi. Questa volta 19 paesi torneranno ai livelli pre pandemia già quest'anno e prevediamo che gli altri lo facciano il prossimo, ha detto von der Leyen.
Con Next Generation EU investiremo sia nella ripresa di breve termine che nella prosperità di lungo termine, ha ricordato la presidente della Commissione, ma per dargli continuità serviranno nuove risorse proprie, entrate su cui l'Esecutivo UE – ha assicurato – sta già lavorando.
Investimenti chiave nel digitale
Tra le priorità per un'economia resiliente Ursula von der Leyen ha indicato anzitutto gli investimenti nel digitale, nella fibra, nel 5G, nelle competenze correlate. Cruciale, però, sarà puntare sui semiconduttori, "quei minuscoli chip che fanno funzionare tutto: smartphone, scooter e monopattini elettrici, treni o intere fabbriche intelligenti" e senza i quali il digitale non esiste. La domanda mondiale è esplosa, mentre la capacità europea in tutta la filiera si è ristretta, per cui la Commissione proporrà un hub del chip,un ecosistema europeo dei semiconduttori che porti l'Unione fuori dalla dipendenza dall'Asia.
Il digitale sarà al centro anche delle strategie commerciali dell'UE attraverso nuovi parteneriati per la connettività globale denominati Global gateway che la Commissione intende realizzare in giro per il mondo.
Avanti con il Pilastro dei diritti sociali
I lavoratori meno retribuiti e più precari rivelatisi decisivi per la tenuta delle nostre società durante la pandemia saranno al centro di nuove proposte nel quadro dell'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, che comprenderà anche una nuova strategia europea di cura e assistenza.
Altro target chiave dell'azione di Bruxelles saranno i NEET, i giovani disoccupati e scoraggiati, a cui sarà dedicato un nuovo programma: Alma. In questo modo potranno svolgere un'esperienza professionale temporanea in un altro Stato membro e godere di benefici simili a quelli garantiti dal programma Erasmus agli studenti.
L'azione UE per il clima e gli impegni globali
A distanza di un anno dall'annuncio di un target di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030, l'UE ha trasformato i suoi obiettivi climatici in obblighi giuridicamente vincolanti e ha previsto un primo ventaglio di strumenti per accompagnare la transizione energetica. L'Europa da sola, però, non può farcela, ha detto von der Leyen, identificando nella Cop 26 di Glasgow il momento decisivo per gli impegni della comunità mondiale.
Ogni paese europeo ha una responsabilità per sé e verso i paesi più vulnerabili e meno sviluppati, che Bruxelles intende rispettare con un finanziamento supplementare di quattro miliardi di euro fino al 2027 per il clima, ma gli Stati Uniti e gli altri partner devono fare altrettanto, ha chiarito.
Per approfondire: Il varo del Patto europeo per il clima
Obiettivo stabilità: dall'Afghanistan ai balcani occidentali
L'impegno dell'UE a livello globale aumenterà anche in risposta alle principali sfide umanitarie e dal punto di vista geopolitico. Bruxelles aumenterà di 100 milioni gli aiuti umanitari per l'Afghanistan nel quadro di un pacchetto più ampio che verrà presentato nelle prossime settimane e sta già lavorando a una nuova dichiarazione congiunta UE-Nato che verrà rilasciata entro fine anno.
Cruciale sarà approfondire il partenariato con gli alleati più stretti, dagli Usa ai paesi dei Balcani occidentali, e costruirne di nuovi a cominciare dalla regione indopacifica. Per la presidente della Commissione, però, l'UE dovrebbe essere disposta a fare di più anche autonomamente per la stabilità nel vicinato, combinando le dimensioni militare, civile, diplomatica e dello sviluppo e costruendo una vera Unione europea della difesa che condivida informazioni e decisioni oltre che mezzi e capacità.
Una politica comune per la migrazione
La stabilità dell'Unione passa anche per l'adozione di una gestione condivisa dei flussi migratori, un tema su cui finora hanno prevalso le divisioni tra i 27 e che, secondo von der Leyen, troverebbe nel nuovo patto sulla migrazione e l'asilo il sistema per gestire ogni circostanza.
Nuove proposte affronteranno invece i temi collegati alla difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali, dalla messa al bando dall'UE dei prodotti ottenuti con il lavoro forzato a una norma contro la violenza sulle donne nel mondo online e offline.
Infine, poiché il bilancio europeo è la traduzione in cifre della nostra Unione, ha detto von der Leyen, la Commissione, si impegnerà per fare in modo che ogni euro sia speso nel rispetto dello stato di diritto. A partire dal 2022, le relazioni sullo stato di diritto conterranno inoltre raccomandazioni concrete agli Stati membri, un primo passo verso l'applicazione della condizionalità di bilancio fortemente voluta dal Parlamento europeo nel negoziato sul Quadro finanziario pluriennale 2021-27 e finora mai applicata da Bruxelles.
Leggi il Discorso sullo Stato dell'Unione - State of the Union 2021