Via libera al riparto dei fondi per Contratti di sviluppo e Accordi di sviluppo
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il decreto che ripartisce oltre 1,5 miliardi di euro per finanziare Contratti di sviluppo industriali (compresi quelli per l'agroindustria), per la tutela ambientale e per le attività turistiche, Accordi di programma e Accordi di sviluppo, destinando anche una riserva di 40 milioni di euro agli interventi nel capitale di rischio.
Contratti di sviluppo per i semiconduttori: al via le domande
Le risorse destinate dal MIMIT al rifinanziamento di Contratti di sviluppo e Accordi di sviluppo provengono dagli stanziamenti delle ultime leggi di bilancio (manovre 2020, 2021, 2022, 2023), da economie resesi disponibili e dai proventi delle aste ETS di competenza, per un totale di un miliardo e 533,5 milioni di euro.
In particolare, ai Contratti di sviluppo sono stati destinati negli scorsi anni:
- 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 dalla legge di bilancio 2020 (legge n. 160-2019),
- 400 milioni di euro per l’anno 2020 dal decreto-legge n. 18-2020,
- 500 milioni di euro per l’anno 2020 dal decreto-legge n. 104-2020,
- un miliardo e 50 milioni di euro dalla manovra 2021 (legge n. 178-2020),
- un miliardo e 950 milioni di euro dalla legge di Bilancio 2022 (legge n. 234-2021).
Alla manovra 2023 (legge n. 197-2022) si deve invece l'autorizzazione di spesa per:
- 160 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027 e 240 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2037 per i programmi di sviluppo industriale, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, e per i programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
- 40 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027 e 60 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2037 per i programmi di sviluppo di attività turistiche.
Infine, la legge di bilancio 2024 (legge n. 213-2023) ha autorizzato la spesa di 190 milioni di euro per l'anno 2024, di 310 milioni di euro per l'anno 2025 e di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030.
A valere sugli stanziamenti disponibili con riferimento alle manovre 2020-2023, ad economie accertate e ai proventi delle aste di competenza dell’anno 2021 del Sistema per lo scambio di quote emissione di gas a effetto serra dell’UE (EU ETS), con il decreto del 31 maggio 2024, pubblicato l'8 agosto, il MIMIT ha disposto il riparto di oltre 1,5 miliardi per finanziare nuovi programmi di investimento attraverso i Contratti di sviluppo, che si confermano il principale strumento agevolativo a sostegno dei grandi progetti nell'industria, nel turismo, per la tutela ambientale o per la trasformazione di prodotti agricoli.
In base all'ultimo aggiornamento reso disponibile dal soggetto gestore Invitalia, al 1° febbraio 2024, a fronte di oltre 1.500 domande presentate, risultano infatti finanziati 434 grandi programmi di investimento con agevolazioni per 6 miliardi di euro che hanno attivato investimenti per 17,7 miliardi.
Per approfondire: Regolamento GBER e Temporary framework cambiano i Contratti di sviluppo
Il nuovo riparto di fondi per i Contratti di sviluppo
Nello specifico, in base al decreto del 31 maggio 2024, i fondi disponibili saranno destinati in misura prevalente ai Contratti di sviluppo industriale, compresi quelli concernenti il settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Si tratta in tutto di 942.138.000 euro, di cui oltre 542.138.000 euro a copertura dei Contratti di sviluppo e 400.000.000 euro per Accordi di sviluppo e Accordi di programma.
La seconda dotazione più elevata, pari a un totale di 311.387.320 euro, va a sostenere i programmi di sviluppo per la tutela ambientale, nello specifico con circa 225 milioni di euro per gli Accordi di sviluppo e gli Accordi di programma e 86.387.320 euro per i Contratti di sviluppo.
Altri 240 milioni di euro sono destinati invece ai programmi di sviluppo di attività turistiche, di cui 122.810.000 euro per Accordi di sviluppo e Accordi di programma e circa 117.190.000 euro per Contratti di sviluppo.
Infine, un tesoretto di 40 milioni di euro va agli interventi nel capitale di rischio.
Le risorse potranno essere utilizzate anche per finanziare istanze già presentate e ritenute idonee all’assegnazione dei contributi, ma prive dalla copertura finanziaria.
Consulta il decreto del 31 maggio 2024
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