Space economy: quali sono gli investimenti per Europa e Italia nel 2023?
Il 2023 sarà un anno particolarmente importante per il settore aerospaziale. Dai fondi per l’Osservazione della Terra alle missioni scientifiche esplorative, ecco quante sono le risorse per lo Spazio e in che modo queste verranno investite a livello nazionale ed europeo.
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New Space economy, dall’Europa 7,8 miliardi per lo Spazio
L’Europa scommette sullo Spazio ed è pronta ad affrontare il 2023 con un budget di 7,8 miliardi di euro da destinare a un’ampia varietà di missioni, programmi e attività scientifiche.
Lo ha spiegato il direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), Joseph Aschbacher, durante la conferenza stampa dello scorso 23 gennaio in cui ha presentato i programmi dell’anno appena iniziato e in che modo verranno ripartiti i fondi a disposizione.
Guardando ai numeri, la fetta più ampia del budget ESA per il 2023 è destinata all’osservazione della Terra, che potrà contare su oltre 1,7 miliardi, pari al 25% del totale. Seguono i programmi di navigazione satellitare, con oltre 1,1 miliardi, e le missioni degli astronauti, che hanno a disposizione 886 milioni.
Parallelamente, hanno una certa rilevanza anche le attività commerciali, con 1,3 miliardi e una rete che comprende già 19 investitori, con altri 13 che si preparano a farne parte.
Ammontano, infine, a 706 milioni i fondi riservati ai lanciatori Vega e Ariane, mentre lo stanziamento dell’anno in corso per i futuri lanciatori è di 186 milioni.
Oltre alle missioni scientifiche come Juice, che andrà a cercare tracce di vita nelle lune ghiacciate di Giove, ed Euclid, che cercherà indizi sul lato oscuro dell’universo, l’ESA pone l’accento anche sul futuro della New Space Economy. Su questo tema, infatti, Aschbacher auspica un’organizzazione più dinamica e più orientata verso la "commercializzazione" dei servizi creati dalle attività spaziali a vantaggio dei cittadini sulla Terra e per un’Europa più verde e più digitale.
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Budget record dell’Italia per lo Spazio: 2,3 miliardi nel 2023
Guardando all’ambito nazionale, il 2023 per l’Italia rappresenta la fase di avvio dei programmi consolidati nell’arco del precedente anno, grazie alle ingenti risorse senza precedenti a disposizione del nostro Paese.
Nel corso della conferenza stampa, tenutasi lo scorso 12 gennaio, il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (ASI), Giorgio Saccoccia, ha definito il 2023 come "un anno molto importante, considerando la necessità di dover contrattualizzare una cifra importante di attività".
"Quando parliamo di attività spaziali facciamo sempre riferimento ai tre grandi pilastri: risorse nazionali, cooperazione bi o multilaterale e attività in ambito Agenzia Spaziale Europea", ha spiegato Saccoccia.
Nel 2023, "ad oggi, il budget ASI, che comprende tutti i tre pilastri e, quindi, anche con la parte ESA - che tiene conto delle risorse delle ministeriali precedenti e di parte della ministeriale 2022 ed è intorno agli 800 milioni - tocca i 2,3 miliardi, è un record storico". Inoltre, ha sottolineato il presidente ASI "per la prima volta da parecchi anni il budget nazionale supera di parecchio il budget ESA che pure è salito molto".
Se si pensa alle attività di prossimo avvio, il nostro Paese si è posizionato come capofila in alcuni ambiti come "l’avvio del progetto del Lander lunare dove insieme alla Germania l’Italia è leader. Un programma molto importante che permetterà all’Europa in maniera autonoma la capacità di allunaggio". Un’altra iniziativa che conferma la rilevanza dell’Italia a livello internazionale è il programma Moonlight, una "missione in cui cercheremo di esportare fuori dall’orbita terrestre la possibilità di esplorare e fare comunicazione".
"Il 2023 sarà un anno importante anche per l’utilizzo dello spazio come strumento di diplomazia internazionale", non solo per coordinare l’ASI con altre Agenzie come la NASA o l’Agenzia spaziale giapponese, ma "è una missione per noi importante e che condividiamo e condivideremo con il Governo affinché lo spazio possa svolgere al meglio il ruolo di apertura di dialogo a livello internazionale".
Con l’avvento della New Space Economy, infatti, si fa avanti la "necessità di avere una nuova legge spaziale per l’Italia" come già avviene in altri Paesi come Olanda e Belgio. "Mi piacerebbe nel 2023 accelerare questo processo con il Governo e il Comitato Interministeriale per le politiche relative allo Spazio e alla ricerca aerospaziale (COMINT) per capire se c’è la volontà di procedere", ha affermato Saccoccia.